Pericolo baby-gang. La scuola è il primo fronte di intervento

Pubblicato: Mercoledì, 01 Marzo 2023 - Remo Sabatini

FRASCATI (attualità) - Da uno studio specifico intitolato "Le Gang Giovanili in Italia", pubblicato da un pool di docenti dell'Università Cattolica di Milano alla fine del 2022 e in costante aggiornamento, emergono chiaramente le caratteristiche di questi gruppi tipici della devianza giovanile

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Gruppi di giovani che si incontrano e si uniscono al fine di commettere atti di violenza soprattutto su altri ragazzi, spesso più piccoli o coetanei.

È questo il ritratto tipico delle cosiddette "baby-gang", realtà giovanili la cui presenza è purtroppo acclarata anche nelle cittadine più frequentate dei Castelli Romani, con episodi segnalati anche a Frascati soprattutto nel fine settimana.

Il fenomeno viene studiato da tempo da ricercatori ed esperti del settore con la partecipazione della Polizia di Stato, Carabinieri e Dipartimento della Giustizia Minorile.

Da uno studio specifico intitolato "Le Gang Giovanili in Italia", pubblicato da un pool di docenti dell'Università Cattolica di Milano alla fine del 2022 e in costante aggiornamento, emergono chiaramente le caratteristiche di questi gruppi tipici della devianza giovanile.

Si tratta in prevalenza di gang composte da ragazzi tra i 15 e i 18 anni.

Di norma si commettono atti di violenza che non hanno un motivo preciso quali aggressioni di gruppo, risse e soprusi vari che sconfinano nel bullismo o nel cyberbullismo.

In alcuni casi si approfitta dell'occasione per estorcere denaro, rubare telefoni cellulari o addirittura capi di abbigliamento firmati.

Spesso la violenza viene filmata e pubblicata sui social, con il duplice intento di recare soddisfazione agli autori e di seminare la paura tra i coetanei.

Dal rapporto emerge che tali atti delinquenziali vengono effettuati in particolare di sera e nei fine settimana, vale a dire quando i membri delle baby-gang sono liberi da impegni di studio o di lavoro.

Inoltre emerge chiaramente che tra gli autori di queste azioni prevalgono ragazzi spesso della medesima nazionalità, che hanno abbandonato gli studi e che quindi non hanno più contatto con l'ambiente educativo per eccellenza.Judo Frascati 3 ilmamilio

Forte è lo spirito di emulazione che proviene da gang latine o da esperienze simili a quelle delle "banlieu" francesi.

Dai dati raccolti, emerge che l'aspetto puramente repressivo non porta i risultati sperati.

La lotta contro l'abbandono e la dispersione scolastica sembrano invece gli strumenti più idonei al recupero del giovane, in vista del suo inserimento in un contesto lavorativo che lo possa allontanare dal disagio.

Si tratta di un lavoro lungo e difficile che passa attraverso il monitoraggio continuo di questa triste realtà e che dovrebbe coinvolgere in primo piano le scuole di ogni ordine e grado, ovviamente con l'intervento di personale specializzato e il finanziamento di progetti specifici. 

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