Cecchina | L'intera comunità di via Ariccia e Colle Nasone attende i funerali dei coniugi Pomilia

Pubblicato: Mercoledì, 03 Aprile 2024 - redazione attualità

CECCHINA (Albano) - La villetta dell'omicidio-suicidio resta sotto sequestro

ilmamilio.it

E' stata posta sotto sequestro la villetta dei coniugi Antonio Pomilia e Margherita Cannone, deceduti lo scorso venerdì pomeriggio alla vigilia di Pasqua, in via Ariccia, con due colpi di pistola.

Un ennesimo caso di omicidio-suicidio.

A premere il grilletto ed esplodere gli spari dalla sua pistola detenuta legalmente, era stato proprio l'83enne ex pilota di aerei civili e commerciante, di origine siciliana, nato e vissuto in Africa. Prima ha sparato in preda alla disperazione, ma con fredda determinazione alla testa della moglie, ex insegnante e funzionaria statale, poi puntandola verso la propria testa, ha esploso il secondo colpo mortale. Non prima di aver avvisato una cugina della moglie a Roma del gesto estremo che aveva fatto verso di la consorte e che stava per portare a termine anche nei suoi confronti.

La Procura della Repubblica di Velletri, diretta dal procuratore capo Giancarlo Amato, ha disposto il sequestro penale e preventivo della villetta tra via Montagnano e via Colle Nasone, non lontano da via Ardeatina e via Nettunense nella popolosa frazione di Cecchina nel comune di Albano Laziale.  Mentre l'autopsia si terrà sempre da quanto disposto dalla Procura Lunedì prossimo 8 Aprile presso l'istituto di medicina legale di Roma Tor Vergata. Solo dopo gli accertamenti disposti dal magistrato che segue la vicenda, dopo le indagini e i rilievi dei Carabinieri di Cecchina e della Compagnia di Castel Gandolfo, che hanno operato fino a sera tardi sul posto, si potrà tenere il doppio funerale della coppia, che era sposata da oltre 50 anni, ancora non si sa la data e il luogo.

Intanto davanti la loro abitazione rurale di via Ariccia, nella zona periferica di Cecchina, a cavallo tra la via Nettunense e la via Ardeatina, oltre il nastro bianco rosso e il cartello del sequestro, alcuni vicini di casa hanno lasciato dei mazzi di fiori colorati e delle piantine, come piacevano alla signora Margherita, originaria di Vicenza e qualche breve dedica. In ricordo di quella coppia, riservata, gentile, che mai aveva fatto parlare di se, se non quel tragico pomeriggio di sabato scorso, quando dopo aver scritto una lettera di addìo e pianificato tutto (probabilmente di comune accordo) i due colpi di pistola hanno messo fine alle loro sofferenze. La disperazione e l'angoscia era arrivata da alcuni mesi, erano entrambi malati di tumore e molto sofferenti, il signor Antonio aveva 83 anni, la signora Margherita 78, non avevano figli, ne nipoti, solo una amata cugina di lei, che appena saputo del tragico gesto, si è precipitata sul posto dopo aver avvisato un vicino di casa dei suoi cugini. E' stato proprio il vicino di casa il primo a trovare i corpi in terra in salone, all'ingresso della casa, in una scena come lui stesso ha dichiarato il pomeriggio del ritrovamento : "che non dimenticherà mai nella sua vita ".

In pochi minuti sono arrivati i carabinieri della vicina stazione di Cecchina, con il comandante luogotenente Francesco Santillo,  avvisati dal signor Marco L. il 55enne vicino di casa, che era entrato nella villetta e scoperto i due cadaveri dei suoi vicini. Sul posto sono intervenuti nel pomeriggio anche i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, diretti dal maggiore Davide Acquaviva e la squadra rilievi scientifici del Gruppo CC Frascati, che hanno accertato i fatti svolto i rilievi tecnici scientifici, rapportato il tutto alla procura di Velletri e chiamato il medico legale per gli accertamenti del caso. Si è esclusa qualsiasi altra tesi, se non quella dell'ormai purtroppo noto caso di " Omicidio-Suicidio" confermata dalla lettera scritta e firmata dall'Uomo. 

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