Frascati | La maggioranza: "Sgomberi via Principe Amedeo, necessari e ben condotti"
Pubblicato: Giovedì, 29 Giugno 2023 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Una nota della maggioranza
ilmamilio.it - nota stampa
Dalle liste di maggioranza "Rigenerazione Frascati", "Frascati che verrà", PD, Articolo Uno e Frascati progressista, riceviamo e pubblichiamo.
"Nella giornata del 26 giugno sono stati condotti tre sgomberi presso l’edificio di via Principe Amedeo, l’età di alcuni degli inquilini oggetto dello sgombero ha alimentato, soprattutto sui social, delle forme di contestazione all’azione amministrativa. Con questa nota intendiamo sottolineare gli aspetti che hanno reso l’azione necessaria e anche condotta con estrema sensibilità.
In merito agli alloggi comunali di via Principe Amedeo vanno tenute in considerazione diverse questioni:
1. Sono stati assegnati al Comune di Frascati, dal Piano per gli interventi complementari al PNRR, in seguito ad uno studio di fattibilità presentato dall’Ufficio Tecnico comunale nel 2021, oltre 15 milioni di euro che hanno consentito di sviluppare un progetto che prevede un intervento strutturale di consolidamento, messa in sicurezza e abbattimento barriere architettoniche dell’immobile, che da tempo necessita di interventi straordinari di manutenzione e dal quale già in passato si sono staccati pezzi di cornicione, rappresentando un grave pericolo per i passanti;
2. Gli interventi strutturali debbono essere fatti con gli appartamenti liberi dagli inquilini;
3. All’interno dello stabile erano presenti dei nuclei familiari decaduti da decenni, con sentenza definitiva, che tuttavia – ad eccezione di uno – non hanno abbandonato spontaneamente l’alloggio;
4. La decadenza è avvenuta fondamentalmente per due motivazioni: mutata situazione reddituale o possedimento di altre proprietà – in entrambi i casi il Tribunale ha ritenuto i nuclei familiari in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità abitative.
Vanno aggiunte a queste considerazioni le modalità di intervento:
a) Tutti gli inquilini hanno ricevuto la notifica a rilasciare l’immobile entro 30 giorni a metà marzo;
b) Passati i trenta giorni il Comune non ha proceduto immediatamente allo sgombero ma ha attivato delle ripetute interlocuzioni tramite i Servizi Sociali, andati sul posto più volte per favorire il rilascio dell’immobile;
c) Alla fine si è reso necessario l’intervento che è stato svolto con il personale di Polizia di Stato previsto dal protocollo a tutela dell’area; con gruppi di Polizia Locale, assistenti sociali e funzionari pubblici che sono intervenuti negli immobili, dialogando con gli inquilini e garantendo il massimo supporto possibile.
Resta chiaramente anche in noi lo sconforto nel vedere il dispiegamento di Forze dell’Ordine e di energie necessarie all’ordinaria amministrazione della cosa pubblica, ma i responsabili non vanno certo ricercati tra questi amministratori e tra i dipendenti che hanno trovato un’importante fonte di finanziamento per un intervento necessario, in grado di riqualificare un patrimonio comunale e dare risposte ai molti cittadini che attendono, con i giusti requisiti, nelle graduatorie degli alloggi popolari.
Forse tutto ciò si sarebbe potuto evitare, se ci fosse stata un’opposizione politica lungimirante in grado di opporsi sulle questioni significative senza scadere nella strumentalizzazione delle situazioni, guidata da uno sgrammaticato menestrello che ha fatto della nullafacenza il suo scopo di vita.
Forse si sarebbe potuto evitare di utilizzare la forza pubblica se, con senso di responsabilità, non si fossero fatti comizi e adunate sotto gli immobili, se non si fossero invitati i cittadini a contrapporsi alla necessaria azione amministrativa; se anche le famiglie avessero assistito, in collaborazione con i servizi sociali, i loro familiari nel sistemare un alloggio di proprietà o trovarne uno in affitto compatibile alle reali possibilità economiche, come stabilito dal Tribunale.
Forse, ma spesso il buon senso viene meno e per le opposizioni è l’ennesimo fiasco!".
