Nella Basilica di Santa Maria in Abbazia entrano i canti popolari natalizi di Nando Citarella
Pubblicato: Martedì, 20 Dicembre 2022 - redazione eventi
GROTTAFERRATA (eventi) - Questa sera dalle 19 uno spettacolo unico nel suo genere
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Sarà uno spettacolo assolutamente unico quello che, in via del tutto eccezionale, sarà ospitato questa sera alle 19 nella Basilica di Santa Maria di Grottaferrata, all'interno del suggestivo ed unico scenario dell'Abbazia di San Nilo.
"Pastorali, Strine, canti e Pasquelle sul mistero del Natale" è il titolo che Nando Citarella e la compagnia "La paranza" hanno voluto dare a quello che lo stesso artista di origini campane ma castellano per scelta non esita a definire un "oratorio popolare" con testi sacri.
E se i testi non fossero (anche) sacri sarebbe stato praticamente impossibile esibirsi in una chiesa che tra l'altro, come noto e come fortissima peculiarità, è di rito bizantino.
"Quello di questa sera - dice Citarella - è un percorso nella tradizione della musica popolare, dei canti del periodo natalizio che stiamo attraversando, con una fortissima vocazione del centro e sud Italia. In realtà, però, ci sono anche temi che vengono da Casarsa della Delizia, zona friulana, anch'essa espressione di gente che lavora la terra e che si spacca la schiena".
Ma le Pasquelle cosa sono? "Questa sì è una bella tradizione umbro, toscana, laziale e marchigiana che ha però dalle nostre parti, in particolare a Velletri ed Artena ancora una bella ed attuale espressione. Si tratta di canti natalizi e per l'Epifania che vengono proposti da artisti erranti, che bussano alle case e propongono la loro arte in cambio di pochi spiccioli o di qualche alimento: chi non apre loro, però, da tradizione verrà deriso dall'artista che a quel punto davanti casa e rivolto agli astanti, racconterà tutti i fatti di quella famiglia in pubblico". Le strine sono sostanzialmente la stessa cosa, in versione calabrese.
Temi sacri, si diceva. "Il mistero della nascita è proposto con alcuni canti settecenteschi di Andrea Perrucci e di Alfonso Maria de Liguori, quest'ultimo autore di "Quando nascette ninno" da cui "Tu scendi dalle stelle". Ma ovviamente non solo".
Quello che si preannuncia è dunque uno spettaccolo di musica e canti popolari unico nel suo genere anche per lo scenario in cui si inserisce.
Nando Citarella, originario di Nocera Inferiore (Sa) vive da più di 20 anni ai Castelli romani. "A quei tempi, il 1994, stavo lavorando nel programma "La luna nera" (era il giullare, ndr) quando ebbi l'occasione di esibirmi nel cortile dell'Abbazia insieme a tre grandi artisti come Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi e Giovanna Marini: quello è stato il primo contatto con i Castelli. Ho poco dopo preso casa a Grottaferrata, zona Quattrucci ed ormai da qualche anno vivo a Rocca di Papa. Amo questa zona, così vicina a Roma ma allo stesso tempo così forte delle sue tradizioni".
Stasera in Abbazia Nando Citarella (che nel frattempo ha ottenuto la cattedra di Canti tradizionali presso il Conservatorio dell'Aquila) sarà accompagnato dagli strumenti tipici di questi canti: la zampogna, l'organetto, l'armonium la chitarra battente ed il violino.
Si inizia alle 19, spettacolo e suggestioni assicurati.
Il 29 dicembre si replica presso il teatro Comunale di Rocca di Papa.
