Droghe | Pichini (Iss): 'Tra i giovani cannabis più usata, ma è tornata l'eroina"

Pubblicato: Martedì, 27 Aprile 2021 - redazione attualità
ROMA (attualità) - Giovani piu' a rischio dipendenza 
 
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 L'abuso di droghe e le dipendenze sono un fenomeno che, purtroppo, accompagna le generazioni. Ne ha parlato in un'intervista alla Agenzia Dire nel suo 'Notiziario settimanale Psicologia' un'esperta del settore: Simona Pichini dell'Istituto superiore di Sanita'.
 
- Qual e' la sostanza piu' consumata al mondo?
 
La cannabis e' la sostanza piu' consumata nel mondo occidentale, seguita, in percentuali molto piu' basse, dalla cocaina.

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- Leggendo i fatti di cronaca sembra che ci sia anche un ritorno dell'eroina. E' vero?
 
Non e' solo una sensazione, l'eroina e' tornata di moda soprattutto fra i millennials, i giovani nati dopo il 2000, che non ricordano la storia dell'eroina, delle siringhe infettate, dell'aids, non ne conoscono fino in fondo i pericoli. Per loro rappresenta una sensazione nuova. Dal 2000 in poi, andavano forte le sostanze psicostimolanti usate in contesti ricreazionali, adesso assistiamo al ritorno della sostanza analgesico narcotica che isola, calma e tranquillizza.
 
- Chi sono i soggetti dipendenti?
 
Il soggetto dipendente sara' dipendente dalla droga, cerchera' sempre una sostanza psicotropa piu' attiva, sara' dipendente dal cibo, dal gioco di azzardo. Si tratta di un problema psicologico che andrebbe affrontato con una terapia e che viene affrontato con delle sostanze esogene. Molto spesso questo tipo di soggetti diventano poliabusatori, per contrastare i vari effetti secondari delle droghe usano piu' sostanze insieme, uno stimolante per equilibrare un calmante e viceversa, magari con mixati qualche farmaco.
 
- Chi sono invece i soggetti indipendenti?
 
Il soggetto indipendente provera' come tutti le droghe, perche' sappiamo che arriva un momento dell'adolescenza o della giovane eta' adulta dove sono in tanti a 'provare' una sostanza psicoattiva o l'alcol o piu' semplicemente le sigarette. Ma essendo indipendenti non sviluppano la dipendenza da quelle sostanze.
 
- Cosa ci rende dipendenti o indipendenti?
 
E' la genetica che rende un soggetto dipendente o indipendente. Si dice spesso che in famiglia c'e' una pecora nera, perche' l'educazione puo' funzionare con uno o due figli/e, ma la stessa magari non funziona con il/la terzo/a. Il motivo e' che siamo individui differenti, in piu' il nostro dominio epigenetico, cioe' la nostra reazione all'ambiente esterno, si forma nei primi 4 anni di vita e non sempre dipende dalla famiglia. Dipende dal contorno, dall'allattamento o dal mancato allattamento, dipende da come reagiamo sia ai momenti positivi, rapporto madre-figlio, sia ai momenti negativi, il momento del distacco, la fine dell'allattamento o dello svezzamento. Processi semplici che portano la nostra genetica a creare una fragilita' dentro di noi. Se c'e' questa fragilita' e' difficile scoprirlo, alcuni sono capaci di combatterla, magari seguendo un percorso psicologico o psicoanalitico, altri introducono qualcosa dall'esterno per la mancanza che sentono e che non sanno spiegare.
 
- Si sta abbassando l'eta' del primo consumo?
 
Si', l'eta' del primo contatto con la sostanza psicotropa si sta abbassando; soprattutto per la disponibilita' nel mercato e nei prezzi. In particolar modo i prezzi, rispetto al secolo passato, si sono abbassati moltissimo perche' c'e' un'offerta che supera la richiesta e quindi il prezzo di tutte le sostanze psicotrope, sia classiche che le nuove, si aggira intorno ai 10 euro per una dose.

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- Quali sono gli effetti delle droghe su un adolescente?
 
Il cervello adolescente non e' ancora del tutto sviluppato, non tutte le sinapsi sono sviluppate, non e' completata la mielinizzazione delle fibre nervose per questo noi vediamo che gli adolescenti reagiscono alle emozioni in maniera amplificata (piangono troppo, ridono troppo). Tutta la connessione nervosa non e' ancora completata e non e' completato il numero dei recettori dei diversi neurotrasmettitori, tra cui anche quelli sui quali eventualmente agirebbero le sostanze stupefacenti. Quindi, succede che la sostanza esogena, quella cioe' che viene dall'esterno, cambia l'equilibrio di questi neurotrasmettitori, del sistema nervoso centrale, modifica i processi neurobiologici. Per esempio: noi sappiamo che le connessioni neuronali, quindi dopaminergiche, ma anche serotoninergiche, quelle che vanno dalla corteccia centrale piu' esterna alle aree limbiche piu' interne vengono compromesse perche' modificate dalla presenza di queste sostanze sia nella morfologia che a livello funzionale. Faccio un esempio: se la cocaina stimola questo rilascio continuo della dopamina, alla fine questo neurotrasmettitore si 'scarica', non ne ha piu' perche' l'ha liberata tutta. In questo modo, sto alterando un equilibrio che per essere ripristinato necessitera' di una quantita' sempre maggiore di sostanza esogena. Senza la sostanza l'equilibrio non potra' tornare normale e ci saranno molti effetti negativi (hangover): mal di pancia, mal di testa, difficolta' a dormire e a mangiare, alterazioni del ciclo veglia-sonno, panico, ansia, psicosi.
 
- Quali sono gli effetti irreversibili?
 
Non c'e' nessuno studio che abbia dimostrato che questi effetti siano completamente irreversibili. La sospensione del consumo di droghe lascia un imprinting all'interno dell'individuo, ma le funzionalita' vengono ripristinate. Quindi, piu' lungo e' il tempo del contatto con la sostanza, piu' questa e' presente nel nostro cervello, piu' gli equilibri vengono alterati, piu' sara' difficile ripristinarli. Se teoricamente pensassimo a una persona che inizia a utilizzare le sostanze psicotrope in eta' adulta avanzata (35-40 anni), la capacita' di diventarne dipendente e' molto minore perche' il cervello e' tutto formato, le connessioni sono complete. Mentre in un cervello adolescente, dove la formazione non e' completa l'alterazione dovuta a queste sostanze fa si' che per ricreare un equilibrio si ha sempre bisogno di questa sostanza e questo aumenta il grado di dipendenza. 

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