Grottaferrata, i primi quesiti del ‘Comitato No Sprar’ alla Giunta Andreotti

Pubblicato: Sabato, 25 Novembre 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Dopo la sua organizzazione, il movimento pone all’amministrazione i suoi dubbi e perplessità

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Il Comitato “No Sprar”, dopo le prime polemiche di natura politica, passa all’offensiva sui temi pratici. E sorgono i primi quesiti alla Giunta Andreotti. Il faro puntato è sui cosiddetti “servizi minimi garantiti” ai 76 migranti in arrivo a Luglio del 2018 (fino al 2021), ovvero “l’orientamento e l’accesso ai servizi del territorio, l’orientamento al lavoro, i tirocini formativi, le borse di lavoro, l’accompagnamento all’inserimento abitativo”. “Quanti cittadini Grottaferratesi italiani godono della stessa attenzione?” - chiede il Comitato nella sua pagina Facebook.
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Attenzione è stata riposta anche su un passaggio della cosiddetta “Delibera 47”, quello in cui si pongono in essere “iniziative di comunicazione rivolte a cittadini e associazioni affinché lo Sprar sia percepito come valore aggiunto e parte integrante del welfare locale in grado di apportare cambiamenti positivi e rafforzare la rete di servizi di cui tutta la comunità possa avvalersi”. Questo è un argomento su cui ha mosso una riflessione anche “Città al Governo”, evidenziando come lo scarso coinvolgimento di partecipazione e comunicazione sull’argomento abbia incentivato e posto sul piano esclusivamente mediatico il dibattito. I “No Sprar” però vanno oltre e dicono: “Quali sarebbero queste iniziative di comunicazione rivolte ai cittadini? Le stesse che hanno portato l'attuale Giunta a decidere di ospitare 76 immigrati, prendendo spunto da un provvedimento preso nel corso di un commissariamento, senza neanche convocare un consiglio comunale dedicato?

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Ed in che modo le persone che saranno ospitate potranno contribuire al rafforzamento della rete dei servizi alla comunità?”. Si attendono chiarimenti in merito dai diretti interessati.

Infine un altro stralcio del provvedimento, per la verità un po' nebuloso e vago, che afferma: “Di indicare che alla base del progetto siano poste le caratteristiche e le peculiarità del territorio nonchè la vocazione, le capacità e le competenze dell’associazionismo locale, particolarmente numeroso e attivo, tenendo altresì conto delle risorse professionali, strutturali ed economiche degli strumenti di welfare e delle strategie di politica sociale adottate negli anni”. “In quale modo l'associazionismo locale – si chiedono i contestatori - che è sempre stato dimenticato dalle precedenti amministrazioni comunali, dovrebbe essere alla base del piano di accoglienza? Le caratteristiche e le peculiarità del territorio sono le stesse che stanno pian piano svanendo, facendo diventare Grottaferrata un paese sempre più anonimo?”.

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Intanto per martedì 28 il coordinamento ha indetto una seconda riunione in Via Cesare Battisti alle ore 21. “Vi ribadiamo – è l’annuncio - che gli incontri sono trasversali, aperti a tutti e che in questo nostro secondo appuntamento potremo iniziare a darvi notizie più precise su alcune associazioni che ruotano intorno all' affare "SPRAR". Non abbiamo più tempo da perdere. Avanti, insieme”.

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