Marino, botta e risposta fra Di Giulio, Iozzi e Tammaro sull’ecocentro
Pubblicato: Martedì, 03 Aprile 2018 - redazione politicaMARINO (attualità) - Il tema continua a scaldare la politica cittadina
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Si torna a parlare di ecocentro. Il gruppo consiliare di centro sinistra, tramite i suoi componenti Eleonora Di Giulio ed Enrico Iozzi, ha presentato un’interrogazione sulla struttura che dovrebbe sorgere fra via Divino Amore e via Falcognana. Nel documento si legge: “Il Comune di Marino ha inteso indire una consultazione per la scelta dell’area ove ubicare un ecocentro […] Detta consultazione si è svolta il 13 gennaio u.s. e la maggioranza degli elettori ha scelta l’area denominata C […] Di questa area si hanno informazioni frammentarie, se non quelle presenti nel seggio elettorale, ossia: “Area di circa 10.000 mq – Classificata dal vigente PRG come sottozona D2 – via Falcognana lato destro Gotto d’Oro. L’area è delimitata dalla via Falcognana a nord, dall’allestimento detto Gotto d’Oro ad est e dal confine comunale ad ovest”.
Il Centro Sinistra ha infine richiesto: "I dati catastali dell’area, la proprietà e se detta area sia o meno edificabile; in caso di proprietà, in tutto in parte privata, se sono iniziate interlocuzioni con la proprietà; quali sono i tempi e l’iter procedurale per la realizzazione dell’ecocentro e la sua stimabile messa in funzione; come varia il cronoprogramma per l’avvio della raccolta cosiddetta porta a porta”. Non è mancata la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Adolfo Tammaro: “La zona è censita al foglio 38 particelle interessate 92-80-81, nella variante generale al PRG (2006) risulta classificata come zona D2 con PRINT approvato con D.G.R. Lazio n. 632 del 28.11.2011, in variante al P.R.G. l’area è stata trasformata in residenziale; con delibera di G.C. n. 9 del 22.02.2018 sono stati sospesi gli effetti del Protocollo d’Intesa e conseguentemente avviata la procedura di sospensione dell’efficacia dei PRINT […] Le interlocuzioni con i soggetti proprietari avranno inizio solo dopo la dichiarazione di pubblica utilità dell’area, che è condizionata –a sua volta – dal deposito del progetto preliminare".
"Ne consegue che i tempi di realizzazione dell’ecocentro sono correlati alla procedura di espropriazione che potrà avviarsi solo dopo la dichiarazione di cui sopra e nel caso in cui non sia possibile maturare una soluzione bonaria con i proprietari. Rispetto al cronoprogramma del porta a porta, nulla varia in quanto lo stesso è frutto di una elaborazione che tiene presente l’esistenza dell’ecocentro di via Ferentum".
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