A Marino non c’è il seggio per le elezioni del CAL, consiglieri comunali spediti a Roma per votare. L’ira di FdI
Pubblicato: Giovedì, 09 Novembre 2023 - Redazione politica
MARINO (politica) - Sono elezioni tra amministratori locali per la composizione del Consiglio delle Autonomie Locali in seno alla Regione Lazio
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“Parliamo delle elezioni previste per oggi, 9 novembre, per il rinnovo del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), un organo regionale molto importante perché rappresenta gli enti locali (cioè gli amministratori comunali) e deve essere consultato per tutti i processi decisionali della Regione che incidono sui territori. Sono elezioni tra amministratori locali e non riguardano i cittadini ma non per questo sono meno importanti. I seggi per le votazioni si potevano allestire in tutti i comuni della Regione interessati. Quindi anche a Marino, così come hanno fatto moltissimi comuni limitrofi dei castelli romani. Avere un seggio vicino facilita agli amministratori locali (consiglieri comunali e sindaci) la partecipazione al voto, rendendo questa consultazione una vera prova di democrazia. La maggioranza del sindaco Cecchi, per chiara volontà politica, invece, ha deciso di non allestire alcun seggio in città e pertanto i consiglieri di Marino, per poter votare alle elezioni del CAL, si sono dovuti recare alla sede del Consiglio Regionale in via della Pisana (Roma). Un dispendio di tempo ed energie che non tutti, per via anche delle proprie occupazioni, potevano permettersi” scrivono in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia Simone Del Mastro e il consigliere comunale Fabrizio De Santis.
“Paura forse dei processi democratici e della partecipazione che queste votazioni avrebbero potuto far emergere?!Dopo le note solite promesse elettorali fatte ai partiti che lo rappresentano in consiglio, il Sindaco Cecchi ha deciso forse di nascondersi dietro un voto che in questo caso non era in grado di palesare, non avendo il controllo assoluto dell’intera sua maggioranza?!” concludono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
