Montecompatri Sporting Center, nota della Sport Business Academy

Pubblicato: Martedì, 31 Ottobre 2023 - redazione attualità
 
 
 
MONTE COMPATRI (attualità) - La comunicazione della società
 
ilmamilio.it - nota stampa
 
Partiamo dall’inizio, dal 2014, anno in cui la Sport Business Academy partecipa ad una procedura pubblica denominata Project financing per la progettazione esecutiva delle opere di riqualificazione, completamento e gestione del centro sportivo di Monte Compatri. Riportiamo di seguito la spiegazione di questo tipo di finanza dato che la giunta Ferri sembra non conoscerla o la ignora:
 
“E' un'operazione di tecnica di finanziamento a lungo termine di un progetto in cui il ristoro del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione o esercizio dell'opera stessa. I progetti riguardano opere pubbliche o di pubblica utilità.”
 
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Ed infatti la gara prevedeva la realizzazione di un centro sportivo in un'area ben identificata composto da un campo di calcio a 11, un campo di calcio a 8, un punto ristoro ed una piscina semi-olimpionica, con annessi servizi (spogliatoi segreteria locali tecnici, etc…) per un importo pari a 1.400.000,00€.
 
La S.B.A. , come giustamente sottolinea l’attuale amministrazione, fu l’unica a partecipare, apportando anche una proposta migliorativa ( la realizzazione anche di un ulteriore campo di calcio a 5) approvata dall’allora giunta. Purtroppo dopo l’esito positivo della procedura e l‘ottenimento del parere positivo del CONI per la realizzazione dell’intera opera e la successiva valutazione positiva preliminare del mutuo richiesto all’ICS (sempre sull'intera opera), emersero alcune criticità derivanti da alcune particelle all’interno della dell’area oggetto del bando non di proprietà del comune nonché della destinazione d’uso di parte della stessa che la rendevano non idonea alla realizzazione dell’opera. In collaborazione con l’allora Sindaco ed i rispettivi uffici, sempre collaborativi, si decise di non gettare al vento l’opportunità di realizzare l’opera, bensì di cercare una soluzione transitoria che avrebbe permesso comunque l’inizio dell’opera. All’esito di questo confronto collaborativo, il Comune decise di dividere l’intero progetto in due lotti distinti:
 
1. Lotto A costo realizzazione opera 680.000,00€, per la realizzazione di un campo di calcio a 11, 1 campo di calcio a 8 ed 1 campo di calcio a 5 con annessi servizi, così divisi a. 580.000 €, di mutuo b. + equity da parte della SBA
 
2. Lotto B 910.000,00€ per la realizzazione di una piscina semi-olimpionica, di un piccolo punto ristoro, un locale polifunzionale ed annessi servizi così divisi a. 820.000,00 € di mutuo b. + equity da parte della SBA srl;
 
In questo modo è stato possibile iniziare e terminare il Lotto A, in quanto già provvisto di tutti i permessi necessari; tutto questo non con pochi sacrifici da parte della scrivente. Infatti pur di realizzare l’opera e con l’idea che da lì a breve si sarebbe potuta completare l’intera opera, accettò la stipula del mutuo con riduzione della durata dello stesso da 20 a 12 anni; tale riduzione aveva come logica conseguenza quella dell’innalzamento della rata mensile da circa 3000,00€/ mese a circa 5.000,00€/ mese (per un esborso annuale che passava da 36.000€circa a oltre 62.000,00€ circa!!!!!!!!!!!!!!!)
 
Oltretutto senza che la scrivente abbia mai richiesto al contempo né un adeguamento della convenzione, né tantomeno altre forme di risarcimento. Il Comune dal canto suo iniziò l’iter per acquisire le particelle mancanti.
 
Dal 2015 ad oggi il Montecompatri sporting Center si è autofinanziato, non incidendo per neanche un euro sulle casse comunali, finché la stessa non ha posto il proprio interesse “politico” di fronte a quello della collettività.
 
L’attuale amministrazione afferma e citiamo testualmente: “siamo entrati in un negozio di alta sartoria, abbiamo “pagato” per un abito di lusso e siamo usciti con un pigiama”. Bene, non sappiamo e non siamo qui per giudicare, ma le immagini all’inizio del nostro post parlano da sole, senza se e senza ma. Ad oggi, a causa della sua ottusità ( e siamo gentili) l’amministrazione comunale si è trovata a pagare circa 500.000,00 €per un'opera che vale almeno 3 volte tanto rispetto a quando la SBA l’ha ereditata, ristrutturata e presa in gestione. Capiamo che magari i gusti son gusti e quello che per il mondo intero sembra un abito di alta sartoria ad altri può sembrare un pigiama, ma non è di certo colpa nostra se ad esempio un “ignorante” (del settore sia chiaro) ad una sfilata di alta moda ( tanto per rimanere in tema) non apprezzi gli abiti che uno stilista fa indossare ai suoi modelli; quegli indumenti rimarranno comunque di altissimo valore e non potranno mai e poi mai essere scambiati per un pigiama sul mercato, sia che li acquisti un utente del settore, sia che li acquisti un completo ignorante. Non credo che tale metafora debba essere ulteriormente spiegata...chi leggerà sicuramente capirà benissimo e potrà trarre le opportune conclusioni.
 
Per questo primo post rimaniamo solo sui costi, senza entrare nel merito delle altre dichiarazioni sulla gestione e l’attività calcistica che riprenderemo in seguito, ma ribadiamo che dal 2015 ad oggi il comune non ha dovuto versare un centesimo per il centro sportivo (mentre come ricordato recentemente, solo per alcune utenze, prima del nostro avvento, aveva dovuto provvedere al pagamento di insoluti per oltre 40.000€). La SBA ha sborsato la bellezza di quasi 250.000,00€ per pagare regolarmente le rate di mutuo in essere, oltre all'equity, in quasi 7 anni di gestione (5 se si considera che praticamente due sono stati sotto pandemia mondiale).
Un piccolo inciso finale, nel 2021, e quindi prima dell’avvento della nuova Giunta, si era deliberato anche il mutuo inerente il secondo lotto realizzando tra le altre cose un primo sal ( per lo sbancamento dell’area, per il pagamento di tutte le spese tecniche etc..) di circa 80.000,00€ ( di cui 25k di mutuo e 55 come parte dell’equity); contestualmente a questa operazione, è stato possibile accorpare i due mutui (estendendo la durata del primo e riportando la rata del primo lotto agli originali 3500€ mensili).
A questo punto, se ci immedesimassimo per un momento nei panni di colui o colei che sta leggendo, e per caso avesse potuto sentire la registrazione (o seguito in diretta) l’ultimo Consiglio comunale, di sicuro qualche domanda sorgerebbe spontanea (e forse proveremo anche a darci qualche risposta):
 
• Sicuramente non sarà stato causato dall’atteggiamento della nuova amministrazione l’attuale situazione di rottura tra comune e gestore che ha portato a tale esborso;
 
• se davvero la SBA non è o non era in grado di gestire quest’impianto, perché fino ad oggi aveva sempre pagato (anche cifre considerevoli a confronto di altre realtà limitrofe che saranno comunque oggetto di approfondimento nei prossimi post) ed ora che stava per realizzare il reparto commerciale, che le avrebbe garantito i tanto agognati introiti iniziali, ha tirato i remi in barca? Tanto più che aveva addirittura ottenuto l’allungamento del precedente mutuo con la rimodulazione ed il conseguente abbassamento della rata inerente il primo finanziamento (e quindi avrebbe pagato anche meno);
 
• Come mai se non voleva fare la piscina, come dichiara la giunta, ha fatto il primo SAL, speso anche soldi, e poi per quasi 2 anni non ha proseguito i lavori lasciando bloccate in banca oltre 800.000,00 €?
A quest’ultima domanda rispondiamo noi, perché siamo persone serie, ed a differenza di quanto si dica, in quanto la prassi di iniziare un'opera, intascare i soldi e lasciarla incompiuta come sempre più spesso si vede fare in Italia, non ci appartiene. Abbiamo dimostrato anche in passato che se iniziamo un lavoro e non veniamo continuamente ostacolati, la portiamo a termine.
 
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A differenza dei pigiami, e dei somministratori di sogni, noi offriamo veramente abiti sartoriali di alta qualità che ci fanno tornare in mente la famosa pubblicità; “noi forniamo solide realtà”. Il Montecompatri Sporting Center, lo è!! Non lo dicono le parole, ma lo dimostrano i fatti, lo dimostrano le immagini che lo ritraggono e gli articoli di giornale usciti nel tempo, nei quali il nostro Centro veniva definito come “fiore all’occhiello” dei Castelli Romani.
Il pianto ed il lamento sono ormai prassi comune al giorno d’oggi, ma con 500.000,00 euro l’amministrazione ha acquisito un’opera che - a realizzarla oggi - con i prezzi di materiali, consumi, trasporto e manodopera schizzati alle stelle, costerebbe oltre il doppio (chiunque tra i lettori può liberamente informarsi, per proprio conto, sulla veridicità di quanto appena evidenziato). Non parliamo poi del suo valore!
 
Ma forse è stato proprio questo il ragionamento di fondo. compriamo in saldo e poi vediamo a chi darlo!
 
Chi lo sa, per ora non ci è dato saperlo, ma sicuramente il tempo chiarirà. Dal canto nostro, la SBA di sicuro non rimarrà inerme di fronte alle menzogne dichiarate pubblicamente e tutelerà i propri diritti, interessi ed immagine in tutte le sedi opportune, a partire dalla causa che verrà formalmente presentata nei prossimi giorni verso il comune di Monte Compatri.
 
Caro Sindaco Ferri, ha urlato più volte negli ultimi consigli..."io non mi faccio prendere per il collo da nessuno..."
Fa bene, nessuno dovrebbe farlo al prossimo e proprio questo la invitiamo a riflettere...e diciamo
NEANCHE NOI!
 
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