Marino | L’importanza della formazione nelle piccole e medie imprese: l’impegno di Confimprese sul territorio

Pubblicato: Mercoledì, 09 Febbraio 2022 - Federico Smacchi

MARINO (attualità) – In compagnia del segretario nazionale già fondatrice della sezione Castelli romani Antonella Gobbo parliamo di un’importante sfida per il futuro di PMI e partite Iva

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La tecnologia, l’innovazione, l’evoluzione dell’e-commerce e dei servizi digitali. Al giorno d’oggi queste variabili viaggiano velocemente, spesso più di quanto i piccoli imprenditori riescano a fare per adeguarsi in tempo alle nuove sfide del fare impresa. In questo contesto, Confimprese Italia è l’interlocutore adatto a quelle partite Iva e a quelle PMI che hanno bisogno di un boost verso il futuro, nonché di un partner affidabile in tema di tutele sul lavoro e contrattazione a vari livelli.

Un impegno che parte dai singoli territori, con il segretario nazionale di questa importante Confederazione sindacale e datoriale delle Mpmi, Antonella Gobbo, già fondatrice di una sezione locale di Confimprese proprio ai Castelli romani.

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“A partire dai mesi del lock down nel 2020 – spiega la Gobbo – molte imprese si sono organizzate con l’e-commerce e con il delivery, ma non tutte erano pronte a questa evoluzione. Non è solo una questione di digitalizzazione, alle piccole, micro e medie imprese serve formazione, perché non sempre le qualifiche aziendali corrispondono alle esigenze del mercato. Uno degli obiettivi di Confimprese è proprio quello di affiancare l’azienda nella sua formazione, per creare quella base solida necessaria a competere in un mercato che non ha più barriere, dove però anche la piccola azienda locale può ritagliarsi uno spazio, spesso con grande successo”.

Ma come fa il piccolo imprenditore a capire come accedere alla formazione, e soprattutto dove trovare quella più adatta alla sua attività? A questo domanda risponde proprio Confimprese, con l’affiancamento che offre sul tema alle imprese associate: studio delle effettive esigenze dell’azienda, della fattibilità di un determinato percorso e conseguentemente, la ricerca del fondo interprofessionale più adatto alla specifica realtà.

Cos’è un fondo interprofessionale? Un fondo al quale l’azienda può decidere se aderire destinandovi lo 0,30% dei contributi versati all’Inps (quindi senza alcun costo aggiuntivo al dovuto contributivo) ottenendo in cambio corsi di formazione per i propri dipendenti a costo zero.

“Anche nelle piccole realtà – continua il segretario nazionale Antonella Gobbo – è necessario fare formazione. La carenza di formazione ha contribuito a bloccare l’economia, ma si può rimediare. Noi di Confimprese guardiamo alle realtà territoriali, ben inserite nel contesto di riferimento ma non affacciate sul mondo. Esistono bandi, agevolazioni, finanziamenti, dove l’aiuto della nostra Confederazione può essere determinante per il piccolo imprenditore. Contattateci per conoscerci meglio, lavoriamo al fianco della tua impresa”.

Confimprese Italia

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