Grottaferrata: quando un Documento di programmazione è solo demagogia e campagna elettorale

Pubblicato: Venerdì, 23 Aprile 2021 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - La maggioranza presenta e si riapprova un piano che avrebbe dovuto già aver per larga parte eseguito

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A Grottaferrata c'è una lunghissima lista di cosa da fare. Dopo 4 anni di "Governo" cittadino, ieri l'Amministrazione demokratica di Grottaferrata ha presentato e trionfalmente approvato un Documento unico di programmazione (dicasi Dup) che riassume di fatto la campagna elettorale del sindaco demokratico del 2017 ed ha anticipato i temi della prossima, quella del 2022. Che sono gli stessi di 5 anni prima. Ma bisognerà leggere tra le righe.

Da mettersi a piangere.

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seLasai ilmamilioIn un Consiglio comunale surreale, l'ennesimo, l'Amministrazione comunale attraverso assessori finalmente visibili ha sciorinato un lungo elenco di cose da fare: imminenti, secondo loro, nell'agenda amministrativa. Come se questi quattro anni di Governo, chiaramente minati dall'emergenza covid, non abbiano significato nulla.

Come se 4 anni di governo cittadino fossero stati una specie di riscaldamento mentre cittadini ed intere categorie attendevano ed attendono risposte.


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E così più che un bel libro dei sogni, cosa che altri hanno presentato, quello che l'Amministrazione comunale ha presentato è un documento programmatico di campagna elettorale per i mesi che verranno. E che al momento tutto sono tranne cià che il sindaco uscente pensava potessero essere.

Neanche mezza parola su tutti gli obiettivi falliti - su quelli urbanistici ne parleremo in questi mesi a venire - e sulle promesse che il sindaco demokratico aveva sciorinato non tanto ai suoi sostenitori (ormai molti sono ex) quanto ai cittadini di Grottaferrata.

 

 

sportage pronta consegna mamilio aprile Fallito ogni obiettivo promesso nel 2017 (pardon: sono arrivati 2 semafori), fallito ogni piano di valorizzazione ed utilizzo degli immobili sottratti alla malavita e destinati al sociale (ne parliamo a brevissimo) il sindaco ed i suoi consiglieri arroccati a palazzo Consoli mentre in città il consenso è ormai ai minimi storici hanno insomma ripresentato un documento che è sostanzialmente per larga parte ciò che avrebbero dovuto aver fatto.

 

 

Uno spunto di riflessione. Al netto della giustificata assenza delle due consigliere di Città al Governo, bizzarra la posizione del consigliere Fabrizio Mari. Che, manifestando il suo dissenso a livello di Governo nazionale ma anche locale, dopo l'appello, ha abbandonato i lavori del Consiglio.

Un pizzico di pepe nel nulla (o quasi, ne riparleremo) del Consiglio comunale di ieri.

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