Unione Commercianti Marino: “Critici con l’amministrazione. Zero confronto”

Pubblicato: Venerdì, 14 Maggio 2021 - Redazione attualità

Risultato immagini per marino comuneMARINO (attualità) - I commercianti lamentano mancanza di condivisione nelle scelte

ilmamilio.it 

Pubblichiamo la lettera aperta all’Amministrazione da parte dell’Unione Commercianti Marino.

“Non possiamo che essere critici nei confronti del debole interesse dimostrato dall’Amministrazione Comunale verso gli esercenti, attività commerciali presenti sul territorio.

La situazione emergenziale ha fortemente compromesso la sopravvivenza di tante attività, specialmente quelle connesse alla somministrazione e alla ristorazione. Siamo ben consapevoli del fatto che di certo l’Amministrazione Comunale non può essere considerata la prima responsabile della  crisi economica.

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Sappiamo però altrettanto bene che le scelte compiute da questa Amministrazione per arginare la situazione di difficoltà del settore del commercio locale non hanno mostrato alcuna sensibilità verso le difficoltà della categoria.

Ciò è stato palese lo scorso anno ed è perdurante anche per l’anno in corso.

Ci riferiamo all’incomprensibile avvio di lavori disposto, senza coinvolgere perlomeno con l’ascolto le parti interessate, immediatamente dopo il lockdown dello scorso anno e che ha comportato la chiusura di strade strategiche per i commercianti.

Praticamente, un’ulteriore ferita inferta alle attività commerciali interessate che hanno dovuto nuovamente subire da testimoni impotenti scelte amministrative arbitrarie.

È innegabile che i ristori e i sostegni destinati al settore sono stati finora del tutto inadeguati a compensare le perdite subite connesse alla drammatica riduzione dell’attività o spesso alla totale interruzione della stessa.

Sarebbero state sufficienti, ed ancora oggi lo sono, per lo meno semplici misure in grado di dare sostegno anche indiretto alle attività per rendere effettiva una ripartenza.

Una ripartenza seriamente ragionata e responsabilmente discussa attraverso un confronto con la categoria che non può essere considerata solo quando è chiamata a contribuire alla fiscalità locale.

Siamo stanchi di sostenere da soli i disagi di questa situazione e di dover anche fronteggiare disservizi che uccidono e ostacolano qualsiasi prospettiva di ripresa.

Da quello che vediamo, non sembra che l’Attuale amministrazione sia disposta a far proprie le nostre difficoltà.

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Ci si riferisce a quanto sta accadendo con il servizio della raccolta dei rifiuti.

Negli ultimi tempi i sacchi dei rifiuti non vengono prelevati integralmente dagli operatori. Da quello che risulta ciò sta accadendo “per via di disposizioni” date agli operatori, disposizioni di cui altrettanto ovviamente nessuno di noi sapeva nulla. Queste non meglio precisate disposizioni, a quanto ci è stato riferito, prevedono che non si possano asportare sacchi di rifiuto indifferenziato per un numero superiore alla capienza di un mastello. In poche parole, è fortunato in questo caso solamente chi ne ha uno di grande dimensione.

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Ciò sta a significare che il titolare dell’esercizio viene costretto a provvedere personalmente al trasposto presso il centro raccolta. Se è impossibilitato, e ciò è assolutamente comprensibile, è costretto a trattenere per un tempo più o meno limitato i rifiuti all’esterno del locale.

C’è una terza possibilità ancor più drammatica, ma anche la più percorribile ed ordinaria probabilmente per questa Amministrazione, ovvero che il commerciante custodisca i sacchi all’interno del locale.

Misura più scellerata non poteva essere adottata!

CI CHIEDIAMO E VI CHIEDIAMO: ma chi di voi entrerebbe mai in un bar che all’esterno accoglie i clienti con sacchi della spazzatura? Ma chi di voi entrerebbe in un locale, specialmente in un bar o in un altro esercizio di somministrazione, con un odore così nauseabondo?

Sarebbe stato utile, prima di prendere decisioni o dare “disposizioni”, ricordare che il consumo esterno di bevande e cibi imposto agli esercenti attività di somministrazione ha praticamente aumentato la produzione di materiale indifferenziato non l’ha diminuita. L’adozione di una misura di questa natura prova quanto l’azione dell’Amministrazione sia sostanzialmente scollata dalle esigenze e dalle problematiche dell’intera categoria.

Prendiamo atto che questo è il metro con cui giudicare la sensibilità nei confronti di chi da oltre un anno sta lottando per la sopravvivenza e di chi dimentica che la sopravvivenza e la tenuta del commercio locale equivalgono alla sopravvivenza di un paese, del suo turismo, delle sue tradizioni.

Ma l’elenco delle criticità purtroppo non conosce fine.

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E qui giungiamo al punto dolente non solo per chi è titolare e svolge attività commerciale, ma per ogni cittadino”.

È sotto gli occhi di tutti lo stato di TRASCURATEZZA e l’assoluta assenza di manutenzione del verde, in tutto il territorio, dove non viene fatta la potatura degli alberi da anni:

(TRANNE PER I GRANDI EVENTI)..“A VOLTE!”.

Le fronde sono ormai elementi di arredo dei locali commerciali presenti e anche dei residenti che aprendo le finestre hanno praticamente la veduta occupata dalle

chiome verdi .Crediamo che sia giunto per le Istituzioni cittadine il momento di calarsi nella realtà ed iniziare a dare

segnali di prospettiva, segnali di presenza e di vicinanza. E già questo sarebbe un momento che arriverebbe in ritardo dato che sono passati già 5 anni di governo e oltre.

E’ giunto il momento che questa Amministrazione si renda capace di ascoltare e non continui a perseverare nell’indifferenza e in politiche "A SENSO UNICO"

CHE INIZI A COMPRENDERE CHE I COMMERCIANTI VANNO CONSIDERATI NON SOLO COME CONTRIBUENTI.

CHE INIZI A COMPRENDERE CHE I COMMERCIANTI SONO L'ANIMA VIVA E PULSANTE DI QUESTO TERRITORIO”.

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Commenti  

# Claudio 2021-05-15 12:21
Se fossi un commerciante non gli pagherei le tasse comunali tanto x quello che offre questa amministrazione non merita neanche il pagamento delle stesse.
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