Genzano | Grandi disagi per via della Selva, riaperta a senso unico alternato. Per Città Metropolitana sarebbe ancora chiusa

Pubblicato: Mercoledì, 21 Giugno 2023 - redazione attualità
Genzano (attualità)  -  le transenne al momento sono state spostate e si passa (ufficiosamente) a senso unico alternato.
 
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Ufficialmente rimane ancora chiusa via della Selva dopo la frana di terra, fango e mattoni del mese scorso da un terreno privato dove c'era anche una grossa quercia pericolante che è stata tagliata dai proprietari (che stanno procedendo ai lavori di messa in sicurezza).
 
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La strada SP 15 A è di gestione dell'Ente Città Metropolitana di Roma e provincia, che ha sotto la sua giurisdizione ben 120 comuni da seguire.
 
Il terreno dove c'è stata la frana dopo il maltempo delle scorse settimane è di proprietà di una famiglia romana, che è stata subito rintracciata lo stesso giorno del fatto dalla Polizia Locale. Città Metropolitana ha poi notificato l'ordinanza di messa in sicurezza del tratto, di circa 150 metri, dell'importante strada che collega la parte alta di Genzano con la zona artigianale e con la campagna di Lanuvio.
 
 
In quel tratto di strada molto importante e transitato, chiuso al transito, dove comunque è concesso ai residenti, proprietari di attività (ce ne sono molte) di passare fino dove è possibile, continua ad esserci ufficialmente il divieto imposto dall'Ente Città Metropolitana che gestisce la strada.
 
Nella parte finale, dove c'è stata la frana, devono essere terminati i lavori di messa in sicurezza e le transenne al momento sono state spostate e si passa (ufficiosamente) a senso unico alternato.
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Le proteste dei residenti, dei molti automobilisti che vi transitano e dei proprietari delle molte attività sono comunque molto forti, visto i disagi che questa chiusura comporta. " La messa in sicurezza e la rimozione della terra e dei mattoni, dichiara un commerciante della zona, procede molto al rilento. Per questo chiediamo all'amministrazione comunale, dopo circa un mese di chiusura, di intervenire in qualche modo per accelerare i tempi di riapertura completa. Non parliamo di una grossa frana, ma di lavori che potrebbero essere portati a termine in pochi giorni, poche decine di metri di muro da rifare e una cinquantina o forse qualcuno in più di mattoni da rimuovere, non serve l'esercito sicuramente ma solo un po di interesse e buona volontà, tra enti pubblici e il privato. Altrimenti saremo pronti a scendere in strada per veder riconosciuti i nostri diritti di cittadini onesti che pagano le tasse e desiderano solo lavorare serenamente e transitare normalmente sulla strada di casa senza fare giri e allungamenti di molti km inutilmente   ". 
 
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