Elezioni, Armando Fergola chiude insieme a Paola Binetti: "La giustizia ha bisogno di pene certe"

Pubblicato: Venerdì, 02 Marzo 2018 - redazione politica

fergola binettiFRASCATI (politica) - Il candidato al Consiglio regionale insieme alla candidata senatrice. "C'è sempre bisogno di gente di valore che si metta al servizio delle istituzioni"

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Una chiusura di campagna elettorale tra amici, in grande stile, per suggellare l'impegno profuso in questi mesi. A ritrovarsi ieri pomeriggio nel ristorante Cacciani, nel cuore di Frascati, il candidato consigliere regionale di "Noi con l'Italia" Armando Fergola, l'onorevole Paola Binetti, candidata al Senato e gli uomini di cultura e teatro Salvatore Aricò, già direttore tra l'altro del teatro Valle ed Edoardo Siravo, responsabile teatro dell'Udc.

"Il motivo principale della mia candidatura - ha detto proprio Fergola - è stata la evidente e preoccupante, ma crescente demotivazione della gente nell’esercitare il diritto di voto, nella fiducia non più riposta negli esponenti politici e nella politica in generale. Mi affaccio per la prima volta sul palcoscenico politico, arrivo da cittadino che era demotivato dalla politica tanto che alle ultime elezioni non ho votato e solo dopo mi sono reso conto che l'inerzia non aiuta perché altri hanno deciso per me e io". Un impegno in prima persona che vede Fergola, avvocato penalista, attivo soprattutto sul fronte della giustizia.

"Ho avuto modo più volte di rinunciare a mandati difensivi di delinquenti abituali che con le loro condotte hanno messo a rischio la vita di numerosi cittadini, non per mancanza di rispetto alle regole deontologiche della professione forense, ma perché sapevo che dopo pochi giorni erano nuovamente in libertà non perché io sono un bravo avvocato, ma perché il sistema è fallato. In altre parole la mancanza di sicurezza è dettata anche dalla impunità causata dalla mancanza di strutture adeguate". Ecco perché ho deciso di intervenire, non più come operatore del diritto, in quanto avrei le mani legate da una sistema arrugginito e farraginoso che si avvita su se stesso, bensì vorrei intervenire a monte cercando sistemi che riescano a risolvere le problematiche, soprattutto della sicurezza".

Di particolare spessore anche gli interventi di Edoardo Siravo e di Salvatore Aricò, quest'ultimo anticipato dal breve intervento di Antonio Lo Cascio e dal saluto in diretta di Gabriella Carlucci, candidata alla Camera in Puglia.

"Finalmente - ha detto Siravo - si parla un po' di cultura. A livello regionale con l'assessore Lidia Ravera e a livello nazionale col ministro Dario Franceschini siamo caduti male, malissimo. Per non parlare dei 5 stelle a Roma: è il momento di rimettere la cultura al centro dell'azione politica e mettere sulla cultura persone di cultura". "La cultura - ha aggiunto poi Aricò - è il miglior argine contro l'illegalità ed il degrado, solo che parlare di cultura in Italia oggi è difficile".

Quindi Paola Binetti. "Le nostre istituzioni - ha detto - hanno bisogno di gente come l'avvocato Fergola che vogliono mettersi a disposizione per il bene comune con le loro competenze. Il centrodestra è contro il cambiamento? Non direi davvero, anzi. In questo, la giustizia deve essere intesa come ancoraggio al senso della legge. Citando l'Antigone, c'è una legge naturale alla quale non possiamo sottrarci".

E ancora: "Giustizia, famiglia e lavoro sono i nostri capisaldi attorno ai quali abbiamo formulato la nostra proposta politica. Semplice e riconoscibile. Il nostro motto? Metti la croce sullo scudo crociato: i nostri rimandi, il nostro cattolicesimo sono chiari a tutti e sono il nostro faro".