Marino-Ciampino | Incendio Ecologica: associazioni scrivono al Sindaco di Marino, allarmate da dati emergenza

Pubblicato: Lunedì, 09 Ottobre 2023 - redazione attualità

FOTO/VIDEO - Ciampino, incendio Via Ferrari: operazioni di spegnimento  proseguono. Aria acre e irrespirabileMARINO (attualità) - Richieste informazioni più dettagliate sull'incendio del 29 luglio

ilmamilio.it - nota stampa

"Gentile Sindaco Cecchi,

dopo la sua risposta piuttosto elusiva dello 01-09-2023 alla nostra seconda lettera, le associazioni, i comitati, i gruppi firmatari della presente, ma anche molti cittadini marinesi, continuano ad essere preoccupati per le condizioni ambientali e relative agli animali dopo incendio occorso al deposito di rifiuti “ Eco Logica 2000 SRL” via Enzo Ferrari 105 Ciampino, del 29/07/2023.

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La nutrita schiera delle Associazioni e Comitati firmatari, non trovando risposte convincenti e consolidate da risultati pubblici di misura applicati ad un modello, nè attenzioni soddisfacenti da chi è preposto alla tutela della protezione dei cittadini e della salute pubblica, si è rivolta ad alcune realtà locali in possesso delle competenze per poter far chiarezza.

Infatti, alcune tra le associazioni firmatarie di questo documento, che per prerogativa statutaria si occupano anche di ricerca e tutela ambientale, si avvalgono di professionisti nei settori specifici ambientali (ingegneri, chimici, medici, veterinari, ecc), è hanno anche avviato delle collaborazioni esterne sempre negli ambiti associativi. Alla luce dei dati disponibili gli esperti che abbiamo contattato, ci hanno fatto pervenire la nota che riportiamo di seguito e che a nostro modesto parere dovrebbe essere presa in seria considerazione anche da chi, come primo cittadino, per il TUEL e per i codici vigenti, ha la responsabilità della tutela della protezione dei cittadini. Pertanto, restiamo sempre disponibili a fornire il nostro supporto se si vorrà, con maggiore precisione e cautela, così come abbiamo saputo sta programmando il Comune in cui si è verificato l’incendio, svolgere delle misure sulla base di un modello puntuale e con numero di campioni di misura adeguato per tipologia, distanza e posizionamenti sul territorio.

Si allega in calce quanto indicatoci dagli esperti contattati (nota tecnica a seguire). Fiduciosi di un solerte riscontro salutiamo cordialmente, In fede, le associazioni e i comitati: Circolo Legambiente Appia Sud il Riccio APS, Italia Nostra sez. Marino (per il comune di Marino), Italia Nostra sez. Castelli romani (per i restanti comuni dei castelli romani), Marino Aperta APS, Artemista, Comitato di Quartiere S.M. Mole, Comitato di zona Montecrescenzio, Ass. Scarabocchiando a casa di.., L.A.R.I. Onlus, Ass. per il Cambiamento APS, Ass. La Terzina, Comitato di Quartiere Sassone, PuntoACapo Onlus, Gruppo Presenza Monsignor Grassi, A.C.A.B. Bibliopop APS, A.N.A.I.C. Circolo Gino Donè di Marino.

Ad oggi siamo al corrente di solo 2 lavori svolti a riguardo, cioè i campionamenti ARPA Lazio e le analisi svolte dall’IZS. Per il lavoro svolto da ARPA Lazio, cioè campionamenti atmosferici su centraline fisse e mobili in loco e sparse, sono stati riscontrati valori altamente al di fuori dei limiti previsti, come si evince dalla sottostante tabella. Dati forniti da ARPA Lazio Nelle successive campionature, durate fino al 12/08/2023, la stessa ARPA Lazio, dichiara “rientrati i valori nella norma”.

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Essendo diossine, furani e PCB considerati a livello internazionale POPs, persistent organic pollutants, date le loro caratteristiche di persistenza e bio accumulo, non ci risulta chiaro il concetto di “rientrati nella norma”. Dove sono finiti gli inquinanti rilevati? Una volta emesse in ambiente, queste sostanze, avranno diversi destini, dando inizio a processi di accumulo in specifici comparti/matrici ambientali (suolo e sedimenti) e di bio accumulo in specifici prodotti (latte e vegetali a foglia larga) ed organismi (fauna ittica ed erbivori) per divenire a loro volta sorgenti secondarie, successive ed aggiuntive alle primarie. Come ci insegnano casi tipo Seveso, furono necessari ben 14 anni per dimezzare la quantità degli inquinanti, ci chiediamo quindi perché l’indagine ambientale non si sia protratta ed articolata, vista l’enorme quantità di inquinanti rilevata inizialmente?

In tali gravi casi, si attiva da prassi l’istituto veterinario che porta avanti le sue indagini, di solito bloccando l’uso (alimentare) di erbivori, fino ad avvenuti riscontri (negativi). Insieme all’istituto veterinario, segue lo stesso iter l’istituto d’igiene che tutela e previene problemi alle persone. Non abbiamo notizia/dati su interventi dei su citati istituti. Altro lavoro già citato, quello svolto da Istituto Zooprofilattico Sperimentale, portiamo in luce alcune “stranezze” nella fase d’indagine. Ad evento inquinante in corso o da poco avvenuto, si innesca immediatamente il meccanismo di indagine che prevede il prelevamento e conseguente processo dei campioni, nel più breve tempo possibile, con un accurato studio di venti e correnti che possano indicare le eventuali direzioni intraprese e che intraprenderanno le materie volatili inquinanti.

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 L’evento è del 29/07/2023, il primo campione viene prelevato il 09/08/2023

 Non siamo al corrente di studi di venti, correnti e prospezioni

 Non è chiara la scelta di considerare unicamente la matrice vegetale viste le caratteristiche degli inquinati

 Perché una così scarna indagine? se pur conoscitiva, i campioni e le aliquote appaiono incredibilmente esigui nel numero totale di 2 campioni 1(foglia vite) 1 foglia ulivo, mono aliquota.

 I punti di prelevamento in una indagine conoscitiva sono sempre almeno in numero di 2, uno è il punto di prossimità massima, l’altro nei pressi del limite del raggio definito; nella menzionata indagine si preleva solo nel punto distanza max. Alla luce di quanto elencato, si ritiene auspicabile avere o ulteriori referti di cui non siamo a conoscenza o un implemento dell’indagine che preveda:

 campionamenti su tutte le matrici

 un maggior numero di campionamenti ed aliquote, al fine di avere un quadro reale della situazione

 vari punti di campionamento, di prossimità, intermedio, lontano

 stabilire come possono aver mosso gli inquinanti

 monitorare nel tempo In conclusione, per le motivazioni soprascritte, non riteniamo di avere i dati necessari a stabilire le qualità delle condizioni ambientali e animali attuali, con riserva su studi ed indagini a noi ignoti, si rendono necessari a nostro avviso ulteriori e articolati approfondimenti, come descritto in nota".

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