Gioco d’azzardo, la situazione nel Lazio e la scossa dall’Inghilterra

Pubblicato: Mercoledì, 04 Aprile 2018 - redazione attualità

gioco azzardoROMA (attualità) - Il centro del gioco d’azzardo italiano rimane Roma, per quanto i più grandi casinò terrestri siano situati nell’Italia settentrionale

ilmamilio.it

La capitale rimane il fulcro del dibattito relativo alla regolamentazione del settore, che sta infiammando l’opinione pubblica negli ultimi anni. Per quanto il futuro preveda uno spostamento verso l’online, il comparto live rimane ancora il più apprezzato dai giocatori.

Secondo i dati più recenti, Roma è la città italiana che conta il maggior numero di slot machine e videolottery, arrivando a contare 21.000 apparecchi sui circa 400.000 sparsi su tutto il territorio nazionale. A conti fatti, più del 5% del totale è racchiuso nelle mura dell’Urbe. Che infatti rimane in vetta nelle classifiche della spesa pro capite in slot machine, mentre nelle scommesse sportive viene scavalcata da Napoli. Non bisogna pensare comunque che il dominio della città sia un caso isolato nella regione. Il Lazio è al secondo posto nella graduatoria nazionale, con un volume di gioco di circa 7 miliardi di euro all’anno. La metà della Lombardia prima, ma comunque circa l’8% della raccolta italiana. Il comune sta pensando di introdurre nuove regolamentazioni, come il distanziometro e sgravi fiscali per gli esercenti “slot free”. Ma il tempo per applicare concretamente questi provvedimenti potrebbe essere nemico, permettendo all’online di guadagnare terreno.

Le aziende di gambling hanno messo a punto strategie estremamente efficaci per attirare il maggior numero di giocatori su internet. La più comune è il bonus di benvenuto senza deposito, che permette agli utenti di ottenere denaro da investire sulle puntate prima ancora di effettuare un versamento. Piuttosto diffusa anche l’usanza di garantire una percentuale del deposito iniziale, spesso anche il 100%. Soltanto in rare occasioni queste due modalità di bonus di benvenuto vengono combinate, permettendo all’utente di avere un tesoretto da spendere nelle scommesse. Un sistema efficace, che si è rilevato una vera e propria calamita di internauti speranzosi di ottenere divertimento e vincite con basso sforzo. Non a caso le pubblicità televisive insistono molto su quest’aspetto, convinte di risultare più appetibili alla potenziale clientela. Fino a risultare illegali, almeno in parte.

L’allarme è stato lanciato in Inghilterra, dove la Competition and Markets Authority ha aperto un’inchiesta sulle promozioni considerate scorrette e contenenti clausole ingannevoli. La strategia incriminata riguarda proprio l’utilizzo del bonus di benvenuto per attirare nuovi utenti. Secondo quanto affermato dalla CMA, il denaro dovrebbe essere prelevabile fin dal momento in cui viene versato nel conto, e non dopo essere stato scommesso dal giocatore. Cosa che non succede, perché i siti di gambling si tutelano proprio con questa clausola per evitare l’iscrizione di nuovi player, che poi fuggono senza puntare appena ricevuti i soldi. La pubblicità è considerata fuorviante e poco chiara nei termini, studiata per ingannare e confondere gli spettatori sulla terminologia. Una battaglia che potrebbe risultare utile anche in Italia, dove le tante discussioni sulla pubblicità legata all’azzardo non hanno ancora portato un risultato concreto. In assenza di una legislazione che ne limiti la diffusione, una maggiore attenzione sulla terminologia potrebbe essere un inizio.


Commenti  

# occhioNONvede 2018-04-04 12:12
tassa NON cala e gli webeti aumentano!
Il gioco è una TASSA, solo per gli stolti !
Come sappiamo le tasse che i gestori avrebbero dovuto pagare...... 90 MLD, abbonate!
Come sono ridicole&ipocrite le battaglie dei pdRelle "italioti": "il distanziometro" dopo aver approvato "+ €uri" per quei comuni che avrebbero "consentito" + aperture di sale gioco!
A gtf stanno già facendo i conti!
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