Ciampino | Abbondati: "Inevitabile epilogo per Ballico e destre. Ora bisogna ricostruire a livello politico e sociale"
Pubblicato: Giovedì, 02 Settembre 2021 - redazione politica
CIAMPINO (politica) - L'ex consigliere comunale, oggi "Europa Verde" analizza quanto successo in questi due ultimi giorni
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Sulle ultime vicende politiche a Ciampino, abbiamo chiesto un commento all’esponente di Europa Verde Guglielmo Abbondati.
La storia si ripete, un'altra Amministrazione inciampa nel bilancio e va a casa prima del tempo...
E’ così. Si interrompe neanche a metà mandato la stagione di governo delle destre, per un analogo motivo per cui era finita anticipatamente la Giunta Terzulli. A differenza di adesso, che l’atto è stato bocciato dal Consiglio comunale, allora non ci fu proprio il voto sul bilancio di previsione e il Prefetto dovette sciogliere il consiglio, come stabilisce la legge.
Ma al di là del dato tecnico, si è consumata definitivamente una crisi politica che durava da molto tempo.
Come giudica l’esperienza dell’Amministrazione Ballico?
Bisogna dire, dopo 25 anni di presunta opposizione, la classe dirigente della destra al governo non dà una migliore prova di se. Anzi. La cifra di questa maggioranza è stata quella della rissa continua. Prima di tutto con i protagonisti delle passate stagioni di governo, rei di ogni possibile misfatto. Ma presto l’arroganza e la protervia di questa maggioranza ha cominciato a trasbordare dal vaso. Abbiamo visto giorno dopo giorno frequentare e alimentare la bagarre social, ridicolizzare la stampa locale, crescere lo scherno verso egli avversari di turno, alzare la polemica con chiunque abbia mosso osservazioni e dubbi sull'operato di questa Giunta.
I toni sprezzanti dei cani da guardia dell’Amministrazione e le querele facili sono state la consuetudine con la quale si è alimentato un clima velenoso e divisivo, oltre la ragionevole e fisiologica contrapposizione politica tra opposte appartenenze.
Come si spiega secondo lei la crisi che in due anni ha portato alla dissoluzione di questa maggioranza?
Il clima di scontro perenne ha progressivamente contaminato la stessa maggioranza, con continui movimenti di persone e incarichi come pezzetti di un puzzle che presto non si è più composto, frutto di guerre intestine giocate non di rado fuori da Ciampino e sopra la testa degli stessi esponenti locali delle singole forze politiche. Un conflitto a bassa intensità che ha finito per dominare la scena e travolgere tutti e tutto. Una sconfitta politica pesante, che va oltre la vacuità dell’azione amministrativa. In tre anni due commissariamenti per il Comune. La politica sembra uscirne male.
Un nuovo periodo di commissariamento non sarà positivo per questa città. Semmai fosse possibile, temo crescerà ulteriormente il disincanto e la delusione per la politica e le istituzioni. E certamente questo non è un bene per questa comunità. Il commissariamento della politica, anche se può apparire utile, non fa bene al processo democratico di un paese.
La Ballico ha già annunciato che si ricandiderà per il bene di Ciampino. Dopo quello che è successo pensa possa rivincere?
La vittoria delle destre non è stata un incidente di percorso, né tantomeno una congiuntura astrale. E’ stato l’inevitabile epilogo di una lunga stagione di smarrimento e di logoramento del fronte progressista e della sinistra, vittima troppo spesso di destini personali anteposti all’interesse collettivo. E proprio nel ballottaggio di due anni fa la netta cesura tra gli elettori del centrosinistra e la sua classe dirigente si è definitivamente consumata. Liberi dal voto di preferenza i Ciampinesi hanno deciso in quel momento che fosse necessario un cambiamento radicale. L’opposizione in questi due anni ha dimostrato di essere coesa e determinata.
Non crede si possa costruire un fronte comune da qui alla prossima primavera?
A differenza di prima, quando l’opposizione fa il suo mestiere, si vede. Ma per l’amor di Dio, non cominciamo con la retorica e gli appelli per il fronte di salvezza contro le destre. Forse qualcuno pensa che basti riprendere il cammino dove si è esattamente interrotto, sperando di risalire a bordo dalla parte dell’autista, magari facendo spazio a qualche transfugo. D’altronde quelli non mancano mai.
Tutto è cambiato. I due anni che abbiamo alle spalle sono stati drammatici, per molti cittadini devastanti. Molti hanno perso il lavoro e visto peggiorare la propria condizione di vita. La pandemia ha acuito ancor di più le nostre fragilità e le nostre paure con le quali dobbiamo tutti fare i conti. E le destre hanno ancora il vento in poppa e su queste paure sanno lucrare consenso.
Cosa serve allora per ricostruire una proposta alternativa e credibile per Ciampino?
Non bastano formule politiciste e vecchi schemi del passato. Serve ricostruire un campo di forze politiche e sociali in grado di ricucire un legame sentimentale con la propria gente. Servirà tempo, volontà e determinazione per ricostruire una proposta alternativa e radicale capace di ridare speranza e coraggio a tante e tanti. Non sarà semplice. Ma credo abbiamo il dovere di provarci fino in fondo.
Mettendo da parte pregiudizi, diffidenze e supponenza. Riconquistando il valore e la responsabilità della buona politica.