S&M - Monete rettangolari che passione: Caravaggio e Dante ricercatissime, Paolo Rossi e le Panini intrigano. Ma...
Pubblicato: Sabato, 12 Febbraio 2022 - redazione attualità
ROMA (storie & metallo) - Sono la vera novità di questi ultimi mesi. Il Vaticano ha puntato su pezzi massicci e bellissimi, l'Italia ha un po' ridotto le dimensioni
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Rettangolari che passione, verrebbe da dire.
Ed in realtà, almeno al momento, la novità introdotta dalla nuova tecnologia consentita dai macchinari dell'Istituto poligrafico zecca dello Stato di Roma sembra essere un buon successo. Niente male, bisogna oggettivamente riconoscere, rispetto ad uno scenario che per anni è stato ingessato ed in mostruoso ritardo rispetto a molti altri Stati.
Le rettangolari dell'area italiana, foss'altro per la novità introdotta, insomma piacciono parecchio.
VATICANO - Il primo a buttarsi in questo nuovo e sempre meno classico filone della numismatica è stato il Vaticano che con due pezzi diventati prestissimo introvabili, con un aumenti (soprattutto nei primi mesi) rispetto al prezzo di vendita anche del 1000%, ha sdoganato le monete rettangolari.
La 25 euro in argento colorata per i 450 anni dalla nascita di Caravaggio (bizzarra ricorrenza...) e poi la 25 euro in argento colorata per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri hanno fatto il botto. Due pezzi sui quali c'è davvero poco da dire: si tratta di opere d'arte, bellissime, tirate in appena 1.300 esemplari (una tiratura normalmente riservata ai pezzi in oro) ed i cui rovesci, seppur non colorati, sono davvero straordinari.
Due pezzi che, teoricamente, non devono mancare nella collezione di nessuno anche se - almeno al momento - a fronte di un prezzo di vendita nel momento dell'emissione di 139 euro, sul mercato è quasi impossibile trovarle con quotazione inferiore ai 700-750 euro al pezzo. Un incremento di almeno il 500%.
Attenzione alle dimensioni, perché anche quelle contano (e si sa...). Il Vaticano, per ora, ha scelto di puntare su monete massicce, di peso, dei veri e propri lingottini: 35 grammi di peso (probabilmente tra le monete vaticane più pesanti mai emesse) con dimensioni lineari di 40x30 millimetri. A tenerle in mano, davvero, c'è da goderne.
Sembra che per il 2022, sull'onda del grande successo ed interesse raccolti, il Vaticano sia pronto a ben 4 emissioni rettangolari: Natale, Pasqua, Paolo VI (125° della nascita) - ricordato anche con una 2 euro - e Madre Teresa di Calcutta, nel 25° anniversario della morte. Anche per lei c'è pure la 2 euro commemorativa.
Diciamo che, viste le tematiche, mediamente c'è da aspettarsi un calo di interesse rispetto al 2021 anche se l'aspetto puramente speculativo farà fare ugualmente man bassa dei pezzi disponibili
ITALIA - L'Italia si è buttata nella mischia delle rettangolari forte dell'esperienza vista per la Città del Vaticano.
Due, come ormai arcinoto, le rettangolari in arrivo anche se, in realtà, si tratterà di ben 5 emissioni differenti.
Apre il 6 luglio l'attesissima moneta da 5 euro in argento, rettangolare, leggermente colorata (appena uno spruzzo) dedicata ai 40 anni della vittoria del Mundial di Spagna e a Paolo Rossi, Pablito. Già esaurita sul sito della Zecca, la moneta sta volando nelle prevendite tra privati.
Il 21 settembre tocca invece alla 5 euro dedicata alle Figurine Panini, per la serie Eccellenze italiane.
Meno interesse per questa emissione che comunque si farà vedere parecchio: tre monete identiche, rettangolari ma con colorazioni differenti per la maglietta indossata da Carlo Parola mentre effettua la rovesciata più famosa del mondo. Bianca, rossa e verde. In più, come sempre, il folder che le contiene tutte e tre che, tecnicamente, è un oggetto da collezione differente.
In tutti i casi il prezzo di emissione è di 50 euro, 135 per il trittico delle Panini.
Attenzione però alle dimensioni: se il Vaticano ha optato per il vero e proprio lingottino, l'Italia si accontenta della lastra più sottile e più piccola nelle dimensioni. 18 grammi (la metà delle altre) per un rettangolo da 35x26,3 mm. Una moneta insomma più piccola di circa il 10%, in millimetri, rispetto alle sorelle papali.
E San Marino? Per il momento dalle parti del Titano non sembrano esserci tali suggestioni ed anche per le colorate San Marino va molto, molto cauto. Di fatto le monete della più antica Repubblica del mondo non sembrano più essere ricercate come nei primi anni dell'euro.
Anche in questo caso l'impressione è che le eccessivamente alte tirature ed una spinta innovativa più lenta abbiano fatto scendere l'interesse dei collezionisti. Ma in questo campo c'è sempre tempo per le rimonte...
