Frascati | Il neo assessore De Santis: "Bilancio, ci sarà molto da fare. Dissesto e riscossioni, ma occhio al sociale"
Pubblicato: Venerdì, 12 Novembre 2021 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Il componente "esterno" della Giunta Sbardella si presenta: da Supino a Frascati, AU di IEOPA
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44 anni, originario di Supino (Frosinone) dove è anche consigliere comunale da tempo con prima esperienza nel 2006, Dario De Santis è il volto nuovo della politica di Frascati. Inserito dalla sindaca Sbardella nella sua Giunta come assessore "esterno" e con delega al Bilancio, De Santis è colui che nelle intenzioni della maggioranza avrà il compito di far quadrare i conti di Palazzo Marconi meglio - auspicabilmente meglio - di quanto sia stato fatto dai suoi predecessori.
"Vero. Leggo che mi hanno già battezzato come il "ciociaro" e per me è un orgoglio: ho deciso di restare a vivere nel mio paese natale dove sono consigliere comunale da tempo, al momento senza deleghe, e dove però non ho mai fatto l'assessore. Questa esperienza, mi ha però consentito nel primo mandato di entrare in ANCI e di essere nominato responsabile della comunicazione Anci Consigli comunali, a livello nazionale. Ho gestito la relazione tra Giunte e Consigli comunali, un'esperienza altamente formativa per comprendere fino in fondo i ruoli dei due organismi".
Il suo nome a Frascati era indirettamente arrivato negli anni scorsi con la IEOPA, società alla quale l'ex Amministrazione Mastrosanti avrebbe voluto affidare la consulenza per la valutazione del patrimonio comunale incappando però in una velenosissima querelle politica provocata dal fatto che nella delibera di indirizzo era stato fatto proprio il nome della società.
De Santis di IEOPA è amministratore unico. "Sì, all'epoca (era l'autunno 2019, ndr) si accese un aspro dibattito ma alla fine l'ANAC diede ragione alla bontà della delibera stessa: a quel punto però la società non aveva desiderio di entrare in un tale contesto e non se ne fece nulla. Il nostro specifico è l'assistenza ai Comuni per quel che riguarda gli appalti. Sta di fatto che comunque già due anni fa conoscevamo, e conoscevo, quanto delicato fosse l'ambito finanziario del Comune di Frascati".
E quando si parla di conti, a Frascati, non si può pensare all'imminente possibile dissesto finanziario. "C'è un ricorso pendente presentato alla Corte dei Conti dall'ex commissaria prefettizia in opposizione alla bocciatura del Piano di riequlibrio finanziario: forse si decice già il 17 novembre prossimo. Gli scenari sono due: o il Piano, in definitiva, è omologabile o non è omologabile. Se è omologabile, il Piano resta valido e, pur con modifiche, può rappresentare la strada da seguire per i prossimi anni. Altrimenti è dissesto".
E come si porta avanti un Comune in dissesto? Come può operare un assessore al Bilancio in questo contesto. "Inutile dire che comunque vada la situazione è comunque molto compromessa, le entrate correnti non riescono a far fronte alle spese, questa è la sintesi. Il mio compito sarà quello di gestire la crisi relazionandoci con l'Organismo straordinario di liquidazione, i “commissari” (nominati dal ministero degli Interni e da quello della Finanza) e poi di lavorare per gestire un bilancio strutturalmente riequlibrato. Bisogna tenere in considerazione attività straordinarie a partire dalle riscossioni. L’ente stenta ad essere performante su questo fronte. Come prima cosa andranno potenziate le azioni della Sts su questo tema. Dovremo essere però particolarmente bravi a cercare il punto medio più alto possibile che non intacchi la sfera del sociale. Insomma: non possiamo arrivare a toccare le fasce più deboli che, come purtroppo noto, con la crisi pandemica si sono ampliare".
Frascati in questo scenario riuscirà a programmare interventi importanti ed opere? "Quello è un discorso parallelo. Frascati potrà e dovrà attingere a risorse esterne, Regionali, nazionali, comunitarie e lo stesso PNRR che in questo momento possono essere peraltro molto vantaggiose. Noi dovremo essere attenti e bravi ad intercettare tutte le possibilità che ci sono, con progetti importanti e che possono ottenere i finanziamenti".
Di lavoro da fare, insomma, ce n'è parecchio.