Anzio | Sequestrato oltre 500 kg di pesce al porto non tracciato e non conservato nel giusto modo
Pubblicato: Venerdì, 10 Novembre 2023 - redazione cronaca-
Anzio (cronaca) - L’operazione si è svolta congiuntamente al personale del Commissariato di Polizia Anzio- Nettunoilmamilio.itOltre 500 kg di pesce non a norma, privo di qualsivoglia documento di tracciabilità e proposto alla vendita, non conservato nel giusto modo è stato sequestrato nella tarda serata di ieri dalla Guardia Costiera di Anzio, diretta dal tenente di vascello Nunzia Pezzella.L’operazione si è svolta congiuntamente al personale del Commissariato di Polizia Anzio- Nettuno, il quale ha coadiuvato l’operazione garantendone i necessari aspetti di ordine e sicurezza. L’accertamento si è svolto lungo la banchina del porto di Anzio, luogo in cui regolarmente si svolge la vendita di pesce al dettaglio, così come previsto dalla normativa vigente.
Il pesce sequestrato, però, era privo di ogni forma di documentazione che ne attestasse la provenienza, commercializzato da venditori ambulanti abusivi, molti dei quali - di origine nordafricana - irregolari sul territorio nazionale. Il prodotto non tracciato e di ignota provenienza era proposto agli avventori, in cerca di prodotto ittico fresco ed a buon mercato, da parte di venditori abusivi che lo avrebbero immesso illegalmente sul mercato della “Mazzama” che tradizionalmente viene svolto dai pescatori lungo la banchina, in conformità a quanto previsto dalle norme.
L’attività s’inserisce nell’ambito dei controlli svolti sulla filiera della pesca, finalizzati alla tutela del consumatore finale, della risorsa ittica e dei lavoratori onesti del settore che svolgono quotidianamente l’attività, in regola con la normativa vigente. Di recente la Capitaneria di Porto anziate aveva portato a termine anche una vasta operazione di sequestri di reti e tubi di pesca illegali, non censiti. Centinaia di attrezzi per la cattura dei polpi e altri pesci pregiati del mare di Anzio, con un ingente schieramento di mezzi navali, tra cui la nave "posizionatore" proveniente da Livorno e la presenza dei sub della Marina Militare di Genova e di Napoli.