Elezioni Ciampino | Abbondati (EV): “Prima dei candidati, valutare condizioni di proposte politiche”

Pubblicato: Venerdì, 10 Dicembre 2021 - Redazione politica

Ciampino, Abbondati (Pc) “Asp Ciampino disponibile ad acquisire servizi  comune di Frascati. Cosa ne sa il sindaco Ballico?”.CIAMPINO (politica) - Ennesimo appello di Guglielmo Abbondati alla discontinuità rispetto a scelte e metodi ricorrenti nel recente passato politico ciampinese 

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L’ex consigliere comunale ed attuale esponente di Europa Verde, Guglielmo Abbondati, si è soffermato sulle attività politiche ciampinesi a pochi mesi dalle elezioni comunali.

Nelle ultime settimane sembra si registrano grandi movimenti nella politica ciampinese in vista delle prossime elezioni. Si parla della nascita di diversi poli e alleanze elettorali e numerose candidature a Sindaco. In particolare l’area del centrosinistra sembra ancora una volta frammentata. E’ possibile secondo Lei trovare una sintesi?

“Credo che i vecchi schemi non aiutino a rappresentare la sfida che le prossime amministrative ci pone davanti. Il centrosinistra, così come l’abbiamo conosciuto è finito nel 2019, con la vittoria delle destre, che non è stata casuale o fortuita, ma in gran parte dovuta al fallimento  delle ultime stagioni di governo della città. Per cui occorre mettere in campo un’alternativa radicale e di forte discontinuità con quella stagione, che per intenderci chiamerei alleanza civica e progressista”.

E chi dovrebbe includere una simile alleanza? Facciamo un ipotesi: Diritti in Comune, Europa Verde, il Movimento cinque stelle, il nuovo Partito Democratico di cui parla il segretario Silvi e altre realtà civiche. La convince?

“Le alleanze si misurano su analisi condivise, principi, obiettivi e visioni comuni e poi sulla base di scelte programmatiche chiare e praticabili. Come Diritti in Comune, che è una rete di soggetti sociali e politici di cui Europa Verde è parte, abbiamo avviato, sulla base del nostro Manifesto pubblico per la rinascita della città, un confronto con altre forze politiche, condividendo innanzitutto l’analisi delle ultime stagioni di governo e dell’assoluta necessità di produrre un cambiamento delle politiche e delle classi dirigenti che quelle politiche hanno prodotto”.

Che volete fare le liste di proscrizioni dei precedenti sindaci e assessori del Pd? Forse non sono i presupposti migliori per costruire un dialogo. A meno che,  abbiate già deciso che anche con questo Pd rinnovato, non si possa interloquire.

“Guardi il tema non sono i nomi, le persone o le biografie, che però in politica hanno comunque il loro peso.  E neanche il rinnovamento che si fa all’interno di un partito.  Il punto è se si vuole fare davvero i conti con le proprie responsabilità politiche, che non sono mai generiche, e voltare pagina rispetto a scelte amministrative e di governo, che a giudizio di molti si sono rivelate fallimentari. Tre su tutte: la gestione delle società partecipate, le scelte urbanistiche e l’abbandono dei beni comuni della Città.  Se come dice il segretario è pronto a ripartire per un nuovo progetto, penso che il Pd debba farsi carico di questa forte discontinuità, anche accettando che altri possano guidare il processo del cambiamento”. 

Che significa che volete il candidato a sindaco?

“Mi pare già ce ne siano tanti di candidati Sindaco, forse più dei partiti. Anche questo metodo appartiene al vecchio schema della politica, al quale vedo si sono assuefatti anche i neofiti. Si parte per primi rivendicando la candidatura a Sindaco, per poi poter pesare nelle trattative. A noi interessa verificare le precondizioni, perché si possano trovare le ragioni comuni per costruire una proposta politico programmatica di radicale cambiamento per la città e in questo senso la figura del candidato Sindaco deve essere innanzitutto garante di questo processo. Siamo convinti che solo così si possa offrire ai cittadini una proposta capace di battere le destre”.