Marino, Minucci sul Reddito di Cittadinanza della giunta Colizza: “Tanto clamore ma poca sostanza”

Pubblicato: Mercoledì, 14 Marzo 2018 - Luca Priori

MARINO (politica) - Critiche dalla consigliera di minoranza

ilmamilio.it 

Il consigliere comunale e leader di Laboratorio Rinascita, Sabrina Minucci, è intervenuto sul “reddito di cittadinanza” a 5 Stelle, varato dalla maggioranza del sindaco Colizza.

 “L’introduzione di questo provvedimento – ha esordito la nota stilista - impone l’obbligo di denunciare il contrasto netto tra tale provvedimento e le Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà di cui al Decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 147. In queste ore poi si sono diffuse notizie non vere rispetto a possibili code davanti ai CAF per richiederlo in regioni come Puglia e Basilicata, sebbene diversi CAF abbiano segnalato come in effetti qualche cittadino abbia realmente telefonato per chiedere informazioni.
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A parte il fatto che la proposta del Movimento Cinque Stelle in generale, sembrerebbe aver poco a che fare con il reddito di cittadinanza incondizionato, ma risulta più simile al REI (Reddito di Inclusione, proprio recentemente approvato dall’ultimo Governo), però con dei criteri reddituali più alti ed un ammontare più elevato, si impongono quattro limiti all’introduzione a livello locale del reddito di cittadinanza: 1) la esclusiva spettanza Parlamentare dei diritti legati alla cittadinanza e la facoltà sola del Legislatore nazionale di introdurre limiti e facoltà di intervento sulla materia sia a livello Regionale sia a livello Comunale; 2) l’introduzione di adeguate coperture finanziarie di provvedimenti di così ampia portata finanziaria che qualora fossero diffusi tra i Comuni e gli Enti locali in genere porterebbero l’impossibilità di rispetto dei vincoli di finanza pubblica; 3) l’impossibilità di un coordinamento istruttorio, tra il già operativo REI e il reddito di cittadinanza; 4) l’impossibilità di superare il Piano Nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale unico strumento in grado di governare la disponibilità delle risorse nazionali. Invito tutti ad interrogarsi su uno degli argomenti centrali, per il quale la proposta del reddito di cittadinanza ha raccolto consenso a livello più ampio, ossia l’idea di un modello di società in cui l’universalismo del welfare torni ad essere la risposta alla deriva di privatizzazione dello stesso, dopo anni in cui i governi hanno raccontato che proprio sul welfare si doveva tagliare tutto il possibile “perché non ce lo si poteva permettere”.

Ecco, forse ripartire da una riflessione più approfondita sui limiti dell’ universalismo selettivo invece che perseverare nella loro strenua difesa, potrebbe aiutare le forze sociali ad immaginare un’idea di welfare più consona a rispondere all’estrema insicurezza e mancanza di protezione sociale avvertita dalla maggior parte degli abitanti del nostro Paese”. 

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Commenti  

# giovanna rei 2018-03-14 17:59
Fanno copia e incolla di articoli che si trovano in un attimo su google e poi hanno pure il coraggio di definirle "dichiarazioni"....
Che miseria che si legge e vede in giro...
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# Ciro Assumma 2018-03-22 20:57
Bellissimo questo sofisticare sui difetti del Reddito di Cittadinanza grillino; chiamatelo come volete, ma una cosa è certa: qualche famiglia marinese, che versa in gravissime condizioni economiche, riceverà un aiuto concreto per almeno 6 mesi.
Purtroppo siamo abituati allo spreco di denaro pubblico, a beneficio di pochi noti e amici degli amici, quindi ora possiamo esultare per un eccellente risultato amministrativo. Con buona pace degli pseudo consiglieri di minoranza, che hanno saputo portare questo Comune al disastro e alla vergogna nazionale... Ce ne fossero di provvedimenti che portano tanto clamore e poca sostanza come questi ! Poi, in separata sede, la Minucci ci dirà quali sono le sue miracolose ricette per ridare dignità e speranza ai marinesi.
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