Genzano | Il punto sulla situazione delle ossa e delle bare trovate nella scarpata del cimitero. Indagini ancora in corso

Pubblicato: Venerdì, 16 Aprile 2021 - redazione attualità
 
  • Genzano (attualità) - Le bare trovate, di legno e di zinco (quelle interne a quelle di legno) sono circa una cinquantina, databili approssimativamente secondo gli esperti da una prima ricostruzione, ad un periodo che potrebbe andare dai 7 ai 10 anni fa
     
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    Il punto della situazione a 2 settimane (circa) dal macabro ritrovamento delle ossa e delle bare nella scarpata alle spalle del cimitero cittadino nel bosco a picco sul lago di Nemi. Il fatto ha attirato l'attenzione di tutti, dalle tv e trasmissioni televisive nazionali, ai moralisti dell'ultima ora, a dibattiti e attacchi politici, ad accuse e illazioni lanciate sui social.
     
    Le bare trovate, di legno e di zinco (quelle interne a quelle di legno) sono circa una cinquantina, databili approssimativamente secondo gli esperti da una prima ricostruzione, ad un periodo che potrebbe andare dai 7 ai 10 anni fa. Inoltre nella scarpata a picco sul lago sono state trovate e sono riaffiorati pezzi di ossa umane, una decina in totale, che potrebbero essere stati anche contenuti addirittura nella doppia bara di legno e zinco che si usa per tumulare nei loculi o seppellire sottoterra. Non è detto che siano state gettate frammento per frammento, possono essere fuori uscite dalle vecchie bare sospinte nella vallata boschiva. Trovato anche l'ultimo giorno di lavoro dei vigili del fuoco di Nemi e Roma un bidone di plastica con resti umani di ossa .

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    Un esperto investigatore che ha già indagato in passato presso alcuni cimiteri dei Castelli Romani, per fatti analoghi ha detto al mamilio.it : " La cosa migliore da fare quando ci sono le estumulazioni, come richiedono la legge e le disposizioni cimiteriali è quella di far presenziare i familiari del defunto a queste delicate operazioni. Avvisandoli della prossima estumulazione dei resti del proprio caro. In questo modo si evita che nessuno, possa in qualche modo fare azioni sbagliate o disoneste. Il problema si crea, quando nessuno dei parenti presenzia alla riesumazione dei resti, perchè impegnato, malato o addirittura a suo volta deceduto. E il morto riesumato non ha più sostanzialmente non ha più nessuno. Mi sento comunque di consigliare a tutti coloro che hanno congiunti deceduti da molti anni, di interessarsi di quando avviene la riesumazione e presenziare fino al termine. In modo tale che le ossa e i reperti del deceduto, vengano poi messe dove indicano i prossimi congiunti, siano esse tombe, loculi, urne cinerarie o colombaie, precedentemente acquistate.

     

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    In questo modo si evita anche che alcuni monili ed oggetti preziosi eventualmente presenti nella bara  vengano presi in carico da qualche sconosciuto e non restituiti immediatamente ai familiari. I comuni, gli uffici cimiteriali, da parte loro sono tenuti ad avvisare con manifesti ed inviti personali o talloncini da affiggere sulle tombe o loculi che siano, di quando avverrà e il periodo delle estumulazioni. Questo in linea di massima viene fatto, e so di moltissime persone chiamate a questo scopo per presenziare. Il problema ribadisco, sorge quando indirizzi, telefoni, recapiti dei congiunti non sono più gli stessi o qualche parente è anche deceduto e non c'è nessuno che possa presenziare alla riesumazione del proprio congiunto deceduto dopo dieci o più anni ".

     

    A Genzano, il signor S. C. che ha da poco avuto i suoi genitori riesumati, dopo molti anni di sepoltura in un caso e circa dieci in un altro, ha detto : " Io e la mia famiglia siamo stati chiamati telefonicamente e per lettera, per assistere alla riesumazione ed estumulazione delle salme dei nostri genitori. E siamo stati presenti in entrambi i casi di recente e anche qualche anno fa. Abbiamo acquistato due colombaie e i resti dei nostri congiunti una volta riesumati sono stati messi in quelle urne davanti ad uno di noi, non abbiamo ravvisato nessuna irregolarità da parte dei custodi attuali del cimitero o negli incaricati odierni delle estumulazioni. Che anzi ringraziamo per la gentilezza, la premura e la serietà nel fare queste operazioni". 

     

     

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    Intanto le indagini dei Carabinieri, ispettori Asl Roma 6 e Procura di Velletri, proseguono all'istituto di medicina legale di Tor Vergata. Dove sono stati inviati tutti i resti delle ossa umane, per l'esame del Dna che darà una data e forse anche un nome ai resti umani ritrovati nel bosco cimiteriale da un fungaiolo, e da lì ripartiranno le indagini in modo più accurato e diretto, al momento nessuna illazione, nessun indagato, nessun accusa a nessuno.

     

    La nuova amministrazione comunale, diretta dal neo sindaco Carlo Zoccolotti, ha seguito da vicino tutte le operazioni di recupero e lo stesso primo cittadino pur condannando il gesto deplorevole, chiunque lo abbia fatto ha invitato tutti alla prudenza e ad evitare sterili polemiche accusatorie. Tra l'altro il Comune di Genzano, nei prossimi giorni si troverà a dover far bonificare l'intera scarpata piena anche di altri rifiuti di altro genere gettati lì da mani senza scrupoli, operazione che grava sulle casse comunali e su tutti i cittadini onesti che pagano le tasse.