Tutto come previsto: Frascati e Monte Compatri sono cadute. Prossimo step: Ciampino
Pubblicato: Giovedì, 27 Maggio 2021 - redazione politica
MONTE COMPATRI (politica) - Nello scorso febbraio avevamo tracciato l'"agenda delle sfiduce": i fatti ci danno ancora una volta ragione
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Lo scorso 18 febbraio 2021, all'indomani della caduta del sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti, avevamo fatto riferimento alle traballanti Amministrazioni comunali di Monte Compatri e di Ciampino.
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Con Frascati eravamo stati davvero facili profeti, prevedendo una fine anticipata dell'esperienza amministrativa di Mastrosanti che era nell'aria da mesi e che solo la pandemia nel febbraio 2020 aveva rinviato ripresentandosi, puntuale e letale, esattamente un anno dopo.
Con Monte Compatri la previsione era stata altrettanto facile per quanto, anche in questo caso, i durissimi mesi di lockdown e di sacrifici provocati dal covid hanno prolungato ben oltre quella che sarebbe apparsa la sua naturale scadenza l'esperienza di Fabio D'Acuti. Un sindaco il cui governo cittadino era sostanzialmente caduto nel momento in cui l'ex primo cittadino De Carolis, insieme a Mauro Ansovini e ad Irene Moriconi, avevano di fatto detto addio a questa Amministrazione che pure avevano fortemente sostenuto.
Questa mattina 9 consiglieri hanno rassegnato le proprie dimissioni e dunque anche Monte Compatri, insieme a Frascati, tornerà al voto Amministrativo in autunno. Davvero, siamo stati facili profeti soprattutto alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana che, però, era stato il naturale sviluppo di quanto maturato nei mesi precedenti.
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Tra le Amministrazioni che avevamo citato lo scorso 18 febbraio, prima dei vari ennesimi pasticciacci politici nei quali l'Amministrazione della sindaca Ballico è poi incappata, c'era anche quella di Ciampino.
Che è semplicemente la prossima nella lista delle Amministrazioni palesemente destinate a non arrivare alla naturale scadenza del proprio mandato.
Ed anche in questo caso, saremo facili profeti perché quanto accaduto all'interno di una maggioranza vecchia neanche di due anni, annuncia con evidente anticipo un epiligo che - anche numericamente - appare sempre più inevitabile.
