CHE ITALIA! - Matera, la città dei Sassi: la vergogna nazionale, l'Unesco, il "gioiello" Europeo
Pubblicato: Mercoledì, 02 Novembre 2022 - redazione attualità
ROMA (turismo) - Una gita nello straordinario borgo patrimonio dell'Unesco. Miserie e nobiltà di un luogo unico
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Prendi una città, una delle più antiche del mondo, e fanne un modello di riscatto sociale straordinario.
Prendi questa città, vissuta nei secoli tra polvere ed allori, e trasformala, nel giro di appena 40 anni, da una "vergogna nazionale" (come ebbe a definirla Palmiro Togliatti nel 1948) a patrimonio dell'Umanità, nel 1993.
Tutto questo è Matera, città costruita nella pietra e con la pietra: città abituata ai sacrifici ed agli onori, vissuti quasi allo stesso modo con la dignità di una regina del sud.
Città nata delle caverne delle gravine sulle cui pendici, ripide e rocciose, si sono insediati i primi contadini ed allevatori, Matera ha imparato nel corso dei secoli come valorizzare quella che in origine era stata solo la necessità dei primi abitanti e che poi, trascinando con sé la socialità rurale tipica dei popoli del meridione, si è via via trasformata nella ricchezza urbanistica di un borgo costruito sul borgo, di una pietra che è diventata prima matrice nella quale scavare e poi materiale per produrre massi e mattoni.
Nobiltà, per l'appunto, ma allo stesso tempo miseria se questo assetto e le "punizioni" inflitte dalla storia (come quella che nel 1806 portò il Re di Napoli, Giuseppe Bonaparte, a trasferire da Matera a Potenza il capoluogo) hanno costretto Matera spesso e volentieri ad inseguire il proprio destino e, soprattutto, a reinventarsi.
Matera è una città che va scoperta, ben oltre le mere indicazioni che i suoi monumenti della parte alta e della civita sono in grado di trasmettere: per questo è sempre consigliabile affidarsi ad una guida esperta che, ben oltre a ciò che un testo è in grado di trasmettere, sappia interpretare e far innamorare i visitatori di una città unica.
Forte del titolo di "Capitale europea della Cultura 2019", Matera ha con i suoi Sassi (si intendano come rioni, quartieri, in particolare il Baresano e, quello più povero, il Caveoso) saputo conquistare il mondo completando quel percorso di riscatto, umano e sociale idealmente avviato nel settembre 1943 quando fu proprio lei la prima città meridionale a sollevarsi dal fascismo.
Un percorso passato anche e soprattutto per le visite di Togliatti (1948) e di De Gasperi (1950) ma soprattutto per la legge del 1952 che - unica nel suo genere - disponendo l'evacuazione dei Sassi, avviò indirettamente il recupero di un'area che oggi conserva intatta il disperato ed antico fascino delle sue pietre. Ma anche, ed ancor prima, il percorso era passato per il capolavoro di Carlo Levi "Cristo si è fermato ad Eboli", poi seguito dal film "Il Vangelo secondo Matteo" di Pierpaolo Pasolini (1964), girato proprio tra i Sassi in completo stato di abbandono per precisa scelta del regista.
Un percorso concluso, come detto, nel 1993 con l'inserimento dei Sassi nel patrimonio dell'Umanità (unico sito meridionale) prima, nell'altro film cult "La passione di Cristo" (con Mel Gibson, 2004) ed infine col titolo di Capitale europea della Cultura 2019.
Matera ha completato il suo riscatto ed in questi ultimi anni si è affacciata alla grande sfida del turismo di massa, anche internazionale.
La città, possiamo dirlo senza timori, non è ancora pronta per questo anche se si è velocemente organizzata per esserlo e per bruciare, anche stavolta, le tappe. C'è però ancora molto da fare sul piano dell'accoglienza (anche se gli alberghi diffusi in città e tra i sassi sono molti) e dell'offerta in termini di ristorazione. Per questo è comunque consigliato informarsi per mangiare, per le guide ed anche per le tipiche scorrazzate in città a bordo dei taxi "Ape".
Matera e la sua antica, disperata bellezza, meritano senz'altro un posto d'eccezione tra le ricchezze del nostro Paese. Che Italia!
