“Libri in Osteria” a Frascati: Emilio D’Alessandro una vita a fianco di Stanley Kubrick

Pubblicato: Domenica, 18 Settembre 2022 - Remo Sabatini

FRASCATI (attualità) - Protagonista dell'evento è Emilio D'Alessandro, assistente personale di Stanley Kubrick per oltre trent'anni, ed autore del libro "Stanley Kubrick e me"

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Prosegue a Frascati la fortunata iniziativa culturale promossa da Emanuela Bruni, "Libri in Osteria", che riprende dopo la pausa estiva.

Il format è semplice ma originale: proporre libri presentati dagli stessi autori ai tavoli della storica e centralissima Osteria dell'Olmo.

Protagonista dell'evento è Emilio D'Alessandro, assistente personale di Stanley Kubrick per oltre trent'anni.

Insieme a Filippo Ulivieri, D'Alessandro è autore del libro "Stanley Kubrick e me", giunto ormai alla sua quarta ristampa.

Nel libro D'Alessandro ha ripercorso la sua vita al fianco di uno dei registi più geniali della storia del cinema, autore di capolavori assoluti quali "Barry Lyndon", "Arancia Meccanica", "2001 odissea nello spazio", "Shining" e altri ancora.

Di fronte ad un folto pubblico che ha riempito Piazza dell'Olmo, Emanuela Bruni ha sollecitato l'autore a riscoprire gli aneddoti e i tanti episodi divertenti che hanno caratterizzato il rapporto umano tra Kubrick e quello che sarebbe stato il suo assistente personale per oltre trent'anni.

Emilio D’Alessandro, classe 1941, ha raccontato i trascorsi vissuti a fianco del regista e della sua famiglia sfatando alcuni lati caratteriali rudi del Maestro. L’incontro fra D’Alessandro e Kubrick affonda le sue radici al 1971 ai tempi delle riprese di Arancia Meccanica, quando D’Alessandro unico autista disponibile, a causa di un duro e prolungato sciopero degli autisti di Londra, si ritrovò a trasportare un elemento di scena molto prezioso e fragile, fondamentale per le riprese del film, un fallo di porcellana bianca.festival birra ilmamilio Poi l'incontro con Kubrick vestito casual con scarpe da ginnastica slacciate, pantaloni e maglietta di cotone, che lo accoglie nella sala d'aspetto di casa tra i suoi tre golden retiver e i gatti ma soprattutto con un ritaglio di giornale in tasca in cui si narrava delle imprese automobilistiche di Emilio D’Alessandro, pilota di Formula Ford ai tempi di Emerson Fittipaldi. astorre banner ilmamilioIn un crescendo di aneddoti la franchezza di Emilio D'Alessandro ha trasmesso e fatto immaginare e conoscere da vicino la bravura ma anche le debolezze umane di Jack Nicholson. L’autore del libro "Stanley Kubrick e me" ha narrato di quando osò bloccare e "cacciare" Nicole Kidman dallo studio di Kubrick. E ancora delle telefonate con Fellini e di quando lui stesso ha giocato il ruolo dell'edicolante in Eys wide Shut. Poi l'epilogo. freeTime1 ilmamilio
Con gli occhi lucidi e le parole strozzate in gola, D’Alessandro ha ricordato la morte di Stanley. Una perdita dolorosa al pari dei suoi genitori e forse più, del suo rimettere a posto l'archivio dei documenti che il regista aveva lasciato inscatolati a suo nome: i progetti di film mai realizzati come Napoleone ed un film sulla II Guerra mondiale per cui D’Alessandro aveva fatto lunghe ricerche sulla linea Gustav.

L'evento è stato realizzato con la collaborazione della libreria Ubik.

 

 

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