"Forse - ha aggiunto - non arriverà un tempo in cui neanche una donna avrà subito violenze, ma possiamo arrivare a un tempo in cui sulla facciata di Palazzo Chigi non dobbiamo pubblicare i nomi di 104 donne uccise in appena un anno. Ogni numero che scenderà sulla facciata di Palazzo Chigi sarà già una nostra piccola vittoria". "Dietro ognuno di quei numeri ci sono speranze, affetti, una vita e molte più persone coinvolte. Per questo - ha concluso - non va guardato coi numeri ma con gli occhi delle vittime".