SINDACI & RIPRESA | Pulcini (Monte Porzio Catone): “Post Covid pieno di speranza ma anche di tanti cantieri da aprire”

Pubblicato: Mercoledì, 31 Marzo 2021 - Federico Smacchi

MONTE PORZIO CATONE (attualità) - Il primo cittadino parla del periodo del lockdown, del recente aumento dei contagi in città e dei progetti per la futura ripresa

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Prosegue la serie di interviste ai sindaci, gli stessi sindaci che hanno affrontato la diffusione del coronavirus sul territorio e che ora si trovano davanti una sfida altrettanto cruciale: contribuire alla ripresa, non solo economica, delle attività locali.

Monte Porzio Catone è città che non hai mai registrato un aumento fuori controllo dei contagi ma che comunque, al pari degli altri Comuni, ha affrontato diverse criticità. Ripercorriamo quindi insieme al sindaco Massimo Pulcini le tappe fondamentali del 2020 e di questi prima mesi del 2021.

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È passato oltre un anno da inizio pandemia, qual è stata la linea della sua Amministrazione nell’affrontare la diffusione del coronavirus sul territorio?

Una linea che ci ha portato ad unire le forze: quelle del Comune insieme alla Caritas e agli assistenti sociali, sia per monitorare i casi, sia per conoscere ed intervenire sulle situazioni di disagio economico venutesi a creare con la pandemia. Abbiamo fatto il possibile per ampliare il nostro raggio di azione. Faccio presente che il numero di famiglie meno abbienti sul territorio è aumentato a dismisura, la crisi economica ha ampliato il numero di persone in difficoltà economica. Per questo motivo abbiamo attivato un conto dedicato, passando per la Caritas, confidando e credendo nella generosità e nella solidarietà dei monteporziani che infatti è arrivata. Per monitorare il territorio è stato fondamentale anche il contributo del volontariato attivo che si è adoperato con diversi servizi a domicilio. seLasai ilmamilio

Da quest’anno così difficile sono quindi emersi tanti aspetti virtuosi da parte dell’associazionismo locale e dei cittadini in generale, e di questo sono contento. Oltre ai volontari, c’è stato il contributo della Croce Rossa, dell’Associazione nazionale Carabinieri e della Protezione Civile. Quest’ultima attualmente accoglie e presidia il drive in cittadino aperto a dicembre 2020, che monitora all’incirca 400 tamponi al mese. Questa la nostra linea d’azione, una collaborazione che continuerà anche nel periodo estivo, per il quale stiamo già progettando alcune iniziative nel centro storico.padel69 freeTime ilmamilio

Quali sono stati i momenti più difficili, o se vogliamo le sfide più complicate che la sua amministrazione ha dovuto affrontare?

Paradossalmente il lockdown è stato il periodo più facile da un punto di vista amministrativo. La paura del virus ci ha garantito una situazione più tranquilla. Oggi le attività di controllo sono più difficili e l’intolleranza verso le decisioni prese è sempre dietro l’angolo. La nostra è una realtà che non ha avuto focolai, siamo stati fortunati ma abbiamo anche tenuto sempre sotto controllo la situazione. L’unico momento difficile è stato forse quello delle Suore di Maria Clara, in una delle RSA sparse sul nostro territorio, ma la situazione è rientrata subito nella norma e non ha causato problemi. Eventi drammatici con picchi particolari per fortuna non ci ce ne sono stati.

Tornando al momento attuale, tra i cittadini molti non hanno digerito la chiusura dei parchi, ma con i numeri in forte ascesa, per limitare gli spostamenti, ho dovuto firmare quell’ordinanza.

Ecco, proprio nell’ultimo periodo nel Comune di Monte Porzio Catone i contagi sono aumentati, tanto che ha dovuto scrivere un post su Facebook per rassicurare la cittadinanza. È preoccupato per questo innalzamento della curva epidemica?

Abbiamo avuto una situazione moderata fino a 15 giorni fa, poi siamo passati da 26 a 61 casi, quasi tutti avvenuti all’interno dei nuclei familiari. Quindi ancora una volta niente cluster ma solo contagi interni alle famiglie. Se sono preoccupato? Bisogna tenere la barra dritta, ho chiuso i parchi per favorire la limitazione degli spostamenti, stessa cosa per l’isola ecologica, ho voluto evitare il più possibile situazioni di assembramento, e per compensare, ho triplicato il servizio a domicilio di ritiro rifiuti ingombranti. Parlando poi delle disposizioni governative, trovo che il passaggio da una zona all’altra destabilizzi e disorienti la popolazione, pensiamo ad esempio alla scuola: una riapertura di due giorni poteva essere un problema e infatti Comuni come Rocca di Papa hanno deciso di non farlo. Io ho deciso di assecondare la linea del governo, sono voluto andare incontro a quei genitori che si sono visti stravolgere il loro stile di vita e il loro lavoro, mandando i figli a scuola, ma resto dell’idea che una linea comune sulle riaperture, stabilita magari dalla Regione, sia la cosa migliore per tutti.

Ad ogni modo, ho sfruttato la zona rossa per sanificare i locali scolastici, passaggio necessario a seguito di alcuni casi di Covid nel centro cottura. La ditta preposta ha però già inviati i certificati di sanificazione del centro e perciò, anche se per soli due giorni, le famiglie non avranno nulla di cui preoccuparsi per il ritorno a scuola.

Sindaci e Ripresa. L’obiettivo di questa rubrica è soprattutto quello di far sapere in che modo i sindaci del territorio stanno preparando la tanto agognata ripresa, quindi le chiedo: ci sono dei progetti in cantiere per quest’estate e in generale per il futuro post Covid?

Il futuro post Covid lo vedo pieno di speranza ma anche di cantieri da aprire. A settembre consegneremo ai ragazzi il plesso di piazza Borghese, una struttura attesa da molto tempo.

Stiamo lavorando alla messa in sicurezza della rotonda di piazza Trieste, uno snodo importante dove si incrociano ben 5 strade tra provinciali e comunali. Grazie al progetto recentemente riformulato abbiamo ottenuto il finanziamento della Regione e verrà rifatto anche il percorso pedonale dismesso da tempo.
Abbiamo poi ricevuto dei finanziamenti per 200mila euro dal Ministero dell’Interno, per la manutenzione dei beni destinati alle forze dell’ordine, e quindi potremmo finalmente intervenire sulla nostra storica caserma di via Verdi.

A Natale scorso abbiamo preso un finanziamento importante, 300mila euro per riaprire il polo museale del vino presso la storica galleria chiusa dal 1944, quella dell’antica ferrovia della tratta per Anagni, che passava anche per Monte Porzio. Dentro la galleria ricaveremo quindi il museo del vino.

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Un altro finanziamento ottenuto alla fine dello scorso anno: 150mila euro dalla Regione, con i quali interverremo sul piazzale Don Milani, dove ospitiamo anche i mercati domenicali di slow food e artigianato. Potremmo così intervenire per implementare l’illuminazione e mettere in sicurezza la zona.

Questi sono i finanziamenti che ci permetteranno di guardare al futuro, senza trascurare altri obiettivi come il potenziamento della rete di raccolta differenziata. Grazie ai 350mila euro arrivati dalla Città Metropolitana potremmo migliorare il centro dei rifiuti, con ricadute positive per l’attività degli operatori e per la qualità del servizio fornito agli utenti.