Massimo Garavini, candidato Deputato con Insieme: "Garantire a giovani ed anziani un Paese accogliente è un dovere"

Pubblicato: Martedì, 27 Febbraio 2018 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Il consigliere comunale di Grottaferrata in lizza alle Politiche

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"Se riuscissimo a far toccare con mano ciò che vorremmo correggere nel sistema andando alla guida del Paese, probabilmente inizieremo ad attenuare il calo delle nascite che ormai caratterizza l'Italia. I dati che fornisce l'Istat sono inquietanti" dice Massimo Garavini, candidato si INSIEME alla Camera dei Deputati nella nostra circoscrizione.

Che succede?

Succede che se vogliamo vivere, dobbiamo ripartire dai basic, ripensare ai nostri sistemi di funzionamento del Paese, scuola, famiglia, anziani. Sono temi che non possono più rimanere ai margini di una azione di governo, con ministeri senza portafoglio. Devono esserne il cuore. Non nascono più bambini. Nel 2017 neanche mezzo milione, solo 474 mila. E’ un grande problema e questo era prevedibile. Ora siamo in emergenza e dobbiamo ripensare alle politiche specifiche in linea con i tempi che viviamo.

Certo. Come pensate di affrontarlo?

r. Ridisegnando il tutto. La nostra idea è partire dagli asilo nido, per passare attraverso i giovani e la famiglia ed arrivare agli anziani. È questo il quadro sociale su cui vanno pensate e montate singole politiche, facendo sistema. Oggi, per esempio, è impensabile che una famiglia, per i figli piccoli, in età prescolare, debba sostenere spese consistenti per pagare rette e impazzire per trovare una sistemazione. Gli asili nido, per noi, devono essere totalmente gratuiti e devono accogliere tutti, lo Stato deve farsi carico del fanciullo da subito. 

Ripeto, se non interveniamo subito lo scenario che si presenta è quello di un Paese con famiglie composte da una sola persona, di giovani che appena possono fuggono all'estero e di anziani sempre più soli e spesso indigenti.

I giovani lasciano l'Italia perché da noi non trovano lavoro. Come pensate di fermare l'emoragia?

L'emoraggia si ferma offrendo risposte almeno pari a quelle offerte dai Paesi stranieri. Però Il lavoro non lo creano i politici. La politica deve sostenere l'industria, il commercio ed i piccoli imprenditori. Dobbiamo lavorare su un doppio binario. Da una parte stimolare gli investimenti e dall'altra dobbiamo far sì che si creino le conoscenze e le competenze idonee a rispondere alla domanda di innovazione, nei servizi alle imprese, alle persone e alle comunità che sono le domande di occupazione che arriveranno.

Va contrastata poi ogni forma di irregolarità. I giovani devono godere anche in Italia di una relazione di lavoro sana e sincera: no lavoro nero!

l’Ocse ha calcolato che un aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro del 25% entro il 2025 può aggiungere 1% alle previsioni di crescita del Pil di un Paese. Quale sono le politiche di Insieme sul tema dell'uguaglianza di genere?

Riteniamo che i cambiamenti abbiano inizio nel momento in cui si riesce a sradicare una cultura. In Italia c'è ancora qualche resistenza, purtroppo il processo non è iniziato, ma avviato. Noi crediamo che vada fatto un lavoro di decostruzione degli stereotipi, iniziando dalla scuola e che vadano anche assunte iniziative educative di prevenzione alla violenza di genere. Abbiamo un grande patrimonio di intelligenze femminili che va valorizzato. Rispetto al lavoro, noi di Insieme riteniamo, ad esempio, di poter sfruttare i meccanismi degli appalti pubblici per contribuire proprio allo sviluppo dell'imprenditoria femminile.

Garavini, dicevamo prima un Paese con sempre più anziani. Una piaga sociale?

Per l'amor di Dio. No. Gli anziani hanno fatto grande questo paese, hanno contribuito a crearci città, paesi di una bellezza straordinaria, hanno messo le basi per avere una scuola e una università di qualità, un bouquet di fantastici diritti. Dobbiamo ricambiare. Abbiamo il dovere di assumerci ogni onere per dargli onore, iniziando ad organizzare in maniera pubblica i servizi di cui hanno bisogno, dall'assistenza e cura fino alle attività ludiche e culturali. Oggi, per nostra fortuna, abbiamo anziani attivi che sono il sostegno di tutta la famiglia. Quelli che invece hanno difficoltà vanno sostenuti e aiutati.

Uno dei problemi del nostro tempo è anche lo stato di salute delle città, che non è dei migliori.

Vero. Oggi abbiamo 6 milioni di nostri concittadini che vivono in una situazione di inquinamento grave. Come prima cosa da fare è sicuramente un censimento di queste aree e avviare li subito le bonifiche necessarie. Non possiamo certo lasciarli morire! 

Ci siamo peraltro impegnati come Italia a partecipare attivamente con l'Accordo sul clima di Parigi ad affrontare il tema del riscaldamento globale.

Ma si può far di più?

Penso di sì. Ho avuto modo di dire in queste settimane che una bella spinta al nostro futuro può esser data dalle energie pulite e rinnovabili. Davvero potremmo trasformare l'economia italiana in un campione globale per efficienza e risparmio energetico, sulla base di tecnologie appropriate e utilizzo di fonti rinnovabili.

Quindi Massimo i primi tre punti di focalizzazione nel tuo futuro lavoro alla Camera?

I punti su cui focalizzarsi sono molti di più. Il Paese ha bisogno di uno rilancio forte. Iniziamo con l'attenzione alle famiglie, con politiche adeguate per i bambini, i giovani e gli anziani, lavoro, ambiente e salute delle città.


Commenti  

# il1°giornosifa 2018-02-28 10:05
il 2°giorno si fa.... e così via.
Conoscere le patologie del paese e riproporre le stesse medicine rivelatesi inefficaci se non addirittura aumentarle è da superbia politica.
Contrariamente al detto che una margherita NON fa primavera da soli ieri e NON fa primavera INSIEME il 4 marzo 2018.
L'Italia NON è un Grottaferrata, Grottaferrata NON è l'Italia!
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