STORIE & METALLO - La visione di Clemente XII, Papa di transizione moderno ed illuminato. Dalla Fontana di Trevi a... Vermicino

Pubblicato: Domenica, 30 Luglio 2023 - Marco Caroni

fontanaTrevi medaglia ClementeXII vermicino ilmamilioROMA (storie & metallo) - In appena 9 anni il pontefice Corsini ha saputo lasciare il segno in tutto lo Stato della Chiesa

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Il famoso "Papa di transizione", quello - anziano per definizione - buono per consentire ai tempi di trascorrere quel poco che è sufficiente a far spostare pochi, piccoli equilibri. Ed allo stesso tempo per permettere alla Chiesa di proseguire il suo cammino nella sua ultramillenaria storia.

Eletto dopo un conclave durato quattro mesi, dal marzo al luglio 1730, Lorenzo Corsini (ultimo cardinale toscano a salire al Soglio pontificio) ha già 78 anni. Il suo appare un pontificato destinato a durare il tempo di un amen, il succedersi di poche stagioni: ed invece, quello di Clemente XII (nome scelto in onore del Papa che lo aveva elevato al cardinalato) sarebbe stato un pontificato non solo non così breve come si sarebbe creduto, ma anche un periodo particolarmente fortunato per la Chiesa.

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VECCHIO, MALATO MA ILLUMINATO - Papa Clemente XII mette subito mano al risanamento delle finanze pontifice (anche grazie alla legalizzazione del gioco del Lotto) ma anche alle opere pubbliche, ecclesiastiche e pure civili.

La visione di Clemente, che pur praticamente malato di gotta e cieco riusce a fare letteralmente miracoli, porta lo Stato ad efficientare la sua macchina ma è capace anche di donare al territorio pontificio opere che ancora oggi restano mirabili.

Clemente individua in Ancona il Porto di Roma sul mare Adriatico: il porto viene sviluppato nel giro di pochi anni e per la realizzazione del nuovo lazzaretto a pianta pentagonale, il Papa si affida all'architetto campano Luigi Vanvitelli, così come a lui chiede anche la realizzazione della porta Clementina, sempre nel capoluogo marchigiano. Proprio quello del celebre architetto con lo Stato Pontificio è all'epoca un "matrimonio" particolarmente fortunato.

Prima di dedicarsi, alla corte dei Borbone, alla realizzazione della sontuosa e immensa Reggia di Caserta, Vanvitelli con Papa Corsini lascia il segno a Roma mettendo mano su varie opere, non ultime il rifacimento della Cupola di San Pietro e quello della chiesa di Santa Maria degli Angeli, in piazza Esedra.

Vanvitelli, però, non riesce ad associare il suo nome a quella che resta una delle opere più famose volute da Papa Clemente XII per il centro di Roma: la magnifica Fontana di Trevi, ancora oggi uno dei monumenti più famosi della Città Eterna. L'architetto campano presenta il suo progetto, che pur apprezzato e premiato, non è quello vincente. E così tra il 1732 ed il 1762 tocca a Nicola Salvi realizzare la celebre fontana, opera che però chiaramente Clemente XII - scomparso nel 1740 a 87 anni - non può veder conclusa.

Vanvitelli mette la firma sotto almeno altre tre fontane, però: quella all'intersezione tra l'attuale via Tuscolana e via del Mandrione (a porta Furba), quella del porto di Civitavecchia (altro scalo marittimo potenziato dal pontefice, stavolta sul Tirreno) e quella certamente nota ai cittadini di Frascati a Vermicino.

fontanile vermicino vanvitelli ilmamilio

Su quest'ultima opera, che per il Vanvitelli è poco più di un gioco, vale la pena soffermarsi.

Completata nel 1731 e dagli anni '50 del secolo scorso relegata in posizione subalterna alla direttrice di traffico principale (la via Tuscolana da decenni passa sul viadotto soprastante), la fontana per 2 secoli e mezzo è stata un punto di ristoro - alimentata dall'acquedotto di Vermicino - lungo la strada che da Roma porta a Frascati. Il monumento, oggi ancora in funzione seppur in mediocri condizioni, si trova a circa 3 miglia dalla città.

fontana vanvitelli vermicino epoca ilmamilio

Nella grande epigrafe sulla fontana, compare in grandi lettere anche il nome del cardinale vescovo Carlo Maria Sacripante, che per la verità sarà vescovo di Frascati solo tra il 1756 ed il 1758 (anno della sua morte), dunque 25 anni dopo la realizzazione della fontana. Bisogna dunque ritenere che sia stato proprio il cardinale vescovo, dopo il suo insediamento ed ormai molto anziano, a posizionare l'epigrafe: possibile che al posto della stessa ve ne fosse un'altra. Sotto la lapide in marmo bianco figura anche lo stemma del cardinale vescovo. Sotto lo stemma, infine, si trova il mascherone dal quale fuorisce l'acqua che riempie il vascone della fontana.

Va anche rimarcato come il prelato romano fosse riconoscente a Papa Clemente XII dal quale era stato creato cardinale nel 1739. Del cardinal Sacripante non restano altre tracce a Frascati.

Al momento della sua realizzazione nel 1731 e per almeno un secolo e mezzo, come ben evidente nella stampa d'epoca qui sopra pubblicata, la fontana si trova in aperta campagna e non, come oggi, stretta tra strade ed abitazioni.

La fontana è sovrastata dallo stemma di Papa Clemente XII, che è quello dei Corsini: tre bande oblique rosse su campo bianco, "tagliate" da una fascia orizzontale azzurra.

stemma clementeXII ilmamilio

Papa Clemente XII, come detto, scompare nel 1740. E' lo stesso anno in cui, tra gli altri, nascono i fratelli Montgolfier, tra gli emblemi del progresso scientifico del XVIII secolo. I suoi resti riposano proprio nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

UNA CURIOSITA' - Papa Corsini scompare il 6 febbraio del 1740. Appena il giorno prima, 5 febbraio, il pontefice aveva confermato l'indipendenza della Repubblica di San Marino. Era infatti accaduto che nel 1739, su iniziativa del cardinal Giulio Alberoni (piacentino di nascita ma arguto politico al servizio del re di Spagna Filippo V) lo Stato Pontificio aveva tentato di annettere la piccola Repubblica intervenendo per sedare una rivolta, fatto che era stato a preso a pretesto per l'azione.

Probabilmente poco convinto dell'annessione e sulla scorta delle relazioni che alcuni legati da lui inviati gli avevano riportato, Papa Clemente XII il 5 febbraio 1740 conferma l'indipendenza della Repubblica di San Marino, quella indipendenza che la Chiesa aveva già riconosciuto nel 1291. Se solo il Papa fosse morto con un giorno di anticipo probabilmente le cose sarebbero andate diversamente e la storia della piccola Repubblica, una delle più antiche del mondo, sarebbe cambiata.

medaglia clementeXII dritto

LA MEDAGLIA - Di pregevole fattura e costituzione massiccia, la bellissima medaglia qui presentata - in questo caso un riconio del XIX secolo, comunque rara - riporta nel dritto il profilo di Papa Clemente XII, con tiara e paramenti, in atto di benedizione.

 Realizzata nell'anno III del pontificato di Clemente, al rovescio la medaglia riporta il prospetto della facciata della Basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma.

Bandito nel 1732, il concorso per il rifacimento dell'atrio, nel portico e della facciata della Basilica aveva visto anche la partecipazione dello stesso Vanvitelli al cui progetto era stato però preferito quello dell'archietto fiorentino Alessandro Galilei, professionista particolarmente gradito al nipote del Papa.

La medaglia, in bronzo, ha un diametro importante di 72 millimetri ed un peso di 150 grammi.

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