Incendio Ciampino, DiC: “Gestione emergenza lacunosa, occorre ripensare a ciclo rifiuti regionale”

Pubblicato: Lunedì, 07 Agosto 2023 - Redazione politica

CIAMPINO (politica) - Diritti in Comune critica la comunicazione durante la gestione dell'emergenza e la gestione dei rifiuti regionale 

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

“A una settimana dall’incendio nell’impianto privato Ecologica 2000, che ha sconvolto la nostra comunità, i valori di inquinanti in aria sono tornati entro i livelli pre-incendio. In questi giorni Diritti in Comune ha lavorato, soprattutto grazie all’impegno del nostro gruppo consiliare, presentando un accesso agli atti e facendosi promotore della richiesta di un rafforzamento del sistema di monitoraggio delle matrici ambientali in ambito comunale, in aggiunta a quanto fatto finora da Arpa. Benché dall’opposizione, i nostri Consiglieri comunali hanno voluto onorare il proprio ruolo di rappresentanti a servizio del bene collettivo, non facendo mai mancare il controllo, la critica puntuale e la ricerca di trasparenza, come ad esempio nel convocare tempestivamente una seduta della Commissione tecnico-urbanistica durante la quale è stata fatta chiarezza su molti aspetti relativi all’impianto e alla gestione dell’emergenza. Tuttavia crediamo che nessun intervento possa considerarsi risolutivo se non si affronta un livello più ampio di analisi sull’intero sistema di gestione dei rifiuti in questa Regione. Questo incendio, qualunque siano le verità giudiziarie che usciranno dalle indagini, è figlio della ricerca del massimo profitto nell’ambito del business dei rifiuti e della gestione perennemente emergenziale del ciclo dei rifiuti. L'incendio di Ciampino è l'altra faccia della medaglia della vergognosa situazione immondizia che vive Roma ormai da mesi, con i cittadini costretti a vedere cumuli di immondizia ovunque, dal centro alla periferia. Occorre infatti chiudere finalmente il ciclo dei rifiuti regionale, prevedendo piccoli impianti territoriali di stoccaggio e nuovi impianti di trattamento rifiuti, soprattutto per la frazione organica, e non certamente mega inceneritori o discariche a scapito di comunità ritenute sacrificabili. Bisogna chiarire e rendere pubblico chi e come controlla la filiera e, se ci sono delle lacune, trovare le soluzioni adeguate. Soprattutto bisogna fare chiarezza sulle responsabilità di aziende e impianti privati che operano con nessuno o scarso controllo pubblico” commenta Diritti in Comune.

“Abbiamo voluto lavorare durante tutta l’emergenza, senza perderci in un inutile questionare tra minoranza e maggioranza, per questo, ora che l’emergenza sembra rientrare, non possiamo esimerci dal fare una prima analisi a mente lucida su alcune lacune evidenziate a tutti i livelli istituzionali. Abbiamo l’impressione che le amministrazioni di Ciampino, Marino e VII Municipio di Roma, nonché le altre istituzioni coinvolte come ad esempio Arpa Lazio, avrebbero dovuto gestire molto meglio la fase emergenziale iniziale, sia dal punto di vista amministrativo che soprattutto nella comunicazione. Ci si è affidati ai social network tagliando fuori nei fatti tante persone senza direttive, notizie e rassicurazioni. Un esempio sono le molte famiglie con i figli iscritti ai centri estivi, alcune delle quali ci riferiscono di non aver avuto alcun tipo di comunicazione su come comportarsi. Inoltre la necessità continua di fornire continue rassicurazioni ci è apparsa forzata, controproducente e dettata più dall'esigenza di contenere le preoccupazioni che dalla volontà di fare chiarezza.

Altro grave errore è stata la comunicazione dei livelli di inquinamento dell'aria solo per la centralina all'interno dell'impianto, che ha giustamente scatenato il panico, con la responsabilità di una stampa troppo spesso incapace di "mediare" e spiegare correttamente le evidenze, ma solo alla ricerca di click. Allo stesso tempo, per quanto riguarda l’amministrazione, limitarsi a diramare le raccomandazioni tecniche dell’ASL RM6, a nostro avviso, non può essere sufficiente per chi è chiamato a governare e dunque accompagnare la popolazione in un momento così difficile. Siamo al tempo dei social e della comunicazione virale, c'è da fare una riflessione sugli strumenti di cui dotarsi per essere efficaci e credibili, rigorosi scientificamente ma al tempo stesso comprensibili a tutti i settori sociali della nostra società.Judo Frascati 3 ilmamilio

Vogliamo però ribadire che la gestione dell’emergenza è solo l’ultimo tassello di un problema più grande, che tiene insieme roghi tossici, discariche, inceneritori e perfino la scelta di spostare da queste parti oltre 20 autodemolitori romani. Ciampino non può reggere un simile peso in termini di inquinamento e di ulteriori rischi per la comunità, soprattutto a fronte dell’enorme pressione antropica cui il territorio è sottoposto da decenni. In generale, l’intera provincia di Roma non può essere destinata al ruolo di discarica della Capitale, occorre ripensare una nuova architettura istituzionale e democratica per l’ente Città Metropolitana che ridia centralità alla voce dei territori e dignità alle loro legittime rivendicazioni” conclude la nota.

LEGGI Incendio Ciampino: Città Metropolitana cercasi, silenzio assordante da Palazzo Valentini

colline fitness 5 ilmamilio