Il calcio a Frascati è una cosa seria. Il Comune non se ne può lavare le mani

Pubblicato: Martedì, 02 Aprile 2024 - di Marco Caroni

FRASCATI (attualità) - Se Palazzo Marconi spinge per la fusione delle due società oggi in campo va contro la storia e la tradizione pallonara cittadina. Gli spazi ci sono per tutti e vanno gestiti

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I frascatani lo sanno bene, e lo sanno anche gli uomini di calcio, che in città in un passato neanche troppo remoto si erano contate sino a 5 società di pallone contemporaneamente in attività.

Chi conosce la storia del calcio frascatano, e chi ne scrive qualcosa ne sa e ne ha vissuto, ricorda perfettamente quando alle storiche Lvpa Frascati (erede dell'As Frascati Calcio) e GIOC (Gioventù italiana operaia cattolica, fondata da Andrea Troiani nel dopoguerra) si aggiungevano il Cocciano, il Vermicino ed in alcune periodi anche il Capocroce.

Poi iniziarono le fusioni e le sparizioni: Gioc e Capocroce insieme, poi col Cocciano del mitico Costantino Rosignoli, poi anche con la Lupa. E, sostanzialmente, iniziarono i problemi.

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Oggi, dopo aver rischiato di sparire la scorsa estate per la maxi aggregazione mandata in scena da persone estranee all'ambiente calcistico cittadino, il calcio di Frascati è sostanzialmente diviso in due, come sempre accaduto: il Football Club Frascati (erede di una iniziativa sorta anni fa dall'ennesimo distacco dalla Lupa) e l'Accademia Calcio Frascati, società fondata meno di un anno fa.

Il Football nelle passate settimane è formalmente passato di mano, l'Accademia per il momento gravita sostanzialmente sui campi dei Colli Tuscolani, a Vermicino.

Da qualche parte abbiamo letto con orrore le bizzarre parole del delegato allo Sport di Frascati, consigliere comunale Tomei in merito all'auspicio di vedere fondersi le due società.

Ebbene, caro Tomei, una cosa possiamo senz'altro dirla: se nella sua lunga storia il calcio frascatano non avesse visto contemporaneamente muoversi sulla scena cittadina almeno due società, non solo non sarebbe sopravvissuto nella continuità invece garantita (certo, pur tra mille traversie e mille cambi di pelle), ma soprattutto il calcio non sarebbe stato quello che invece è nella sua essenza: uno sport accessibile a tutti.

I benestanti e quelli meno fortunati, i più bravi e i meno talentuosi. Con una sola società questo, a Frascati - una città che vanta un passato di tanta serie D ma anche di 2 anni di C2 - , semplicemente non sarebbe possibile.

La storia, anche quella sportiva, non è un fardello, un polveroso e noioso retaggio ma qualcosa da conoscere a fondo per comprendere il presente. Ma poi, caro Tomei, non fu proprio lei tra i fondatori di quello "Sporting Club Frascati" di cui il Football odierno è parente e che nacque in antitesi ad una Lupa considerata non territoriale?

Stupisce enormemente l'appello lanciato dal consigliere comunale tanto più che l'impressione che se ne trae è che l'Amministrazione comunale non abbia capacità nel gestire gli spazi nei due campi ("8 settembre" e "Mamilio-Amadei"). Perché non mandare a bando, un bando serio e non capestro, i due impianti con concessioni pluriennali?

Come mai un tale appello all'unità non era arrivato quando sorse lo Sporting? E come mai il Comune non ha mai seriamente voluto accogliere iniziative imprenditoriali e sportive che, almeno un paio (vogliamo ricordare quella di una dozzina di anni fa di Alberto Cerrai), avrebbero anche fatto il bene del movimento calcistico cittadino nella sua interezza e nella sua pluralità?

Lo sa, Tomei, che appena 10 mesi fa il calcio ha rischiato di scomparire da Frascati proprio perché di fatto accentrato in un unico gruppo proprietario? Eppure lei già siedeva in Consiglio comunale...

E poi: può essere un'Amministrazione comunale a sollecitare la fusione tra due società che, di fatto, fanno riferimento ad iniziative socio-imprenditoriali private che hanno tutto il diritto di svilupparsi, nel loro ambito di riferimento e di fornire un servizio alla città ed agli sportivi?

Ci spiace, caro consigliere Tomei e cara Amministrazione: il Comune sulla gestione degli spazi per il calcio non può lavarsene le mani ed appellarsi a qualcosa che sembra decisamente fuori dalla sua sfera di competenza. Il calcio (lo sport in generale) è una cosa seria, che coinvolge centinaia di bambini e di ragazzi, centinaia di famiglie.

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