Secondo quanto ricostruito, soltanto il sangue freddo dei nostri colleghi e l’intervento dei Carabinieri hanno consentito che nessuno rimanesse coinvolto nella furia di questo soggetto. A riprova della loro professionalità, vogliamo sottolineare che i nostri medici, nonostante le minacce e la violenza subita, hanno comunque prestato le cure del caso al 67enne prima che quest’ultimo fosse tratto in arresto.
Episodi simili, purtroppo, accadono sempre con più frequenza all’interno delle strutture sanitarie: una piaga che deve essere combattuta, con ogni mezzo, affinché possa essere sempre garantita la sicurezza di chi lavora all’interno dei Pronto Soccorso. Rinnovando ancora una volta la nostra solidarietà a tutti gli operatori coinvolti nell’aggressione, auspichiamo che possa aprirsi presto un canale di comunicazione con chi di dovere per poter avere un presidio fisso delle Forze dell’Ordine all’interno della nostra struttura.