Velletri | Il Monte Artemisio nella Seconda guerra mondiale

Pubblicato: Domenica, 22 Gennaio 2023 - Remo Sabatini

VELLETRI (attualità) - Le parole di Massimo Lucioli del Centro studi storici Tusculum, autore di diversi lavori sull'ultimo conflitto mondiale ed esperto conoscitore dell'area in questione

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Nei giorni scorsi ilmamilio.it ha pubblicato un articolo sull'ennesimo ritrovamento di materiale bellico risalente alla Seconda guerra mondiale nell'area del Monte Artemisio.

Per approfondire l'argomento abbiamo sentito lo storico e ricercatore Massimo Lucioli del Centro studi storici Tusculum, autore di diversi lavori sull'ultimo conflitto mondiale ed esperto conoscitore dell'area in questione.

"Oggi pochi sanno che l'area del Monte Artemisio, tra Velletri e i Pratoni del Vivaro, ha visto lo svolgersi di violenti scontri tra Americani e Tedeschi durante la Seconda guerra mondiale.

Nello specifico, la zona era parte integrante della Linea Caesar, che si stendeva tra l'Adriatico e il Tirreno e rappresentava l'ultima linea difensiva verso Roma messa in piedi dai Tedeschi.

Usciti dalla testa di ponte di Anzio, gli Alleati cominciarono a risalire verso Roma dopo lo sfondamento della Linea Gustav.

Tra il 23 maggio e il 2 giugno del 1944 i combattimenti arrivarono verso Velletri, che venne devastata dagli Alleati con i cannoneggiamenti dell'artiglieria e bombardata dal cielo. Nel bombardamento del 22 maggio che sconvolsero il centro cittadino morirono oltre 300 veliterni, come ricordato da una targa commemorativa posta presso via Cairoli.

Gli Americani impegnarono in quella che definiscono "Operazione Buffalo" il meglio delle loro truppe, tra cui due divisioni di fanteria e la 1a divisione corazzata.

Dall'altra parte i tedeschi, comandati dal generale Albert Kesselring, schierarono due divisioni di fanteria, la 4a divisione Paracadutisti ed elementi della divisione panzer "Hermann Goering", quest'ultima da tempo acquartierata nella zona dei Castelli Romani.

I combattimenti sono violentissimi in un'area che si estende tra Artena, Cori e Giulianello fino a raggiungere Velletri, la via dei Laghi e la via Appia.

I Tedeschi stesero una rete difensiva che copriva soprattutto le arterie stradali, ben sapendo che gli Alleati si muovevano con truppe autocarrate e con la necessità di utilizzare strade praticabili.

Di questa disposizione difensiva si era accorto il generale americano Fred Walker, che aveva verificato attraverso un aereo da ricognizione che proprio lungo il Monte Artemisio esisteva un varco dal quale sferrare l'attacco.

Come detto, i combattimenti furono ferocissimi e le divisioni tedesche, già a ranghi ridotti e prive di difesa aerea, vennero fatte ripiegare verso Roma.

Tutta l'area dell'Artemisio divenne teatro di una lotta accanita, con una propaggine di scontri che arrivò nella zona dove sorge ora il noto ristorante "Baffone" sulla via dei Laghi. Gli Americani sganciarono migliaia di ordigni sul nemico. Ecco spiegato il motivo dei numerosi ritrovamenti di bombe di ogni genere che ancora oggi vengono alla luce dal sottosuolo o incastonate tra alberi e radici.banner roscini bonafoni ilmamilio

Una curiosità storica: tra le vittime tedesche di quegli scontri vi fu anche il capitano Friedrich Von Paulus, capitano di un reggimento panzer e figlio del famoso feldmaresciallo Von Paulus, protagonista della battaglia di Stalingrado sul fronte russo.judo frascati ilmamilio

I caduti tedeschi degli scontri sulla Linea Caesar sono sepolti nel cimitero germanico di Pomezia, mentre gli Americani nel cimitero militare di Nettuno". Uno dei libri più interessanti e completi sull'argomento è il lavoro di Paolo Carotenuto intitolato "la battaglia di Velletri, pubblicato nel 2004.

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