Grottaferrata, la ‘sparizione’ del centrodestra tra esponenti ufficiali e ‘laterali’

Pubblicato: Lunedì, 24 Luglio 2023 - redazione politica

 

Grottaferrata | Un centrodestra ai minimi termini. Chi candidare e con chi?GROTTAFERRATA (politica) – La coalizione, dopo la batosta elettorale delle ultime comunali, continua la sua latitanza

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Il centrodestra prosegue  a Grottaferrata il suo periodo di crisi. A parte qualche acuto, non si hanno più notizie, come accade altrove, di iniziative collegiali, di carattere unitario o altro. Il risicato 9,2% ottenuto alle scorse comunali del 2022, nei mesi in cui Fratelli d'Italia e il centrodestra esplodevano elettoralmente in tutta Italia vincendo le elezioni politiche, ha lasciato scorie che sono difficili da smaltire.

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Il caso Vivace, in questi giorni, ha risvegliato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, nella persona del consigliere comunale Lorenzo Letta, ma per il resto i risultati e le iniziative sono davvero rare e anche sul piano dell’opposizione alla Giunta Di Bernardo la visibilità è ridotta al minimo o non pervenuta.

Tutti sembrano andare in ordine sparso in un clima neanche chiaro sul piano della rappresentanza. Tornando a Fratelli d’Italia, ad esempio, oltre a Letta, che dovrebbe essere il personaggio attorno a cui dovrebbero ruotare le attività del partito, assistiamo ad uno strano fenomeno che a parte alcune dichiarazioni un po' contorte dell’amministrazione comunale, nessuno ha mai chiarito del tutto. Come ad esempio quello dei due membri di maggioranza, Pompili e Trovalusci, che alle ultime regionali hanno sostenuto apertamente l’attuale assessore regionale Giancarlo Righini creando non pochi malumori all’interno della maggioranza di Di Bernardo  (tanto è vero che uscì un comunicato del Pd a riguardo sul presunto 'spostamento dell'asse politico' del governo locale) più radicata nei valori del centrosinistra e della sinistra (malumori che secondo i rumors sussistono in forma privata). Un’anima di destra, sostanzialmente all’interno della maggioranza coperta da quel cosiddetto ‘civismo’ che fa da alibi politico per chi vuole giustificare quella che a tutti gli effetti è comunque una anomalia politica. Infine c’è il gruppo di Fratelli d’Italia legato alla ex responsabile di Fdi locale, Moira Masi, vicina oggi all’assessore Fabrizio Ghera, che comunque si espone e fa le sue dichiarazioni sganciandosi dal circolo locale.

Avere delle correnti in un partito a livello nazionale va vicino al 30% è normale. Un pò meno normale è convivere con un quadro locale singolare, che fino a quando non arriverà qualche risoluzione dei conti in vista di qualche scadenza elettorale, non si presenterà e dunque non farà rumore.

Quanto alla Lega, il partito a Grottaferrata è scomparso. Le ultime dichiarazioni ufficiali sono di Rodolfo Mariotti, l’ex responsabile locale che ha lasciato l’organizzazione oltre un anno fa. Da allora il silenzio.

Interessante anche la situazione di Forza Italia. Sul piano ufficiale il simbolo è in mano  a Fabrizio Marconi, che lo espone ogni qual volta viene organizzata qualche iniziativa o comunicato assieme ai movimenti civici che ruotano attorno all’ex sindaco Giampiero Fontana. Ma risulta essere attiva anche un’altra area, con tanto di tesseramento, che risalirebbe ad un consigliere comunale di minoranza. Chissà se in futuro anche questi casi di lato emergeranno.

Insomma, il centrodestra rimane uno strano oggetto misterioso in una città in cui un tempo si eleggevano, da questa parte, sindaci con un vasto consenso elettorale.

Chi risolverà la crisi di una coalizione in cui ognuno sembra andare per conto suo senza una minima parvenza di coordinamento?

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