I.C. San Nilo, la Primaria racconta alla Secondaria il trionfo a «Più libri, più liberi»

Pubblicato: Martedì, 19 Dicembre 2023 - E. Pucci e L. Fasano

GROTTAFERRATA (eventi) Ieri, 18 dicembre, l’incontro presso il plesso Domenico Zampieri. Gli alunni hanno spiegato agli studenti il loro successo al concorso letterario svoltosi all’inizio dell’anno.

Ilmamilio.it – A scuola di giornalismo* (Articolo di Edoardo Pucci e Ludovica Fasano )

Gli alunni della classe quinta ad indirizzo Montessori del plesso “Rosa di Feo” dell’Istituto Comprensivo San Nilo di Grottaferrata alla fine di novembre hanno vinto il concorso di “Più libri, più liberi”. L’iniziativa prevedeva la stesura di un breve racconto di 4000 battute, ispirato al gioco “nomi, cose, animali e città” utilizzando per ogni parola, una lettera scelta dagli alunni. Ieri, 18 dicembre, i bambini della primaria si sono recati nel plesso Domenico Zampieri per raccontare il loro successo agli studenti della 3E della scuola secondaria. Durante questo piacevole incontro, i bimbi della primaria hanno avuto la possibilità di raccontare questa esperienza letteraria in cui sono risultati vincitori.

Nel processo di scrittura del testo, il primo passo è stato la selezione della lettera iniziale della città in cui ambientare la trama, ovvero Matera. I protagonisti sono stati nominati Matteo e Michela , mentre l’animale, un maiale di nome Maffetto , è stato scelto insieme all’oggetto del desiderio, il miele.

 

La storia inizia con la fuga del maiale Maffetto, e i due protagonisti partono alla sua ricerca nella città di Matera durante la sera del 1 novembre, quando si narra che girino malombre, ovvero gli spiriti dei morti. Durante la loro ricerca, ne incontrano una che, in cambio di un cucchiaino di miele, li ricompensa. Per scoprire il resto della storia, spetta ai lettori l'arduo compito di immergersi nel racconto. Come? Ai lettori incuriositi il compito di leggere tutto il racconto e scoprire il resto della storia.

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Durante l’incontro di ieri, è emersa la carica di emozioni ed energia provata dai piccoli scrittori in erba che hanno dichiarato di essersi molto divertiti nella stesura del testo. Tuttavia, hanno incontrato delle difficoltà non facili da superare come la scelta della lettera e il lavoro collettivo.

Nonostante le sfide, sono riusciti a raggiungere l’obiettivo di vincere questo importante concorso, le cui storie sono state stampate ed  inserite in un libro, che inizia con il racconto “La malombra misteriosa” dei bambini della San Nilo a cui si augura di continuare a vincere.

*Nota della redazione:

«A scuola di giornalismo» – Il progetto di educazione all’informazione approvato dal collegio dei docenti e inserito nel PTOF dell’istituto comprensivo diretto dalla DS Antonella Arnaboldi è realizzato in collaborazione con la nostra testata giornalistica.

 

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La Malombra Misteriosa

A Matera esiste una leggenda. La notte del 1° novembre in città girano le Malombre, spiriti dei morti che

passeggiano sui sassi alla ricerca di Miele.

Due gemelli, Matteo e Michela, giocavano a morra senza pensare a quella storia. Insieme a loro il maialino

Maffetto. Nella tranquillità della loro stanza risuonavano solo i numeri cantati dai bambini. Improvvisamente

un grugnito ruppe la monotonia del gioco e Maffetto scappo dalla porta socchiusa. I due fratelli si lanciarono

all’inseguimento. Maffetto correva come un matto, girando tra i vicoli e saltando sui massi. I gemelli lo

rincorrevano mentre lo chiamavano e, a forza di correre, non si resero conto di dove erano arrivati.

L’aria era diventata macabra e il maialino si era accucciato ai piedi di una grande statua. I bambini si

guardarono intorno. Erano arrivati al monastero di S. Maria. Come avevano fatto a percorrere tutta quella

strada in così poco tempo?

‘’ Ma quella è la statua del Monaco Marrone’’ disse Matteo, ‘’ Quello di cui ci ha parlato il maestro Mark!’’

Michela era pensierosa, stava per rispondere al fratello quando con la coda dell’occhio vide qualcosa che si

muoveva dietro la statua. Un malessere si impadronì di lei. SI girò e, lentamente, si avvicinò al maialino.

‘’ È strano che dei bambini girino in questa notte’’, una voce scura e triste si rivolse alla bambina. ‘’ Non

conoscete la leggenda?’’ I bambini risposero tremanti ‘’ Mamma ci aveva raccontato delle Malombre e del

Monaco che compare quando qualcuno cerca di tornare’’. A quelle parole una figura uscì da dietro la statua.

Era un’ombra che a fatica sembrava umana, aveva un lungo velo bianco che gli ricopriva il corpo, partendo

dalla testa e lasciando intravedere il corpo minuto. La voce era malinconica come un albero a cui cadono le

foglie spazzate da un vento grigio che sembrava accompagnarla. I due fratelli spaventati fecero un passo

indietro pronti a scappare quando lo spirto disse loro ‘’ Non andati via piccoli, ho una proposta da farvi. Io

posso esaudire un vostro desiderio ma in cambio voglio assaggiare quello che una volta era la mia delizia, un

cucchiaino di miele’’

In un secondo Michela e Matteo si guardarono e subito capirono, avevano un desiderio comune nel profondo

del cuore. Accettarono senza fiatare e, prendendo il piccolo Maffetto, si incamminarono verso casa. La paura

gli faceva tremare le ossa ma quello che cercarono erano troppo importante. Sapevano che il tempo stringeva,

passata quella notte la Malombra sarebbe andata via e il desiderio con lei. Per sbrigarsi presero un mulo che

li portò a casa. ‘’ Ho paura Michela, e se non ce la facessimo?’’ lo sguardo della sorella era determinato e

rispose senza esitare ‘’ Anche io ho paura ma ce la faremo, siamo in due e insieme possiamo affrontare

qualsiasi cosa ’’. Tornarono rapidamente al monastero e videro che la Malombra era ancora sotto la statua,

ferma ad aspettarli. I bambini gli porsero il miele. Lo spettro sembrò sorridere e ringraziandoli fece apparire

due dolcetti zuccherati. Erano due Sporcamuso, i dolcetti che i bambini amavano. ‘’ Non è questo che

volevamo!’’ dissero arrabbiati. ‘’ Ho esaudito il vostro desiderio, mangiate e vedrete’’. I due bambini

guardarono dubbiosi i dolcetti e diedero un morso. Subito lo zucchero volò via alzando una nuvola bianca

come il velo dello spettro. I due rimasero di sasso, davanti a loro la Malombra si tolse il velo mostrando un

viso sorridente e stupendo. Quello che loro non ricordavano quasi più ma sognavano ogni notte. La loro madre

li guardava piena di orgoglio e serenità. I bambini si lanciarono ad abbracciarla ma lei scomparve, come una

nuvola di zucchero.