Grottaferrata | Partono le (inutili?) manovre per le amministrative del 2022
Pubblicato: Giovedì, 02 Settembre 2021 - redazione politica
GROTTAFERRATA (attualità) – Molti ambiti della compromessi: viabilità, servizi, spazi verdi, punti di aggregazione, espansione edilizia. Una sfida quasi impossibile
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Con l’autunno anche a Grottaferrata partiranno le gradi manovre per le Amministrative comunali del 2022. In una cittadina dove ormai la politica è scomparsa da tempo, vivendo solo di rapidi spot sui social e sulla mancanza di reale partecipazione con la cittadinanza, le varie coalizioni proporranno le propria ricetta per far rialzare la testa ad un territorio che negli ultimi anni non ha mutato le proprie difficoltà: dalla viabilità alla cementificazione fino alla mancanza di cura per periferie, spazi verdi, servizi, una visione di valorizzazione commerciale, culturale e turistica, infrastrutture e manutenzione delle strade.
Grottaferrata continua nella sostanza ad avere i suoi problemi storici. Nulla è mutato negli ultimi quattro anni e mezzo di Giunta attuale, al di là delle autocelebrazioni di rito buone per la propaganda e per dare un po' di visibilità a qualche iniziativa sporadica. Il prossimo sindaco (anche se sarà lo stesso di questi anni) dovrà quindi compiere un mezzo miracolo e chissà se ne avrà i mezzi, visto che negli ultimi tempi di politici capaci di imprimere svolte o avere una visione della città se ne sono visti davvero pochi e quei pochi che ci sono stati appartengono a generazioni passate, quando ancora amministratori o responsabili di partito erano tutti i giorni a contatto con elettori e cittadini ascoltando le varie necessità.
D’altronde Grottaferrata rimane un paese che dal dopoguerra ad oggi non è riuscita ad esprimere, partendo dal proprio territorio (come accaduto invece in paesi anche più piccoli dei Castelli romani) un deputato, un senatore o un consigliere regionale. L’unico a superare il Raccordo anulare è stato Nicola Liberati, l’ex sindaco che fu eletto negli anni ottanta al consiglio provinciale a suon di voti nel suo collegio (quando ancora si potevano votare i consiglieri provinciali… altri tempi). Un motivo ci sarà.
Come dicevamo, sono iniziati comunque i movimenti di truppa. Il 'rumors' cittadini affermano che il centrosinistra avrebbe già creato la sua coalizione, piuttosto ampia e competitiva, ma starebbe ragionando su una rosa di nomi da candidare a sindaco (Di Bernardo, Franzoso, Mari tra questi), che il centrodestra dovrà trovare una quadra certa per non rischiare ancora una volta di andare diviso (qui i nomi che circolano sono Robinson, Mariotti, Masi, Pompili), che il sindaco in carica si ricandiderà con un paio di liste civiche (in tanti tra coloro che lo sostennero nel 2017 hanno fatto le valigie e sono ormai dall’altra parte della barricata) e che ci saranno un paio di candidati 'outsider' civici.
Panorama al momento comunque un po' scarno, ma sicuramente ci sarà più dinamismo a partire da dicembre. Si spera in qualcosa di diverso nel prossimi mesi, dunque, anche per convincere quella massa di elettori che nelle ultime due esperienze elettorali amministrative hanno disertato le urne, specie ai ballottaggi, probabilmente non esaltati dalle proposte, sarà molto complicato.
La città cerca comunque da molto tempo (le ultime esperienze amministrative, tra cadute, commissariamenti e fallimenti, non hanno impresso alcuna svolta) un sindaco o un'amministrazione capace davvero di imprimere una svolta e di reinterpretare il suo ruolo, mettendo cioè la partecipazione, la condivisione (anche coraggiosa) e la buona volontà al centro della sua azione politica, mutando radicalmente gli equilibri in corso.
Grottaferrata avrebbe bisogno di una generazione nuova, capace di ribaltarne l’immagine da 'città-dormitorio' (o almeno vista in questo modo) e comunità vitale sul piano politico, culturale e amministrativo. Arriverà, un giorno, questo marziano capace di compiere il miracolo?
Commenti
Secondo noi, con questa rilettura degli ultimi 30anni, di miracoli e soprattutto di cambiamento nei comportamenti degli stessi di sempre, non se ne vedranno
Se considerate fallimentari le improvvisate esperienze che sono durate 2, 3 o 4 anni al pari di quelle durate 9+5 anni (anni 90 + 2005/10)
Un consiglio franco&damico alla Redazione, perché per ognuno che si candiderà per il 2022 non chiedere il lasciapassare dell'antimafia, anche il proprio curriculum politico = lasciapassare con fatti&misfatti che anche la Redazione riconosce?
esempio: editoriale su Rutelli da il FQ
Per i nuovi invece
CIAO
Se e quando l'esaminatore vaglierà meritevole della pubblicazione, i lettori troveranno un'errata indicazione
Magari facessero tutti così
Abbiamo imputato al FQ la storia politica e non, di un EX&GIÀ (Francesco Rutelli) del trapasso remoto che la "Stupid Politics Conference (quando governano quelli bravi" di Stefano Rossi da Infosannio del 1°settembre, ha aperto a Venezia
Lasciamo ai lettori liberi di testa&tasca di leggere l'articolo e soprattutto i fatti&MISFATTI di uno che viene raccontato come un EX&GIÀ (grande)
sindaco di Roma
In questa SECONDA, edizione parlerà di transizione ecologica, pardon, green e del ruolo dell'industria nel rilancio del paese
A Venezia gli EX&GIÀ del trapassato scellerato nel 2021 vanno a parlare di politica ed economia sostenibili
A Gtf nel 2022 quali&quanti EX&GIÀ&ATTUALI "insostenibili" ne s-parleranno?
CIAO
Nel 2021 non si possono chiamare con nomi&cognomi gli irresponsabili responsabili dei problemi degli ultimi 30anni
Cosa accadrà quando in campagna elettorale "gli stessi di sempre" si lanceranno in discese ardite e roboanti promesse?
Cosa accadrà quando i mezzi di comunicazione verranno "usati" per i loro faccioni e slogan alla moda?
Cosa accadrà quando i candidati
"gli stessi di sempre" si cimenteranno a raccontare&raccontarsi con la memoria taroccata?
Redazione, l'autocritica non è un esercizio in voga nella autobiografia conjia
È sempre la pOLITICA dei politicanti a costruire le narrazioni fino al più becero più becero negazionismo e revisionismo per quanto li riguarda
Redazione, raccontiamoli ora
CIAO
Più che rumoreggiare quillì&quille = gli stessi di sempre, appena ti vedono ti salutano calorosamente e rumorosamente lanciandoti un avvertimento perentorio e stentorio
E l'altro risponde: per te
CIAO