Grottaferrata, migranti: i nuclei familiari nella priorità dello Sprar. Ci sarà un Consiglio straordinario?

Pubblicato: Giovedì, 23 Novembre 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA – In città prosegue il dibattito. Strutture residenziali e civili abitazioni i locali adibiti. Gli antiSprar pronti alle prime iniziative: “No ai mercanti di schiavi”

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Il progetto Sprar avrà caratteristiche che il dibattito odierno rischia di snaturare o deformare. Tra cittadini a favore e contro il rischio, oggi, è quello di mettere tutto dentro un grande calderone senza spiegare i particolari della vicenda. Eppure dovrebbero essere noti, dato che la notizia sta occupando da dieci giorni la cronaca politica ininterrottamente. Ciò è avvenuto perché da Palazzo Consoli, cioè dal Comune, non è arrivata una spiegazione che fosse una. Hanno provato a farlo l’Assessore delegato al tema, Francesca Rocci, con garbo e fermezza (ma in questo senso isolata nel suo impegno), e il consigliere comunale Garavini del Faro. Un po' poco, perché appaiano entrambe azioni individuali mentre lo stato di narcolessia che ha investito il resto della maggioranza continua.

La tipologia dei destinatari dello Sprar sarà di nuclei familiari e nuclei familiari monoparentali. Il progetto si dovrà avvalere di strutture residenziali e civili abitazioni (le persone non potranno essere più di dieci per ogni ambito), adibite all’accoglienza e immediatamente fruibili, conformi alle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali, in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica, nonché ubicate in centri abitati adeguatamente coperti dai servizi dal trasporto pubblico al fine di consentire una regolare erogazione e fruizione dei servizi.

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L’ospitalità negli appartamenti sarà scelta affinché consenta – si legge nella delibera - ‘una graduale auto-organizzazione dei beneficiari perché l’intervento degli operatori si configura come esterno e la gestione quotidiana della casa è in gran parte affidata direttamente agli stessi beneficiari, compresa la preparazione dei pasti e l’acquisto diretto di bei alimentari”. Il costo massimo giornaliero per ogni migrante sarà di 35 euro.

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Dopo la nascita del Comitato ‘No Sprar’, nel frattempo, si attendono a breve le prime iniziative di tutti quei soggetti che si sono apertamente schierati contro la 'Delibera 47': Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Gente Libera, il Comitato Riprendiamoci Grottaferrata, vari elettori e rappresentanti del centrodestra, ma anche semplici cittadini. Noi con Salvini, in particolare, nelle scorse ore ha confermato il tenore della battaglia politica che avrà luogo da qui ai prossimi mesi: “Bisogna combattere questo buonismo da salotto – affermano dall’organizzazione - fatto anche da chi ha interessi diretti, anche a Grottaferrata, nella "gestione" di queste persone. In troppi si stanno affannando a spiegare che soldi e risorse, che per gli italiani o gli stranieri regolari non ci sono mai, sono invece disponibili in abbondanza per la gestione di questa nuova tratta degli schiavi”.

“Lo ripetiamo per essere chiari - prosegue NCS - vogliamo combattere, e lo faremo in ogni modo, i mercanti di schiavi che dai circa 78 Euro giornalieri previsti a "risorsa" se ne intascano 75.5. Già, altro che 35 Euro, andate a leggere i dati ufficiali e capirete bene che la torta a disposizione degli speculatori, e loro complici, e altissima. Per i fenomeni che parlano di soldi dall'Europa: secondo voi da chi li riceve i soldi l'Europa?”.

In città si rincorrono voci su un possibile consiglio comunale straordinario sul tema, ma non si è ancora compreso se sarà la stessa maggioranza ad indirlo o se la proposta sia partita dalle minoranze. In effetti portare nelle sedi opportune un dibattito che sta penetrando profondamente dentro la comunità - con fortissime divisioni - sarebbe saggio e aiuterebbe il confronto, anche con quelle forze all’esterno del Palazzo che stanno già premendo per la mobilitazione in città.