Castel Gandolfo | Importante scoperta archeologica nei pressi del Lago: è una vasta cisterna di epoca preromana

Pubblicato: Venerdì, 12 Marzo 2021 - redazione attualità
 
  • CASTEL GANDOLFO (attualità) - L'archeologa Simona Carosi: "Davvero degna di nota"
     
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    Alcuni Funzionari della Soprintendenza per l’area metropolitana di Roma hanno effettuato dei primi sopralluoghi presso una grossa cisterna nei pressi del Ninfeo Dorico vicino allo specchio lacustre.

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    Segnalata dai volontari dall’Associazione Arco di Diana APS, (composta da Marco Tudini, Daniele Cataldi, Giancarlo Valle, Riccardo Bellucci, Settimio Tersigni, Roberto Pennacchi e Gaspare Russo), così la descrive l'archeologa Simona Carosi, responsabile di zona della soprintedenza ai beni culturali e archeologici: “È di grandi dimensioni e davvero degna di nota e molto probabilmente legata ad un sistema di captazione delle acque per strutture tardo-repubblicane A.C. attorno al lago, come il Ninfeo Dorico, poco distante”.

     

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    Non menzionata nei lavori dello storico Giuseppe Lugli, a cui si deve la ricognizione ancor oggi più completa delle aree attorno al Lago, la cisterna fu rinvenuta nel 1983, ad opera di Riccardo Bellucci, Angelo Capri, Carlo Salvagno dopo la testimonianza di una persona anziana di Castel Gandolfo, che durante i bombardamenti bellici per scappare ci finì dentro con un volo di molti metri.
     
    Il sopralluogo, effettuato congiuntamente, ha fatto emergere alcuni dettagli interessanti che confermano l’importanza del sito dal punto di vista storico-monumentale, datato a centinaia di anni prima di Cristo e nel contesto in cui è inserita la stessa, in direzione Lago, sul vialone Antonio Gramsci.
     
    L’entrata alla camera ipogea è sopraelevata di circa 22 metri nei confronti del livello delle acque del Lago ed è separata dal manto stradale da un breve camminamento lungo circa due metri.  L’ambiente, di forma quadrangolare, è profondo 21 metri, largo 11 e alto 15, presenta dei crolli perché esposto a flussi di acqua, come testimoniato dal rilevamento di forti quantità di carbonato di calcio sulle pareti. La Soprintendenza, assieme all’Associazione Arco di Diana APS e Asso, sta lavorando al rilievo della grande cisterna con la possibilità di crearne un modello tridimensionale, per meglio valutare dimensioni, orientamento e posizione rispetto al contesto. Una sinergia che offrirà interessanti prospettive per la conoscenza e- in via preliminare – lavorare anche alla futura fruizione del sito in completa sicurezza.

     

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