Cgil Roma Sud: Ama compra terreni Santa Palomba, preoccupante passo per termovalorizzatore.

Pubblicato: Giovedì, 20 Ottobre 2022 - redazione attualità

 

ALBANO LAZIALE (attualità) - La nota del sindacato

ilmamilio.it - nota stampa

"L'acquisto da parte di Ama dei terreni collocati a Santa Palomba, ai confini con il territorio di Pomezia, "è un preoccupante passo in avanti sul progetto del termovalorizzatore ed alla sua collocazione in questa area". Così in una nota della Cgil Roma sud Pomezia Castelli. "Come Cgil abbiamo già espresso la nostra contrarietà nei confronti del progetto trattandosi di una tecnologia superata, che renderà l'impianto già obsoleto quando tra diversi anni sarà realizzato e messo in funzione - continua la nota del sindacato-.

Una soluzione che non incentiva né la raccolta differenziata né l'economia circolare ed ha un impatto ambientale non trascurabile , tenuto conto anche delle dimensioni gigantesche – 600.000 tonnellate- del termovalorizzatore. Inoltre ci preoccupa e ci appare sbagliata la sua collocazione in una zona , nella estrema periferia romana, praticamente ai confini con i Comuni di Pomezia, Albano e Ardea. Un'area che è già stata penalizzata rispetto al tema dei rifiuti sia nel passato che recentemente dalla riapertura della discarica di Roncigliano ad Albano che si trova a poche centinaia dal presunto futuro impianti. Un territorio che necessita non di nuovi impianti bensì di bonifiche ambientali, pensiamo oltre a Roncigliano agli invasi di Valle Caia, le cui coperture sono state ulteriormente danneggiate dagli incendi di questa estate , o al sito dell'Ex Ecox ancora in attesa di risanamento.

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Senza trascurare l'impatto sulla viabilità del quadrante, già insufficiente, basti pensare alla Pontina, di centinaia di camion ogni giorno per il trasporto dei rifiuti verso l'impianto. Siamo fermamente convinti - sottolinea il sindacato - che il futuro di questo distretto, che ha una radicata tradizione manifatturiera, importanti coltivazioni agricole ed anche aree di rilievo ambientale ed archeologico che possono essere sviluppate in chiave turistica, sia rispetto ai Castelli Romani che al Litorale, non può e non dovrà essere l'incenerimento dei rifiuti. Su questi temi ci auspichiamo che i diversi livelli istituzionali aprano il prima possibile un confronto con il territorio e costruire un modello di sviluppo condiviso ed ecosostenibile", conclude la Cgil Roma sud Pomezia Castelli". 

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