Tutta la verità sul CrossFit: uno sport sicuro o a rischio?

Pubblicato: Mercoledì, 18 Aprile 2018 - redazione benessere

crossfitROMA (benessere) - Il CrossFit secondo alcuni è una semplice moda, per altri è non solo uno sport ma un vero e proprio stile di vita.

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L'innovativo programma di allenamento basato su brevi ed intensi circuiti che uniscono classici esercizi a corpo libero a movimenti pliometrici, gesti derivati dal sollevamento pesi olimpionico e abilità base della ginnastica conta oggi centinaia di migliaia di appassionati in tutto il mondo ed oltre 600 "box" (così vengono dette le palestre di CrossFit) solo sul territorio italiano.

Le polemiche attorno al CrossFit

Tenacia, forza di volontà e tanta voglia di imparare mettendosi in gioco: sulla carta, sono questi gli unici requisiti richiesti per iscriversi in un box CrossFit ed iniziare a rimodellare il fisico cimentandosi in WOD (gli allenamenti del giorno) sempre diversi.

Eppure, sin dal suo esordio, il CrossFit è stato osteggiato da molti professionisti del settore, pronti non solo a demolire l'efficacia degli esercizi e degli allenamenti eseguiti dai crossfitter, ma anche a evidenziarne limiti e criticità. In particolare, ancora oggi molti continuano a chiedersi se il CrossFit vada considerato come una salutare sfida o come un pericoloso eccesso. Cerchiamo quindi di rispondere a questo annoso quesito.

Gli studi statunitensi sugli infortuni tra i crossfitter

1 atleta su 5 subisce le conseguenze di un infortunio nel corso della sua carriera da crossfitter.

Il dato emerge dallo studio "Injury Rate and Patterns Among CrossFit Athletes" del 2014, nel corso del quale è stata esaminata l'esperienza di un campione di cittadini americani iscritti presso diversi box CrossFit. Di primo acchito, i numeri potrebbero sembrare allarmanti, ma per ridimensionarne la portata basta considerare che tale frequenza di infortuni è la stessa osservata nel running, uno sport che in pochi si sognerebbero di tacciare come pericoloso.

In più, va sottolineato che lo studio ha tenuto ampiamente conto di incidenti di ridotta entità, come contusioni, infiammazioni tendinee e muscolari e piccole lesioni.

Andando a ritroso nel tempo, d'altra parte, già un altro studio del 2013 ("The nature and prevalance of injury during CrossFit Training") aveva stimato una media di 3,1 infortuni ogni mille ore di allenamento in questa disciplina, un'incidenza molto minore di quella riscontrata in sport celebri come il rugby o il football americano.

I perché dei dubbi sulla salubrità del CrossFit

Se i dati sembrerebbero sconfessare l'immagine del CrossFit come attività sportiva ad alto rischio infortuni e adatta solo ai più temerari, va detto che molti crossfitter continuano a scontrarsi con la diffusa opinione che dedicarsi a sfiancanti allenamenti a base di corsa, salti, piegamenti, trazioni e complessi esercizi con il bilanciere rappresenti più una forma di masochismo che non di fitness.

Senza dubbio, la partecipazione alla classi di CrossFit rappresenta una sfida notevole, specie per gli atleti meno preparati, ma, a differenza di quanto ritenuto da alcuni, anche in questo sport è previsto un approccio graduale agli allenamenti.

In primis, la maggior parte dei box CrossFit propongono delle lezioni speciali, denominate "On-ramp", interamente dedicate all'apprendimento e al perfezionamento delle abilità di base necessarie per affrontare i WOD i modo sicuro e proficuo. In più, anche se il Workout Of the Day proposto dal coach risulta il medesimo per tutti, è pur sempre vero che ogni esercizio può essere scalato variando il numero di ripetizioni, il peso utilizzato, l'altezza degli ostacoli e persino la complessità del movimento, così da rendere l'allenamento sì sfidante, ma anche alla portata di tutti.

Di base, poi, ogni lezione prevede una fase dedicata al perfezionamento della tecnica negli esercizi più complessi previsti dall'allenamento del giorno: non va dimenticato, infatti, che il CrossFit non si pone come obiettivo solo quello di donare un fisico più atletico e forte, ma anche di quello di rendere più funzionali tutti i movimenti compiuti sia durante l'attività fisica che nella vita di tutti i giorni.

Come allenarsi in modo sicuro: il ruolo del box...

L'ambiente all'interno del quale si sceglie di allenarsi è il vero elemento capace di fare la differenza tra WOD efficaci e sicuri ed allenamenti potenzialmente pericolosi.

I box CrossFit sono in genere allestiti all'interno di ambienti spaziosi, possibilmente privi di ingombri strutturali come colonne e soffitti bassi e arricchiti con una ricca serie di attrezzature, che spaziano da "classici" manubri esagonali (dalla caratteristica forma che ne migliora la stabilità), a kettlebell, bilancieri olimpionici, speed rope, box pliometrici e wall ball, solo per citarne alcune.

Immancabile all'interno dei box è la struttura formata da pali e traverse in ferro, spesso conosciuta come "gabbia" dai crossfitter, che permette l'esecuzione di esercizi chiave di questa disciplina, come pull-up e muscle-up, da parte di più atleti in contemporanea. Per ovvi motivi, è fondamentale che questa struttura sia ancorata in modo saldo al suolo e che, periodicamente, sia sottoposta a verifiche della sua tenuta.

Persino la pavimentazione deve rispondere a specifici requisiti tecnici all'interno dei box CrossFit: i pavimenti antitrauma sono realizzati in speciali materiali plastici che assorbono gli urti, proteggendo sia gli atleti che le attrezzature durante esercizi particolarmente complessi, come squat overhead, snatch, clean & jerk e simili. Questi speciali pavimenti per la palestra in gomma offrono anche una stabilità particolarmente accentuata, grazie alla loro specifica texture, contribuendo ad aumentare il grip della scarpa al suolo, un fattore determinante nell'esecuzione di molti dei movimenti base che il CrossFit prende in prestito dal weightlifting.

...E quello del coach

La sicurezza degli allenamenti proposti durante la classi di CrossFit, infine, è determinata in larga misura dalle qualifiche e dalle abilità degli istruttori che operano all'interno del box.

Sta al coach, infatti, guidare gli allievi nell'apprendimento della corretta esecuzione degli esercizi, come pure nella scelta di carichi adeguati alle capacità di ciascuno.

Come sottolineato negli studi sopra citati, il tasso di infortuni tra i crossfitter si riduce in modo sostanziale quando gli allenamenti avvengono in presenza di un trainer qualificato, a dimostrazione che la maggior parte degli incidenti nel CrossFit sono legati all'inesperienza e alla scarsa consapevolezza degli atleti più che ad una pericolosità insita in questa disciplina.

Il consiglio finale? Per verificare che il box presso il quale hai scelto di iscriverti rispetti i requisiti imposti dal marchio CrossFit, basta visitare la sezione del portale ufficiale dedicata alle palestre affiliate nel mondo.


Commenti  

# Tor Carbone CrossFit 2018-09-26 13:17
Un articolo molto puntuale e interessante sul mondo del CrossFit, un ambiente sportivo cresciuto tanto in pochi anni e di cui Roma e l'Italia sono divenuti grandi protagonisti considerando il numero eccezionale di box. Concordiamo sul fatto che rispetto ad altre discipline e forme di fitness il CrossFit sia innegabilmente più complesso, pensare che tutti, indipendentemente dalla condizione fisica e dallo stato di salute generale, possano far tutto sin dall'inizio è chiaramente un errore. Tuttavia, l'aiuto di coach motivati e professionali, la presenza di un ambiente positivo e accogliente e la giusta dose di entusiasmo permettono di divertirsi, imparare nuovi movimenti e migliorarsi davvero a persone di tutte le età e background sportivo. Non si tratta della solita frase fatta, è una realtà che viviamo tutti i giorni all'interno del nostro box e la vera molla che ci spinge ad investire tanto in questo lavoro. È semplice sport, ma il CrossFit può cambiare in meglio la nostra vita.
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