Monte Porzio Catone, riceviamo e pubblichiamo da un lettore la riflessione "Nicole e le altre"

Pubblicato: Lunedì, 27 Novembre 2023 - redazione attualità
MONTE PORZIO (attualità) -  Dopo la partecipata Fiaccolata di qualche sera fa, nella cittadina dei Castelli Romani, organizzata da alcune associazioni locali, riceviamo e pubblichiamo da un lettore monteporziano del Mamilio.it  
 
ilmamilio.it 
 
"Nicole, Hina, Saman ,Armita e le altre" . La bellezza non salverà il mondo?
 
Diverse volte dal 7 ottobre, vedendo le orribili scene delle violenze sulle ragazze rapite, mi sono chiesto cosa volessero colpire ed annientare, con la loro violenza iconoclasta, i carnefici di Hamas. La loro furia distruttiva ricordava da vicino il bombardamento, avvenuto nel 1649 ad opera dei lanzichenecchi al soldo di Papa Innocenzo X, della capitale della contea di Castro. La città, opera del genio creativo ed estetico di Antonio da San Gallo detto “il giovane”, era considerata la città rinascimentale “ideale” per bellezza ed organizzazione sociale. Fu colpita non solo  per ragioni economiche – si era rifiutata di pagare alcune tasse - ma anche per motivazioni ideologiche. Si voleva distruggere la bellezza, l’autonomia finanziaria, la libertà dimostrata da questa contea che si era ribellata al potere pontificio. Gli operai ingaggiati per la distruzione delle mura e delle case furono pagati due “paoli”, quando per edificarla si era speso un “paolo”. Allo stesso feroce modo, furono distrutte le icone sacre durante le invasioni della Russia da parte dei tartari e dei mongoli. Più recentemente, i talebani hanno ridotto in polvere le statue di Buddha di Bamiyan a cannonate con le stesse terribili modalità. La bellezza, la libertà, spaventano i custodi morali delle religioni monoteiste. Perché?
 
Perché mi chiedevo, colpire così atrocemente la bellezza femminile, e con essa il concetto stesso di bello?  Ripenso ad Hina, uccisa dai genitori nella civile Italia, per aver rifiutato il matrimonio combinato con un cugino. Saman vittima di un delitto fotocopia.  E poi la sedicenne Armita, percossa a morte nella metropolitana di Teheran, per aver esposto un ricciolo ribelle dei suoi capelli. Distruggere il concetto stesso della  bellezza potrebbe avere, come motivazione recondita, colpire la speranza incarnata dal corpo femminile, della potenzialità di vita in esso racchiuso. Scorrendo le foto degli ostaggi del blitz del 7 ottobre si nota la presenza di molte ragazze di una classica bellezza del nord europa, non certamente mediterranea. Eteree fanciulle vittime di maschi predatori.
 
christmas village 2023 ilmamilio
 
Per questo, ed anche per la facilità di colpire un obiettivo inerme, si è voluto colpire un rave-party pacifico e pacifista che rappresenta la celebrazione liturgica più ovvia e naturale della libertà e della promiscuità sessuale. Israele rappresenta l’unica democrazia moderna e veramente laica in tal senso, benchè sia circondata da dittature teocratiche che mal digeriscono la liberazione sessuale e la democrazia rappresentata dalla giovane nazione. Esso infatti è una vetrina di benessere economico e di libertà civili difficili da trovare anche in molti stati occidentali. Da qui la necessità di distruggere e nascondere, di punire questo modo alternativo di società, in cui lo sviluppo della personalità e delle proprie capacità cresce e si manifesta attraverso la libera espressione delle proprie pulsioni ed idealità. Nel contesto sessuofobico delle dittature religiose, questa società, libera ed alternativa, rappresenta non solo un pericolo di contaminazione di istanze di libertà e di autodeterminazione, ma anche un potente vaccino contro l’intolleranza e la repressione sessuale.
 
Nicole, influencer e tatuatrice  è  ciò che i sadici boia di hamas odiano più di tutto. Una giovane donna, bella e conscia della propria femminilità, libera e disinibita, senza padroni o idoli, senza tabù religiosi o vincoli moralistici. Essa racconta l’immagine iconografica della libertà stessa. Troppo insopportabile per le menti ottenebrate dei fondamentalisti che giudicano infedeli, in nome del loro dio, chiunque non si adegui alle loro strambe teorie e non si metta uno straccio in testa. Nicole combatteva inconsapevolmente il dolore, il buio, il vuoto abissale e la mancanza di significato del potere. La sua bellezza, la sua ingenua allegria che l’hanno portata a ballare nel deserto per una intera notte di sballo, erano i migliori antidoti al dolore di vivere, all’assurdo e ignobile bisogno di inventare una religione moralistica e repressiva, per dominare i corpi e le coscienze. Sperava, senza esserne cosciente, che una risata avrebbe potuto seppellire il male.
 
Un altro elemento che mi sembra di cogliere è che questo furore violento e misogino, possa  trarre origine almeno in parte,  da una diffusa e parzialmente rimossa omosessualità che permea tutte le società repressive dove il potere è saldamente nelle mani di uomini. Il disprezzo verso la femminilità ed il suo potere generante vorrebbe colpire una potenzialità inarrivabile,  quindi da distruggere, almeno nelle sue forme sociali ed esteriori. Basta guardare nei reportage giornalistici come nelle manifestazioni pubbliche di vario genere (celebrazioni, ricorrenze, manifestazioni, matrimoni) la presenza delle donne è sempre relegata a compiti comprimari ed accessori. Le donne considerate impure, peccaminose, portatrici del “male” in senso più ampio e generico del termine.  Funzioni complementari e di contorno alI’unico vero protagonista della società: il maschio, padre e padrone. Infatti banchetti, preghiere, cerimonie vedono protagonisti quasi esclusivamente persone di sesso maschile. Le donne, se presenti, servono a tavola mute e silenziose, completamente annullate anche nel fisico, dai pesanti tendaggi neri e quasi scusandosi, nel loro silenzioso modo, di esistere. Semplicemente il femminile è espulso dalla società se non per una mera funzione riproduttiva al pari di animali d’allevamento.
 
Judo Frascati 3 ilmamilio
 
Lo scempio fatto del corpo di Nicole e delle altre ragazze, rappresenta oggi un tristissimo e macabro punto di non ritorno. L’annullamento di quella “bellezza” deve essere di monito a tutte quelle femmine che alzano la testa e vorrebbero togliersi il “velo” del potere maschile sulle loro vite. Ridurre i loro corpi a disarticolate bambole di pezza, serve a disumanizzare, a rendere oggetto e scarto da rifiutare la loro stessa essenza umana.
 
ortopedia castelliromani 6 ilmamilio
 
Costruire la bellezza e difenderla in ogni angolo della vita e della società attraverso la creazione di spazi culturali, scuole di pensiero laico e razionalista,  luoghi  artistici e sviluppando un inconscio collettivo è l’unico antidoto all’invasione del male ed al dolore di vivere.  Un vasto e mondiale piano di salute mentale, attraverso la psicanalisi e la filosofia, potrebbe tentare di arginare lo sgretolamento dell’umano. Inoltre, l’insegnamento al rispetto della femminilità passa attraverso la conoscenza e lo studio nelle scuole e nelle università delle materie di educazione sessuale e sentimentale  dei giovani. Solo una profonda conoscenza delle dinamiche interpersonali maschile/femminile e la loro totale accoglienza, potrebbe rappresentare una potenziale via d’uscita a questa malata gestione del potere.
 
Firmata Marco G. "