Lo spirito solidale dei Castelli Romani in Gia.Lu.Ma Onlus

Pubblicato: Sabato, 10 Luglio 2021 - Giulia Bertotto


ARICCIA (attualità) - Gia.Lu.Ma Onlus è nata 15 anni fa in seguito ad un viaggio di volontariato sanitario in Madagascar

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ilmamilio.it intervista oggi la dottoressa Luana Mannocci, medico di famiglia di Lanuvio e dottoressa solidale in Madagascar. Gia.Lu.Ma Onlus rappresenta davvero il valore umano dei Castelli Romani nel mondo.

Gia.Lu.Ma Onlus nasce da un viaggio, un viaggio che diventa una missione umanitaria. Dottoressa Mannucci, ci racconta com'è andata?

“Io sono medico di famiglia ad Ariccia, mentre Gia.Lu.Ma Onlus è nata 15 anni fa in seguito ad un viaggio di volontariato sanitario che mi ha portata in Madagascar. L'associazione è stata fondata con Marcello Gabiati (titolare di CasaMasca a Lanuvio), Gianni Trovalusci (titolare di Elettroroma a Genzano), e proprio dalle iniziali del nostro nome è nata Gia.Lu.Ma.

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Siamo andati a Fort Dauphin, nel sud del Madagascar, dove ci era stata segnalata una condizione di estrema miseria e bisogno da alcuni amici. All'inizio il nostro sostegno è nato con una mensa e per favorire la scolarizzazione. Anche in un'ottica di prevenzione del fenomeno molto diffuso delle gravidanze precoci. Non c'è alcuna conoscenza di contraccettivi, educazione all'igiene sessuale e delle malattie sessualmente trasmissibili. Abbiamo iniziato recandoci lì due volte all'anno, portando anche gruppi di turismo solidale. Poi abbiamo acquistato un terreno e costruito una casa. Ma questo è comune a diverse associazioni. Quello che non è comune è che la gestione della casa è tenuta da un'associazione di giovani costituita dai bambini che abbiamo sostenuto e che ora sono uomini e donne. Attualmente sta svolgendo interventi in Madagascar nonostante il Covid. Sta realizzando una struttura di sostegno e assistenza che si chiama La Casa dei Ragazzi. C'è anche una ragazza che si sta laureando in scienze infermieristiche di cui siamo molto fieri.

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In questo momento con il Covid purtroppo possiamo tenerci in contatto solo attraverso videochiamate ma continuano l'opera di scolarizzazione e sostegno. In questo momento dal Madagascar arrivano cattive notizie, si tratta di un paese in cui non sono state neppure completate le vaccinazioni per la Poliomielite. La nostra associazione è completamente laica, anche se abbiamo contatti con diverse realtà religiose”.

Avete anche avviato attività sul territorio italiano e nell'area dei Castelli Romani?

“In Italia facciamo raccolta fondi con cene e feste ma adesso anche queste sono ferme. Per ottenere fondi abbiamo messo su dei banchetti e stand per la vendita di capi di artigianato davvero graziosi. Abbiamo realizzato due diverse mostre artistiche una delle quali l'abbiamo portata da Ariccia fino in Toscana, esponendola in diverse città. Siamo andati in diversi istituti uniti nel progetto Rosso Bianco e Verde, comunanza cromatica tra la nostra bandiera e quella del Madagascar.

Siamo assistiti da un team di medici specialistici di altissimo profilo e anche con l'aiuto di diversi personaggi di rilievo abbiamo organizzato più di una dozzina di incontri ogni anno nelle scuole.

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Queste esperienze non sono solo preziose per chi riceve aiuto, ma anche per i nostri ragazzi e adolescenti. Far conoscere queste attività solidali fa sorgere nei nostri giovani riflessioni sulla sofferenza, li educa e sensibilizza al confronto, alla comprensione del dolore e ad apprezzare il valore delle opportunità che abbiamo nei nostri paesi dove godiamo di alti livelli di benessere. I ragazzi hanno contribuito con la “merenda solidale”. Ma hanno offerto importanti aiuti anche i commercianti solidali del territorio, pasticcerie, bar, pizzerie, forni un contributo in denaro o bene per portare aiuto alla costruzione e mantenimento della Casa dei Ragazzi.  Gia.Lu.Ma è stata premiata due volte al valore dal Presidente della Repubblica.

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Ma nonostante questo la nostra struttura non riceve finanziamenti pubblici di alcun tipo, funziona sottraendo tempo al nostro riposo, vacanza, tempo libero. Nel territorio dei Castelli avevamo realizzato un ambulatorio gratuito per le malattie del Terzo Mondo, rivolto a immigrati senza permesso di soggiorno, attivo su tutto il distretto dei Castelli Romani. Si trovava a Lanuvio e poi ad Albano, per sette anni. Un progetto incredibilmente chiuso, pensiamo a quanto sarebbe importante in questo periodo con la pandemia. Spero che chi di dovere e chi può si interessi al più presto di questi temi che a ben guardare riguardano tutti”.

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