Marino, fra le priorità anche il centro storico: troppi locali sfitti e poca gente in città

MARINO (attualità) - Invertire una tendenza che sta colpendo molte realtà dei Castelli romani

 ilmamilio.it 

Divino Amore, ecocentro, raccolta differenziata, un mucchio di candidati alle prossime elezioni regionali da destra a sinistra passando per il Movimento 5 Stelle. Intano Marino muore. Lo specchio di tutto questo sono i locali commerciali sfitti complice la moria delle attività e, di conseguenza, le strade più o meno deserte anche durante i fine settimana. In uno scenario simile non aiutano i disservizi all’impianto di illuminazione pubblica che hanno reso spesso, soprattutto nei mesi scorsi e durante le feste natalizie, impraticabili le vie cittadine durante le ore serali. Un grosso peccato se si considera la bellezza di Marino e il patrimonio storico – monumentale a disposizione. Su tutti il Mitreo diventato lo specchio del “vorrei ma non posso” marinese.

Tanti i progetti per valorizzare completamente questo patrimonio dal valore incommensurabile  rendendolo fruibile al massimo. Poi però poca sostanza, poca ricettività e poca attrattività. Non basta avere risorse, si debbono avere anche le strutture per essere ricettivi soprattutto in un’epoca che è quella delle smart cities. Sicuramente Marino soffre la vicinanza di Roma, come tutti i Castelli Romani d’altronde, e in particolare i pochi chilometri da Frascati. Non bastano la Sagra dell’Uva e le iniziative messe in campo durante la scorsa estate, seppur di buon livello. Occorre un vero e proprio piano di rilancio del centro storico cittadino che possa passare anche attraverso un piano di pedonalizzazione, un restyling urbano e un rinnovato colloquio con le associazioni di categoria e i cittadini, con particolare attenzione verso i proprietari dei locali commerciali, con proposte che incentivino ad affittare i negozi sfitti.

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