Genzano, il rapporto sulla povertà del Centro Ascolto Caritas di Genzano

Pubblicato: Venerdì, 09 Febbraio 2018 - redazione attualità

GENZANO (attualità) – Presente il sindaco Daniele Lorenzon

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Nella giornata di ieri, 8 Febbraio 2017, ha avuito luogo la presentazione del Rapporto sulla povertà elaborato dal Centro di ascolto della Caritas di Genzano, punto di riferimento importante per il nostro territorio. Il Rapporto offre una fotografia dettagliata del fenomeno: nel 2017 le famiglie assistite sono state 179 (+ di 500 persone), in leggero calo rispetto al 2016 dove le famiglie erano 194 (93 uomini e 101 donne).

Presente all’incontro il sindaco Lorenzon, che ha commentato: “Cosa possiamo fare nel concreto come Amministrazione per contrastare il fenomeno della povertà? Qualche giorno fa abbiamo partecipato a un bando del ministero delle Politiche agricole contro gli sprechi alimentari. Il progetto che abbiamo presentato - “CoCibiamoci” - si fonda sulla necessità di informare per prevenire e ridurre gli sprechi, creando una rete capillare con le associazioni presenti sul territorio, con impatti positivi sia sull’ambiente che sulla salute dell’uomo”.

 

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“Stiamo mettendo in piedi – prosegue - un progetto con una rete virtuosa di commercianti del territorio per poter offrire a chi usufruisce dell’assistenza domiciliare il servizio di spesa a domicilio. Stiamo cercando un accordo con gli esercenti per garantire questo servizio gratuito e mantenere alta la varietà dei negozianti che aderiranno a questa iniziativa”. “Dobbiamo cercare di arginare il fenomeno della disoccupazione: la maggiore priorità – conclude - è garantire il lavoro a tutti quale bene che restituisca dignità alla persona. Le borse lavoro non esistono più, perché sono state abolite da una legge regionale. Abbiamo però attivato una serie di tirocini formativi destinati a persone che non hanno mai ricevuto contributi economici, con lo scopo di introdurre o reinserire gli aventi diritto nel mondo del lavoro attraverso un percorso di formazione. Una risposta concreta al problema dell’inattività che troppo spesso coinvolge i lavoratori. Con questo strumento cerchiamo di intervenire per favorire non soltanto l'inserimento nel mondo del lavoro ma soprattutto l’inclusione sociale delle persone con disabilità”.


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