Castelli Romani, Inceneritore di Roma: la nota dell'Associazione "Schierarsi " di Genzano e Pomezia

Pubblicato: Martedì, 13 Febbraio 2024 - redazione attualità
CASTELLI ROMANI (politica) - La nota del movimento
 
ilmamilio.it - nota stampa
 
Si apre un nuovo fronte nel cammino verso la costruzione dell’inceneritore di Santa Palomba firmato dal sindaco Gualtieri. Se da un lato il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato da numerosi comitati e associazioni, così confermando il giudizio del TAR, dall’altro una interrogazione al Parlamento europeo mette in luce come questa opera potrebbe non adempiere al percorso europeo di gestione dei rifiuti tramite riduzione, riutilizzo e riciclo, tanto da meritare , secondo fonti di stampa, una procedura di pre infrazione. L’interrogazione, presentata dalla parlamentare europea Rosa D’amato del gruppo Verdi/alleanza Libera Europa, su sollecitazione di Iolanda Mercuri ed Elena Fattori, dell’associazione culturale“Schierarsi” di Pomezia e Genzano, chiede alla commissione di rendere pubblici gli atti relativi a questa procedura.
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“Secondo l’agenzia DIRE, Il 9 gennaio 2023 la direzione generale Ambiente della Commissione Europea ha scritto alla Struttura di Missione per le procedure di infrazione in capo al ministero degli Affari Europei, chiedendo alle autorità italiane maggiori informazioni sulla coerenza del progetto per un nuovo inceneritore con la gerarchia dei rifiuti, gli obiettivi di riciclaggio e di raccolta differenziata del Piano di gestione dei rifiuti del Lazio  ricordando l’articolo 4 della direttiva sulla gerarchia dei rifiuti che prevede riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti e una riduzione del conferimento in discarica e dell’incenerimento” ricostruiscono Iolanda Mercuri ed Elena Fattori. “ se così fosse vuol dire che ci potremmo trovare a pagare, oltre ai costi ambientali dell’opera , anche una costosa procedura di infrazione , ma soprattutto significherebbe che nel Lazio la gestione dei rifiuti non è coerente con le norme europee in merito, molto evolute in termini di transizione ecologica”. In attesa della risposta della commissione la questione dell’inceneritore di Santa Palomba rimane una questione scottante e controversa.