Grottaferrata, nuove scuole: quanto cemento? Il dilemma, le contraddizioni e le scommesse sul futuro

Pubblicato: Lunedì, 11 Dicembre 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Il progetto di dismettere il Sacro Cuore, l’idea di due nuovi istituti: un’operazione complessa

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La Giunta Andreotti vuole dismettere l’Istituto Falcone, dove oggi studiano almeno 1200 studenti, e costruire una nuova scuola. La novità, almeno nelle intenzioni, è stata resa nota nei giorni scorsi (leggi Grottaferrata, Di Bernardo: "Dalla Regione Lazio 1 milione per la nuova scuola Falcone". Ed è tempo di primi bilanci). Non solo, l’attuale amministrazione avrebbe in serbo anche quella di aprire un ‘polo liceale’. Un piano di intenti positivo, ma a qualcuno, all’interno degli ambienti politici non amministrativi, è iniziato a sorgere un dubbio. Dubbio che potrebbe diventare, domani, polemica politica acerrima. Già, perché una nuova scuola o nuove scuole sono altro consumo di cemento, altro traffico, nuove zone congestionate (anche alternative a quelle attuali) in varie ore della giornata. E questo non è sfuggito, in un paese in cui l’antropizzazione è ai livelli massimi ed esistono punte di traffico veicolare altamente critiche.

Il problema non è dunque costruire una scuola (Grottaferrata è un territorio sviluppato esclusivamente sul cemento, con una storia urbanistica già compromessa da anni), ma dove farla e con quali dimensioni. Il secondo aspetto, non marginale, è quello dell’Istituto Falcone, che non è solo un ex convento, ma sopratutto è stato Palazzo Rayner (Paul), già proprietario della mitica e decadente (pericolosa?) Cartiera Pontificia, che lì, nell'attuale Via Garibaldi, elevò struttura intorno negli anni settanta dell’Ottocento. Edificio storico (e quindi da tutelare) ma sorpassato per scopi pubblici, dunque, che il Comune vorrebbe vendere per farne cassa sonante e mettere in sicurezza tutti i restanti edifici scolastici della città (che al momento hanno lacune antisismiche).

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Un primo finanziamento ottenuto supera di poco il milione di euro e consentirà di avviare da subito il progetto. La cifra è ovviamente solo iniziale di fronte della complessità della sfida. Non si hanno al momento notizie sui tempi di completamento, sulle aree individuate, sui progetti. Sopratutto non si è detto verso quale destinazione d’uso (perché dovrà essere cambiato) sarà deviato l’immobile. Senza fare processi preventivi, è possibile che nei prossimi mesi (perché questa è l’unica strada visto che saranno coinvolte centinaia di famiglie e di cittadini) dal Comune inizino assemblee e osservazioni comuni o partecipate per ampliare i contesti e dare forma ad una piattaforma di inclusione precisa. Attendiamo.

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Non è finita qui. L’idea al Palazzo Consoli è anche quella di realizzare un polo liceale (speriamo pubblico) che “possa dare luogo - afferma l’Assessore Di Bernardo - all’istituzione di nuove indirizzi oltre a quello scientifico già esistente”. Quindi, in soldoni: la prospettiva è quella di un nuovo edificio che andrà a sostituire la Falcone più un altro complesso edilizio per il nuovo complesso liceale che si aggiungerà ad una realtà importante come il ‘Liceo Scientifico Touschek’. Questo il quadro. Notevole, ma anche complesso.

Alla necessità di costruire nuovi impianti, dunque, va messo nel conto, parallelamente, la realtà di nuove migliaia di metri cubi piazzati, secondo la filosofia annunciata, in aree verdi e sgombre. Si torna alla così domanda iniziale: sarà un percorso virtuoso teso a fare di Grottaferrata una città delle scuole (dove però la viabilità è talvolta drammatica) oppure un’arma a doppio taglio che non farà altro che consumare altro territorio per una nobile causa?

Diventerà, anche questo aspetto, materia di dibattito o lo stato di morte apparente che ha avvolto la politica locale non ragionerà neanche su questo? 

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Commenti  

# TOMTOMfatti& 2017-12-11 15:43
MISfatti, FOIA e fact checking : i sempre lì stess così come gestirono lo scellerato acquisto ONEROSISSIMO, oggi lo infiocchettano da progetto fantascientifico! Gli accrescitivi non sono + sufficienti!
Lasciare spiegare i sempre lì stess, artefici dello scellerato, insostenibile e insicuro ....quanti sono!, non conviene, meglio rilanciare fantasticando sul futuro edilizio scolastico a Gtf! QUANDO&DOVE?
Se le norme consentono x le scuole un max di 2 piani, rispetto al s.cuore sarà necessario il doppio del suolo occupato oggi! Dove trova il filosofo delegato un'area libera&vicina&sufficiente come afferma il 24\11 sul mamilio.it?
Prima o poi anche ff&gg, nostro candidato, dovrà convenire che della "sicurezza" = NON è fregato nulla dal 1998 ad oggi! E continua a NON fregare nulla!
Si continua a scommettere sulla struttura lasciata DOLOSAMENTE insicura....fino a quando ?
Non AGIRE subito è da irresponsabili!
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