Albano Laziale | Arrivano centinaia di gabbiani reali alla discarica, preoccupazione dei cittadini. Sopralluogo del Comitato Alternativa Sostenibile

Pubblicato: Mercoledì, 27 Ottobre 2021 - redazione attualità
 
 
ALBANO LAZIALE (attualità) - Il movimento:  si alimentano dei rifiuti organici ingoiando di tutto e possono quindi assimilare anche sostanze tossiche che poi possono “trasportare” altrove scaricando feci contaminate. Le stesse sono anche veicolo di malattie trasmesse all’uomo e possono condurre a gravi forme di salmonellosi.
 
ilmamilio.it - nota stampa
 
Nella mattinata di lunedì, alcuni rappresentanti del Comitato  Alternativa Sostenibile (che si occupa a livello regionale di problematiche ambientali) e del Presidio permanente dei cittadini in lotta contro la riapertura della discarica, sono entrati nel sito di sversamento della discarica di Cecchina. " Per un controllo a vista, come hanno dichiarato sulle loro pagine social, concordato con la proprietà, controllo dei rifiuti sversati da alcuni Tir, con il solito putridume proveniente da vari siti di Trattamento Meccanico Biologico di rifiuti (TMB) della Regione Lazio. Come sempre si tratta di rifiuti vari non completamente trattati, come legge vuole, e di compost fuori specifica identificabile non solo visivamente ma quanto per le esalazioni che emana, a dimostrazione di una mancanza di stabilizzazione biologica dei 21 giorni previsti per legge.
 
Oltre agli inquinanti che purtroppo interessano e interesseranno tutte le matrici ambientali e la vita dei cittadini dell’intero territorio, ci preme segnalare, precisa Giancarlo Ceci, presidente del Comitato, un altro aspetto inquietante e non secondario: la folta presenza di gabbiani all’interno del VII invaso. Nell’immaginario collettivo i gabbiani vengono associati a due realtà, quella del mare e quella dei rifiuti, quelli che abbiamo visto volteggiare e rovistare in discarica ci sono sembrati particolarmente interessati alla parte organica del pattume sversato. Da alcuni anni questi uccelli hanno scoperto l’immensa ed inesauribile risorsa alimentare rappresentata dall’immondizia prodotta dagli uomini e che inevitabilmente tenderà ad aumentare in mancanza di una riconsiderazione della cultura del consumismo. Lo stormo avvistato però, troppo numeroso, era composto esclusivamente da gabbiani reali, decisamente più grandi del gabbiano comune e che, opportunamente sfamati, si possono considerare come una specie residente e quindi presente tutto l’anno, ma non solitamente nelle zone interne dei piccoli comuni . La loro presenza, continua Ceci, è un fenomeno legato esclusivamente alla riapertura della discarica, visto che normalmente stazionano lungo la costa distante alcuni Km e la colonia tenderà inevitabilmente a moltiplicarsi vista l’abbondanza di cibo nella spazzatura e di spazi liberi delle zone confinanti. Sicuramente sarà anche destinata ad aumentare e di pari passo con la loro innata spavalderia e aggressività di intervento sui luoghi, essendo rapaci molto agguerriti.
 
La grande abbondanza di rifiuti organici presenti nella discarica non può non attrarli ed è per loro una risorsa trofica pressoché infinita ma di bassa qualità e quindi di basso valore nutritivo. E’ per questo che si sposteranno sempre più verso le aree verdi dell’interno. La loro comparsa in discarica di per sé non rappresenta un fastidio o una novità assoluta, ma pone sicuramente una serie di problemi di carattere ambientale. In quanto si alimentano dei rifiuti organici ingoiando di tutto e possono quindi assimilare anche sostanze tossiche che poi possono “trasportare” altrove scaricando feci contaminate. Le stesse sono anche veicolo di malattie trasmesse all’uomo e possono condurre a gravi forme di salmonellosi. In particolare i gabbiani reali sono anche predatori di altri uccelli, sia di adulti che di uova e nidiacei e la folta presenza significherà anche una super predazione per l’avifauna della zona con conseguente squilibrio ecologico.
 
E’ una specie protetta e l’uccisione è vietata dalla legge e sui problemi da loro provocati è come se ci fosse una vera e propria falla normativa. Nessun ente ha la responsabilità sui gabbiani e i cittadini che hanno problemi di convivenza sono costretti a rivolgersi ad associazioni zoologiche o addirittura a falconieri. Nella numerosa e variegata letteratura sui rifiuti in discarica e la insorgenza di problematiche connesse alla presenza dei volatili, vengono riportate spesso delle affermazioni sintetizzabili in: "Se una discarica è fatta bene non ci sono i gabbiani". Beh, allora nella discarica di Albano le cose non vengono fatte come si deve e la consistente presenza di organico non stabilizzato nei rifiuti abbancati (che non dovrebbe esserci ) non è che la conseguenza di una scarsa attenzione da parte degli Enti e delle autorità competenti sui processi di trattamento di questi rifiuti", concludono dal Comitato Alternativa Sostenibile che si è occupato in passato di molte vicende ambientali a livello regionale, come la contaminazione dei fiumi della Valle del Sacco e altri scempi ambientali del territorio .