Velletri, detenuto uccide il compagno di cella. La denuncia del sindacato Ussp
Pubblicato: Martedì, 20 Giugno 2023 - redazione cronaca
VELLETRI (cronaca) - Grave episodio nella struttura
ilmamilio.it
Dramma nel carcere di Velletri, su via Cisternense, per quella che è stata definita una tragedia annunciata , secondo il sindacato Ussp, che sottolinea la mancanza di assistenza e di Rems ( strutture per detenuti con patologie psichiatriche). Le Rems sono strutture con personale sanitario e medico specializzato per problemi psichiatrici dove i detenuti possano scontare le loro pene se hanno di queste problematiche . Ne esistono 6 nel Lazio e sono a Subiaco, ben 2 a Palombara Sabina, Pontecorvo, Ceccano (Frusinate) e Rieti, istituite dal Garante dei Diritti dei Detenuti e dall' Amministrazione Penitenziaria Ministero della Giustizia alcuni anni fa, al posto degli ospedali psichiatrici carcerari.
Ieri, in una cella del Penitenziario di Contrada Lazzaria, è accaduto un tragico fatto. Alle 18,30, un detenuto affetto da problemi psichiatrici, un 26enne di Roma, più volte evaso dall'ospedale Sandro Pertini, ha improvvisamente aggredito per futili motivi il suo compagno di cella, uccidendolo (sembrerebbe a mani nude) come una furia cieca in pochi minuti.
Ancora sono in corso le indagini interne della Polizia Penitenziaria e dei Carabinieri della Compagnia di Velletri e del Nucleo Investigativo del Gruppo Frascati . La vittima aveva 43 anni, era di origine sud americana. In passato anche il papà dell'aggressore omicida aveva detto che il figlio "con problemi psichiatrici gravi e con una doppia diagnosi, era stato giudicato incompatibile con il carcere " .
Nonostante tutto questo era in carcere in attesa di un posto libero in una struttura detentiva alternativa. Le indagini sono curate dal pm Giovanni Taglialatela della Procura di Velletri informato dalla polizia penitenziaria del carcere veliterno non nuovo a questi fatti, tumulti , suicidi e aggressioni tra detenuti , ed in perenne sovraffollamento come più volte segnalato dai sindacati di categoria.
" Lo avevamo annunciato con le aggressioni agli agenti di queste settimane, che la situazione carceraria nel Lazio vive all'estremo della tollerabilità, e ora dobbiamo purtroppo denunciare il triste episodio di una tragedia annunciata, un detenuto italiano con gravi problemi psichiatrici, già resosi in tutta la regione protagonista di altrettante aggressioni, ha ucciso il suo compagno di cella", ha commentato ieri sera il segretario regionale Ussp Lazio Daniele Nicastrini.
É stato proprio il dirigente sindacale in serata a rendere pubblica la notizia che, altrimenti, non si sarebbe nemmeno saputa . " Purtroppo, gestire soggetti con gravi disturbi psichiatrici - conclude Nicastrini - dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, è diventato molto complicato. I posti nelle Rems le strutture specializzate purtroppo sono pochissimi e per questi detenuti serve un trattamento specifico sanitario e un regime di detenzione alternativo e sotto costante controllo medico specializzato".
