VICENDE - Quando a Monte Cavo Luigi Pirandello partorì il suo primo romanzo
Pubblicato: Martedì, 19 Luglio 2022 - redazione attualitàROCCA DI PAPA (attualità) - Per la stesura del suo primo romanzo forse il genio siciliano si era ispirato a "La lettera scarlatta"
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Luigi Pirandello soggiornò a Rocca di Papa nell'estate 1893, presso un convento abbandonato, all’età di 26 anni. Fu durante il soggiorno roccheggiano che diede luce al suo primo romanzo L’esclusa, il cui titolo originario era Marta Ajala dal nome della protagonista.
Il romanzo fu pubblicato a puntate nel 1901 sulla rivista La Tribuna, forse per problemi editoriali, e nel 1908 in volume.
È lo stesso Pirandello ad evidenziare, nella prefazione, che questo suo romanzo è stato scritto fuori dalla sua Sicilia: a Monte Cavo, ai Castelli Romani. Quale peso letterario questa scelta e questa declaratoria abbiano avuto sul romanzo, è difficile saperlo.
L’esclusa è la storia di un adulterio, vero o presunto e le sue drammatiche conseguenze. Marta, la protagonista, è una giovane donna sposata con Rocco Pentagora. Il marito scopre alcune lettere inviatele da un ammiratore (Gregorio Alvignani) e la giovane viene così ingiustamente accusata di adulterio. Abbandonata dal marito, esposta al pubblico ludibrio e disprezzata da tutti, viene quindi esclusa dalla società.
In realtà a Rocca di Papa Pirandello compose anche la novella "Pallottoline!" ed una poesia dedicata proprio al paese, "Luna sul borgo".
Sullo stesso tema dell'adulterio, circa cinquant’anni prima, veniva pubblicato nel pieno del Rinascimento Americano, il romanzo La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne.
Anche la protagonista Hester, viene accusata di adulterio e come punizione esposta alla pubblica umiliazione su un patibolo e costretta a indossare sul petto una lettera A scarlatta, che sta per adultera.
Entrambe le protagoniste, Marta e Hester, sono vittime dei pregiudizi sociali e delle loro sanzioni e quello che la letteratura del Verismo definiva come relativismo conoscitivo, ossia l’impossibilità per ogni essere umano di avere una visione oggettiva della realtà, esacerbata dai propri schemi mentali e i condizionamenti sociali.
E quindi possibile che Luigi Pirandello, abbia tratto ispirazione oltreoceano.
D’altro canto, il tema dell’adulterio femminile ricorre da sempre nella letteratura di tutti i tempi, come in Madame Bovary di Gustave Flaubert e Anna Karenina di Lev Tolstoj, entrambe destinate ad un tragico epilogo.
Flavia Santangeli
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